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Russell Brand è stato accusato di violenze, il comico nega tutto

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Quattro donne hanno accusato l’attore e comico Russell Brand di stupro, violenza sessuale e abuso emotivo. Le accuse arrivano dallo speciale giornalistico di Channel 4 Dispatches, intitolato Russell Brand: In Plain Sight. L’attore, tuttavia, nega quello che definisce un “attacco coordinato”.

Russell Brand accusato di stupro: cosa sta succedendo?

Lo speciale giornalistico di Channel 4, che potete trovare qui, descrive le accuse da parte delle quattro donne. All’inchiesta hanno collaborato e indagato anche il Sunday Times e il Times. Le accuse riguardano incidenti avvenuti dal 2006 al 2013.

Le accuse

Le quattro donne hanno riferito le accuse contro Russell Brand che trovate nell’elenco puntato qui sotto. Abbiamo evitato di entrare nei dettagli per evitare di traumatizzare eventuali vittime di violenza, ma potete trovare qui le dichiarazioni complete (in inglese) delle donne.

  • Una donna ha sostenuto di aver subito un’aggressione sessuale da parte di Brand nella sua residenza di Los Angeles, terminata con un stupro. La vittima ha ricevuto cure in un centro antiviolenza lo stesso giorno. Il Times afferma di avere visionato le relative cartelle cliniche a conferma di quest’accaduto.
  • Una seconda donna ha accusato Brand di averla aggredita sessualmente quando lui aveva poco più di 30 anni e lei era ancora una studentessa di 16 anni. Nella sua testimonianza, ha dichiarato che Brand la chiamava “la bambina” durante una relazione emotivamente violenta e controllante, culminata in un’aggressione sessuale durante il 31esimo compleanno del comico.
  • Una terza donna, sua collega, ha riferito aver subito aggressione sessuale da parte di Brand mentre lavorava con lui a Los Angeles. Ha detto che l’attore l’ha molestata e forzata sul letto, ma lei ha reagito riuscendo a fermarlo.
  • Una quarta donna, collega di Brand, ha affermato che l’attore le ha mostrato il suo pene quando lei entrò nel suo camerino.

A queste accuse, il Times e Channel 4 aggiungono quelle dell’ex fidanzata del comico, Jordan Martin, riportate nel suo libro kNot: Entanglement with a Celebrity, che Martin avrebbe confermato quando sentita dai giornalisti per questo speciale. Martin ha affermato che durante i sei mesi in cui ha frecuentato Brand, ha abusato di lei fisicamente ed emotivamente, anche aggredendola sessualmente.

La risposta di Russell Brand alle accuse

Come riporta il Corriere della Sera, l’attore 48enne ha postato su YouTube e X un video in cui nega categoricamente le accuse. “In mezzo a questa litania di attacchi sorprendenti e piuttosto barocchi ci sono alcune accuse molto serie che confuto assolutamente. Queste accuse si riferiscono al periodo in cui lavoravo nel mainstream, quando ero sempre sui giornali, quando ero nei film e, come ho ampiamente scritto nei miei libri, ero molto, molto promiscuo. Ora, durante quel periodo di promiscuità, i rapporti che ho avuto sono stati assolutamente, sempre consensuali“.

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Non mi dispiace che usino i miei libri e la mia presa di posizione per parlare della mia condotta promiscua e consensuale in passato”, ha continuato. “Ciò che confuto seriamente sono queste accuse penali molto, molto gravi”. Brand ha detto che questo per lui sarebbe un “attacco coordinato“.

Una situazione in sviluppo

Russell Brand ha guadagnato notorietà come presentatore su MTV UK prima di passare al mondo del cinema, recitando in film come Non mi scaricare (Forgetting Sarah Marshall), In Viaggio con una Rock Star (Get Him to the Greek) e Rock of Ages. Ha sposato Katy Perry nel 2010, divorziando poi l’anno successivo. Nel 2017 ha sposato la blogger Laura Gallacher, dalla quale ha avuto due figlie.

Durante gli anni, ha fatto molto parlare di sé anche fuori dai set. Brand infatti ha sempre parlato molto apertamente della sua vita privata. Sia del proprio attivismo politico (si è occupato di tanti argomenti, dall’austerità economica fino alle politche anti-COVID), dei propri problemi di psicologici (ADHD, bipolarismo, bulimia, dipendenza dalla pornografia), della sua mutevole religiosità e del suo uso di sostanze stupefacenti. Non stupisce che abbia quindi risposto immediatamente sui social alle accuse.

Ma alcune delle accuse hanno un profilo penale, come lo stesso comico ha riconosciuto. La polizia londinese non ha rilasciato dichiarazioni, se non sul fatto che è “a conoscenza” delle accuse fatte dai media. Sia il Regno Unito che la California non hanno prescrizione sui reati di stupro e aggressione sessuale, quindi sembra probabile che se le accuse fossero confermate si passerebbe a un’indagine ufficiale.

La situazione quindi è ancora in evoluzione: vi terremo informati.

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