Le scene post-credits sono brevi clip che appaiono dopo i titoli di coda. Esse di solito mostrano vari bloopers, introducono la possibilità di un sequel, o mantengono un tono umoristico per far uscire dalle sale gli spettatori con un sorriso inaspettato. Molto spesso si rivolgono direttamente allo pubblico invitandolo a tornare a casa perché il film è finito.
Oltre all’universo Marvel, in cui le scene post-credits hanno senza dubbio raggiunto l’apice della loro notorietà, sono tantissimi i film in cui sono presenti e che meritano di essere ricordate. Tra le centinaia, ne abbiamo selezionate 10. No, le scene post-credits della Marvel non sono presenti. Ecco dunque a voi 10+1 scene post-credits che meritano di essere ricordate.
Il giro del mondo in 80 giorni
Uscito nel 1956 e tratto dall’omonimo libro di Jules Verne, è considerato ufficialmente il primo film con scene post- credits al seguito. La storia narra le avventure di Phileas Fogg e del suo fedele maggiordomo Jean Passepartout, intenti a compiere per scommessa un viaggio intorno al mondo in 80 giorni. La scena post-credits è un filmato animato che riassume le imprese dei 2 protagonisti avvenute lungo il corso della pellicola.
L’alba dei morti viventi
Il primo film diretto dal maestro George Romero. Girato nel 1968, il film narra la storia di un gruppo di persone intente a sopravvivere all’interno di una casa assalita dagli zombie. Le scene post-credits vedono una serie di fotografie che mostrano vari corpi accatastati, ai quali i cacciatori daranno fuoco per smaltirli. Tra i corpi c’è anche quello del protagonista che, ironia della sorte, verrà bruciato accanto al corpo del primo zombie visto nel film.
Ecco il film dei Muppet
In realtà tutti i film dei Muppet hanno scene post-credits, ma abbiamo voluto omaggiarli celebrando in questo articolo il loro primo film. Il film narra la storia di Kermit la Rana, dotata di un talento naturale per il canto, il ballo e le battute. Un giorno conosce un talent scout, il quale gli propone di partire per Hollywood e partecipare ad un’audizione che può farlo diventare ricco e famoso. Non mancheranno naturalmente i guai e i problemi. Nelle scene post-credits si vede il pupazzo Animal urlare agli spettatori di tornarsene a casa.
L’aereo più pazzo del mondo
Uno dei film più irriverenti diretto dal trio di registi comici Zucker-Abrahams-Zucker. Un film demenziale che narra la storia di un pilota con la paura di volare e la sua disavventura in un aereo in avaria (più altri 1.000 problemi naturalmente). Nella scena post-credits si vede il passeggero del taxi, abbandonato all’inizio del film, concedere all’autista altri venti minuti per tornare.
Una pazza giornata di vacanza
Girata nel 1986, questa commedia giovanile interpretata da Matthew Broderick, narra la storia di Ferris, un adolescente determinato a saltare la scuola, che organizza una complessa serie di inganni per passare un giorno a Chicago in compagnia di due amici. Anche in questo caso i post-credits vedono il protagonista rivolgersi al pubblico in sala, invitandoli a tornare a casa. La scena, diventata iconica, è tornata alla ribalta dopo che Deadpool l’ha ripresa per concludere il suo primo film.
Space Jam
Un film che non ha bisogno di introduzioni, diventato un piccolo cult per chi ha vissuto gli anni ’90. Vi basti sapere che nel film sono presenti Michael Jordan, Bugs Bunny, i Looney Tunes al completo e Bill Murray. C’è altro da aggiungere?!
Le scene post-credits sono all’apice della follia. Si vede la classica schermata finale delle pellicole dei Looney Tunes (il famoso “That’s all Folks”) in cui Bugs Bunny pronuncia la frase “Questo è tutto gente“. Ma Porky Pig arriva e sposta Bugs Bunny urlando “Questa è la mia frase!”. A questo punto arriva anche Daffy Duck che cerca di pronunciare la famosa battuta. Tuttavia, viene spinto fuori dallo schermo dagli alieni che prendono il suo posto e riescono infine a pronunciare la chiusa. Michael Jordan spinge lo schermo verso l’alto chiedendo “Posso andare a casa adesso?”.
Austin Powers, la spia che ci provava
Seconda pellicola della saga di Austin Powers, il bizzarro agente segreto sex symbol dell’inghilterra degli anni ’60. Il film riprende la storia più o meno da dove è stata lasciata nel primo capitolo. Durante la luna di miele l’agente segreto Austin Powers scopre che il dottor Male ha intrapreso un viaggio indietro nel tempo per recuperare il mojo, una pozione di erbe afrodisiache. Con l’aiuto di Felicity, l’uomo ritorna negli anni Sessanta. Nella scena post-credits si sente la voce di Mustafa (interpretato da Will Ferrell) gravemente ferito che tenta di rialzarsi e uscire dal burrone in cui è stato gettato da Austin.
La maledizione della prima Luna
Come abbiamo già detto per i film dei Muppets, anche in tutti i capitoli della saga Pirati dei Caraibi sono presenti scene post-credits. Nel promo film della saga, la figlia del governatore viene rapita da Hector Barbossa. Will Turner, amico d’infanzia della ragazza e segretamente innamorato di lei, si unisce a Jack Sparrow per salvarla. Nella scena dopo i titoli di coda si vede la scimmia Jack rubare una moneta dal forziere maledetto, riattivando così la maledizione.
Tenacious D e il destino del Rock
Film del 2006, racconta in chiave comica la storia del gruppo musicale Tenacious D, realmente esistente, formato dal duo Jack Black e Kyle Gass. Il film narra la rocambolesca avventura di due musicisti che, per diventare famosi, dovranno trovare un plettro magico derivante da un dente di Satana.
Nelle scene post-credits i due protagonisti sono davanti ad un registratore. Jack dice a Kyle di non emettere alcun suono a meno che non sia un capolavoro. Pochi secondi dopo, Kyle emette un peto. Jack entusiasta chiede all’amico di riavvolgere il nastro.
The disaster artist
Tratto dall’omonimo romanzo di Greg Sestero, narra la sua travagliata amicizia con Tommy Wiseau e della realizzazione del suo film The room, considerato tra le peggiori pellicole mai realizzate, tanto da essere definito “il Quarto potere dei film brutti”. Questa nomea naturalmente lo fece diventare un cult imperdibile. The disaster Artist è stato candidato nel 2018 agli Oscar nella categoria Migliore sceneggiatura non originale. Nelle scene post-credits Tommy Wiseau, interpretato nel film da James Franco, ha un veloce scambio di battute con Henry (incarnato dal vero Tommy Wiseau), un frequentatore di feste con accento e atteggiamenti simili ai suoi.
+1 Scene post-credits nei film di Jackie Chan
Sappiamo tutti che Jackie Chan non ha uno stuntman. Tutto quello che vedete nei suoi film è frutto della sua agilità e fantasia (si, coreografa in gran parte anche i combattimenti). Questo lo possiamo notare nella maggior parte dei suoi film, in cui le scene post-credits mostrano i vari bloopers e alcuni video di backstage che spiegano come sono state realizzate alcune scene. In Terremoto nel Bronx ad esempio possiamo vedere come Jackie Chan si sia prestato a tutte le evoluzioni presenti del film, buona parte girate mentre aveva una gamba ingessata e camuffata a dovere!!!
E voi? Avete qualche scena post-credits che vi è rimasta nel cuore?
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