È stato approvato dal Governo il decreto legge riguardante l’attuazione del PRNN e che interessa più di 3 milioni di dipendenti pubblici. Il dl prevede l’aggiornamento del Dpr 63/2013, che riguarda il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Le nuove disposizioni saranno allargate anche all’utilizzo dei social network, con l’intento di tutelare l’immagine della Pubblica Amministrazione.
Oltre lo svolgimento di un ciclo di formazione per i neoassunti, legato principalmente ai temi dell’etica pubblica e del comportamento, è previsto anche una sezione dedicata all’utilizzo corretto dei social network per tutti i dipendenti pubblici, oltre a nuovi procedimenti disciplinari in caso di comportamenti ritenuti dannosi per l’immagine della PA.
Tra le misure che saranno adottate anche l’impossibilità di criticare l’azienda all’interno delle chat private.
Social network e Pubblica Amministrazione cosa dice il Tar della Sardegna?
Per un caso simile, il Tar della Sardegna si è già espresso con la sentenza n.174/2022 ponendo ai dipendenti pubblici il divieto di denigrare ed offendere la PA nelle chat private.
Il sopraccitato caso riporta la storia di un dipendente della PA che su WhatsApp aveva inoltrato messaggi ritenuti poi lesivi per l’immagine della PA.
Secondo il Tar l’amministrazione pubblica che viene a conoscenza di una conversazione, anche privata, tra dipendenti pubblici, può valutare la rilevanza delle parole utilizzate per “offendere” l’azienda e prendere a sua volta provvedimenti nei confronti dell’impiegato pubblico in questione.
Che la conversazione sia avvenuta su WhatsApp, Facebook, Instagram, Twitter o altre piattaforme social, questo è di poco conto per il Tar della Sardegna. Come di poco conto è l’eliminazione della conversazione ed il contesto privato in cui si è consumata la chat.
Oltre a fare attenzione alle chat private tra colleghi, i dipendenti pubblici devono tenere d’occhio i commenti e le condivisioni effettuate dai propri profili personali.
TESTO DL PNRR 13 APRILE 2022 (PDF)
