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Venezia 75: il settimo giorno incentrato sull'arte in ogni sua forma

Settimo giorno qui alla 75° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia! Si inizia a vedere in lontananza la fine dell'evento, ma questo non significa che non ci possano essere ancora tante  sorprese piacevoli sul Lido.

Oggi il focus era su due film, entrambi in concorso, in qualche modo legati all'arte. Da questa parte dell'Atlantico, il tedesco Werk ohne Autor che ci mostra la percezione dell'arte nella Germania di metà secolo e come questo si sia evoluto rapidamente nei decenni, tutto visto attraverso gli occhi di un talentuoso pittore. È invece americano Vox Lux, incentrato sulla turbolenta vita di una popstar ottimamente interpretata da Natalie Portman, ricercatissima dai fan accorsi sul Lido, per offrire una rappresentazione del nostro secolo.
Passiamo quindi ai nostri commenti sui film di oggi!
Vox Lux, di B. Corbet – Venezia 75
Se A Star is Born ci raccontava un mondo dello spettacolo e della musica molto patinato e, nonostante i lati più oscuri, comunque da sogno, Vox Lux ritrae l’altra faccia della medaglia. Un ambiente che non si fa scrupoli a sfruttare una tragedia per il profitto, che trascina una adolescente in un turbinio cupo, che la fagocita ancora prima del suo vero successo. Un impatto visivo fortissimo, soprattutto nelle sequenze finali, che rafforza la rappresentazione delle tante contraddizioni del mondo moderno. A trascinare e reggere tutta l’opera una magistrale interpretazione di Natalie Portman nel ruolo della protagonista da adulta, che riesce a trasmettere alla perfezione ogni sfumatura del complesso personaggio di Celeste.
Werk ohne Autor, di Florian Henckel von Donnersmarck – Venezia 75
Che cos’è la bellezza? Che cos’è l’arte? E come è cambiata la risposta a queste domande attraverso alcuni degli anni più turbolenti della storia tedesca? Questo è il punto focale di Werk ohne Autor, oltre che mostrare la vita turbolenta dell’artista Kurt Barnert (di finzione, ma non troppo) dall’infanzia sotto il nazismo, fino alla maturità artistica negli anni ‘60. Un viaggio lungo nella storia e nell’approccio all’arte, con momenti toccanti e tanti spunti su cui riflettere. Nel cast spiccano le interpretazioni di Sebastian Koch e l’emozionante Saskia Rosendahl
In sala dal 4 ottobre.
Napszállta, di L. Nemes – Venezia 75
Un altro dei (pochi in tutta onestà) film che non abbiamo apprezzato della selezione in concorso a Venezia 75. Stiamo parlando del nuovo film di László Nemes, già vincitore del Premio Oscar al miglior film straniero con Il figlio di Saul. Se da un punto di vista tecnico è qualitativamente alto, come è normale aspettarsi da un’opera in concorso, narrativamente il film vacilla non poco, optando per una storia confusa, che da poche risposte e non si capisce dove voglia andare a parare. Questo, unito a una durata piuttosto elevata e a una protagonista con pochissimo carisma, rende completare la visione una missione davvero ardua e non per le giuste ragioni. Arrivati alla fine sarete pieni di domande senza una vera risposta ed è un dato davvero difficile da mandare giù.
Ancora una volta, vi invitiamo a continuare a seguirci nei nostri recap dalla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e a cercare l'hashtag #VeneziaNerd sui social per non perdervi neanche uno dei contenuti che pubblicheremo!

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Autore

  • Mattia Chiappani

    Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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