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Warner Bros. risponde ai commenti di J. K. Rowling

Warner Bros. e Universal Parks hanno risposto ai tweet transfobici di J.K.Rowling che hanno causato una reazione a catena, coinvolgendo anche Daniel Radcliffe ed Emma Watson. La Warner Bros. ha deciso di rilasciare un comunicato ufficiale. Questo l’incipit: “Gli eventi delle ultime settimane hanno rafforzato la nostra determinazione, come azienda, a rapportarci a difficili problemi sociali”. E continua: “La posizione della Warner Bros. sull’inclusività è ben nota, e alimentare una cultura differente e inclusiva non si è mai rivelata più importante per la nostra compagnia come per il nostro pubblico in tutto il mondo”.

La Warner Bros. ha anche spiegato che: “Valorizziamo profondamente il lavoro dei narratori che lavorano con noi e che donano così tanto di loro stessi. Il tutto condividendo le loro creazioni con noi”. In chiusura: “Riconosciamo la nostra responsabilità nel sostenere la comprensione di tutte le comunità e tutte le persone”. Soprattutto: “In particolare quelle che lavorano con noi e che vengono raggiunte dai nostri contenuti”.

Il pensiero di Daniel Radcliffe

Daniel Radcliffe ha spiegato invece che il suo non vuole essere un attacco alla scrittrice. L’attore ha inoltre aggiunto che “come persona che ha avutolo l’onore di lavorare con The Trevor Project nell’ultimo decennio e continua a contribuirvi e come essere umano, sento il bisogno di dire qualcosa in questo momento“. Questo qualcosa è una dichiarazione netta: “Le donne transgender sono donne. Qualsiasi affermazione che dica il contrario cancella l’identità e la dignità delle persone transgender e va contro qualsiasi consigli dato dalle associazioni sanitarie professionali”. Perchè: “Hanno molta più esperienza in materia di quante ne abbiamo io o Jo“.

Al collega si è unita anche Emma Watson. L’attrice ha infatti dichiarato: “Le persone trans sono ciò che dicono di essere e meritano di vivere la propria vita senza essere costantemente interrogate o informate di non essere quello che dicono di essere”.  Per poi concludere: “Voglio che i miei follower trans sappiano che io e tante altre persone in tutto il mondo vi vediamo, vi rispettiamo e vi amiamo per quello che siete”. Chi sarà il prossimo?

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