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La quarta stagione di The Boys è più politica e meno shock value

Parliamo dei nuovi attesissimi episodi dello show Prime Video, che abbiamo visto in anteprima

La quarta stagione di The Boys è vicinissima, finalmente. I nuovi episodi arriveranno ufficialmente su Prime Video giovedì 13 giugno e l’attesa tra i fan è alle stelle. Le avventure di Butcher, Hughie, Homelander, Starlight e soci si sono rapidamente ritagliate un posto d’onore nell’offerta della piattaforma, con un universo in continua espansione. Noi abbiamo potuto vedere in anteprima i primi sei episodi di questa nuova ondata e siamo qui proprio per darvi qualche anticipazione (senza spoiler naturalmente). A partire da un dato generale sul tono dello show, che è leggermente cambiato…

Nella quarta stagione di The Boys la politica diventa ancora più centrale

Nonostante sia un adattamento di una serie a fumetti di più di dieci anni fa, The Boys ha sempre dimostrato una certa capacità di parlare dell’attualità. Fin da subito il suo racconto si è aggiornato nel rappresentare il ruolo dei supereroi anche oltre la carta, rendendo la Vought ancora più alter ego di tante mega-corporation del nostro mondo (a volte senza neanche nascondere troppo i parallelismi).

Con il tempo poi, The Boys si è spinta oltre, parlando direttamente di politica, soprattutto quella americana. Sono tanti gli eventi e le dichiarazioni che sono mutuate da quel mondo nel corso dello show e addirittura personaggi che ricalcano quelli reali.

Lo stesso Homelander, nato come parodia di Superman e Capitan America, ha assunto sempre più i tratti dell’ex-Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Addirittura, il processo contro quest’ultimo è stato trasposto nella campagna marketing dello show, seguendo passo passo gli sviluppi del mondo reale.

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Tutto questo ritorna nella quarta stagione di The Boys, alzando ancora di più il tiro. Sarà che siamo in un anno di elezioni, ma la sensazione è che davvero la quarta stagione di The Boys sia la più politica di tutte. I parallelismi diventano ancora più espliciti, con tanti richiami grandi e piccoli agli eventi degli ultimi anni, ma anche un approccio diverso a livello narrativo.

Se infatti la terza stagione aveva un taglio più tradizionalmente supereroistico, trovando il suo climax nella battaglia tra Homelander e Soldier Boy, qui la partita è spostata su un piano diverso da quello fisico. I Boys si troveranno ad affrontare un nuovo avversario, che cambierà le carte in tavola, costringendoli a giocare a qualcosa di diverso. Non il Gioco dei Troni, ma quasi.

Sangue, sesso e sostanze passano in secondo piano

jeffrey dean morgan e karl urban nei panni di billy butcher in uno scatto dalla quarta stagione di the boys

Che sia una diretta conseguenza di questo spostamento verso la politica o una semplice coincidenza, questa quarta stagione di The Boys si discosta dal suo passato anche nell’importanza che dà allo shock value. Che è un modo semplice per racchiudere tutti quei momenti che ci hanno lasciato turbati negli anni, coinvolgendo droghe, violenza o sesso. O più spesso tutti e tre insieme.

È sempre stato un elemento caratteristico di questo show, fin dai suoi primi istanti. Per molti, che magari non conoscevano il fumetto o le opere di Garth Ennis, il momento della morte della fidanzata di Hughie Campbell è stato il punto in cui hanno capito cosa aspettarsi da The Boys. Nel tempo, il team della serie ha calcato molto la mano su questo elemento, ma a questo giro sembra un po’ alleggerito.

da sinistra a destra sister sage e firecracker dalla quarta stagione di the boys

Non temete: non stiamo certo dicendo che The Boys abbia abbandonato il suo spirito irriverente e disturbante. Lungo questa quarta stagione avremo modo di goderci tante diverse occasioni che sapranno lasciarci a bocca aperta e occhi un po’ chiusi.

Lo shift però sta nel fatto che non è più l’elemento portante. Non è più quello che definisce The Boys in questa quarta stagione. Non abbiamo più l’attesa verso un momento “non si possono fare queste cose in televisione” come per esempio era stato l’Eroegasmo dello scorso ciclo. Billy Butcher (e il creatore dello show Eric Kripke) probabilmente ci prenderebbero in giro per quello che stiamo per dire, ma è vero: The Boys è diventata più matura.

Ma in questa quarta stagione forse The Boys ha fatto il passo più lungo della gamba

homelander anthony starr e il figlio ryan nella quarta stagione di the boys

Lo vediamo soprattutto nella scelta di tenere un focus molto, molto maggiore sui personaggi. Nel corso degli anni, anche togliendo quelli che hanno fatto una fine orribile, si è creato un pantheon di eroi, antieroi e villain non indifferente, e in questa stagione hanno tutti molto più spazio.

Ciascun personaggio (con pochissime eccezioni) ha una propria linea narrativa indipendente, che incrocia le altre, ma non si unisce del tutto a esse. Contate in maniera molto abbozzata, sono almeno 11 le storie che si sviluppano in questa quarta stagione di The Boys.

Questo pone chiaramente una grande sfida agli autori dello show. Bilanciare così tante linee narrative, riuscendo a dare il giusto spazio a ciascuna per crescere, mantenendo al contempo un buon ritmo in generale per la serie non è facile. Ma dobbiamo dire che la quarta stagione di The Boys riesce a cavarsela piuttosto bene.

Sì, ci sono momenti in cui abbiamo pensato “Ehi, è un po’ che non si vede più questa trama“, ma poco dopo è tornata in scena con nuovi sviluppi e nulla ci è mai davvero sembrato dimenticato. Allo stesso tempo c’è un piccolo calo di ritmo in un paio di episodi, ma nulla di preoccupante. Anzi, sembra la classica rincorsa prima del finale.

Finale in cui la quarta stagione di The Boys si gioca davvero tanto, perché gli autori dovranno vincere la seconda sfida: far collimare coerentemente tutte quelle 11 e più linee narrative in una degna conclusione. Certo, qualcosa resterà in sospeso per il futuro, ma il grosso dovrà arrivare a risoluzione e quanto più riusciranno a ricollegare tutto, tanto più sarà soddisfacente.

La quarta stagione di The Boys è promossa, con speranze di pieni voti

jack quaid/hughie campbell e erin moriarty/starlight davanti a una folla che inneggia a quest'ultima

Come detto, noi abbiamo visto “solo” sei episodi su otto totali, quindi il giudizio che possiamo dare è necessariamente parziale. Ma al momento questa quarta stagione di The Boys ci è sembrata assolutamente convincente, in linea con quanto visto in passato ma al contempo con la voglia di dare qualcosa di diverso, qualcosa di più.

Resta l’incognita di dove andrà a parare tutto questo. Se riuscirà a chiudere in bellezza, tirando degnamente tutti i fili che ha tessuto nei diversi episodi, questa quarta stagione di The Boys potrebbe diventare la migliore di tutto il ciclo dello show. Altrimenti sarà “solamente” un prodotto di qualità. E non ci lamentiamo assolutamente della cosa.

La quarta stagione di The Boys debutterà ufficialmente su Prime Video con i primi tre episodi giovedì 13 giugno. I restanti arriveranno sulla piattaforma settimanalmente, con il finale previsto per il 18 luglio. Noi non vediamo già l’ora.

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Autore

  • Mattia Chiappani

    Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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