La rivoluzione tranquilla: un podcast per raccontare la storia del Tortellante

A Milano, nello splendido Ristorante Berton, si è tenuta la presentazione de La rivoluzione tranquilla. Si tratta di un podcast di Chora Media, sviluppato con il supporto di MINI, dedicato alla storia del Tortellante, una realtà modenese tutta da scoprire. Una vicenda intrigante, che attraversa i media e i settori, per parlare in fondo di amore.

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Cosa unisce MINI e il tortellino?

La presentazione, dopo i saluti di rito, è cominciata con una riflessione su come da un certo punto di vista ci siano delle somiglianze tra MINI e tortellini. Quest’ultimo infatti è uno dei più piccoli elementi della cucina, soprattutto per quanto riguarda la cucina regionale del nostro Paese, ma è proprio per questo che è così iconico. E pensandoci bene, non è dissimile da quello che rappresenta MINI nel mondo automotive.

Ma ancora più forte è la connessione emotiva tra queste due icone. Il tortellino da sempre in Emilia è il simbolo di una cucina che nasce dall’amore, che rappresenta le giornate di festa, in cui ci si ritrova con amici e parenti. Come ha ricordato Enrico Brizzi, co-autore e narratore de La rivoluzione tranquilla, la quantità di uova usate per la pasta (proporzionale al numero di invitati al cenone) era un’indicazione del futuro, di quanto sarebbe stato bello il Natale. Un’idea che benissimo si sposa con il claim Big Love di MINI.

Insomma, un incontro che era in qualche modo già scritto e così, negli anni, si è sviluppata una collaborazione sempre più stretta tra il brand automobilistico (e in generale tutto il gruppo BMW) e il Tortellante. Quest’ultima è un’iniziativa che attraverso la cucina offre opportunità di crescita personale a ragazzi autistici, con risultati strabilianti.

Questa vicinanza poi si è evoluta, con il coinvolgimento di Chora Media, ne La rivoluzione tranquilla. Si tratta di un podcast che racconta le origini, la storia e il funzionamento del Tortellante. Una realtà dal potenziale straordinario, che ha dimostrato di poter avere un effetto eccezionale non solo sui ragazzi, ma anche sulla comunità in cui è presente.

Ma esattamente che cosa fa il Tortellante, protagonista di questo podcast?

Come raccontato da Silvia Panini ed Erika Coppelli durante la presentazione del podcast, Tortellante nasce da un’iniziativa di genitori di ragazzi autistici. Il concetto alla base era quello di fornire una serie di attività abilitative e formative in cucina, attraverso la preparazione proprio di quei tortellini così fondamentali per la cultura modenese.

Si tratta di un progetto costruito su solide basi scientifiche. I ragazzi hanno a disposizione uno staff completo di professionisti, che preparano attentamente un percorso su ciascuno di loro. E sul lato della cucina non manca il contributo delle mitiche rezdore, le “sacerdotesse del tortellino modenese” che da generazioni tramandano la tradizione della pasta fresca.

Al di là dell’effetto delle attività in cucina, il Tortellante può anche diventare una “scuola di indipendenza” per i giovani. La struttura replica le botteghe artigianali della tradizione, con degli alloggi sopra il laboratorio dove si producono i tortellini. In questo modo i ragazzi possono mettersi alla prova, vivendo da soli per qualche periodo, in un ambito sicuro.

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Nato nel gennaio 2016, questo progetto è cresciuto molto negli anni, al di là dei rallentamenti durante la pandemia. L’obiettivo per il futuro è renderlo ancora più sostenibile, arrivando a offrire uno stipendio ai ragazzi tramite la vendita dei tortellini. E chissà che un domani non possa addirittura replicarsi in altri luoghi d’Italia, trasformandosi in base alle tante specialità regionali disponibili.

Tutte le voci del podcast dedicato al Tortellante

Lara Gilmore, co-fondatrice del Tortellante, ha raccontato così il progetto e le sue ambizioni sopracitate:

“Si può cambiare la vita delle persone passo dopo passo, tortellino dopo tortellino. Siamo riusciti insieme a trasformare le difficoltà e le disabilità in risorse per la società. Noi speriamo che il Tortellante possa essere un modello da copiare, ripetere e immaginare in grande. Diamo una possibilità al futuro dei nostri figli e del Tortellante“.

Mario Calabresi, CEO e fondatore di Chora Media, ha aggiunto:

“Tortellante è un progetto con un livello di professionalità e di cura altissimi. Non c’è solo la denuncia di un problema, ma anche una risposta. Credo che sia un modello fondamentale da replicare per dare risposte ad una condizione in cui le famiglie vengono lasciate sole. È un modo per costruire capacità, orgoglio e una possibilità di futuro“.

E infine conclude Roberto Olivi, Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione BMW Italia:

“Il legame tra MINI e il Tortellante ha un doppio fil rouge: da una parte la somiglianza tra il brand britannico, che nasce come l’automobile più piccola e che usa lo spazio in modo intelligente, e il tortellino, uno degli ‘oggetti’ più piccoli in cucina; dall’altra il tema dell’amore: la cucina è un gesto d’amore e l’amore è sempre stato tra i protagonisti delle campagne di MINI. Entrambe, sia MINI che il Tortellante, portano avanti i loro progetti con la volontà di dare valore alle realtà più deboli della società“.

Per ascoltare La rivoluzione tranquilla e scoprire di più sulla storia del Tortellante, potete visitare il sito di Chora Media dove troverete i link a tutte le principali piattaforme di podcast.