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Piccoli, innocui e spaventosi

Nella puntata di oggi de l'Università Invisibile mi interesserò dei fatti vostri. Sono curioso di conoscere i miei lettori, da quelli che mi seguono sempre (sapete chi siete, ragazzi!) a quelli che si aggiungono lungo il cammino… e anche quelli che si perdono per strada e non mi leggono più, anche se in questo caso si pone l'irrisolvibile problema di come fare a ricevere le loro risposte alle mie domande, se faccio le mie domande tramite l'Università Invisibile che loro non leggono più. Quindi, per comodità, darò per assunto il fatto che nessuno abbia mai smesso di leggere la mia rubrica dopo averla scoperta. Coincidentalmente, questo fatto mi fa anche sentire piuttosto bene con me stesso…
… ahem. Divago. Vi direi di punzecchiarmi con un punteruolo elettrificato quando vedete che mi faccio trasportare dal discorso, ma per farlo dovreste essere fisicamente presenti nello stesso luogo dove sono io, quindi… BZZZZZZAP
Fa male! Ma grazie. Torniamo a bomba sull'argomento di oggi, ovvero i fattacci vostri: in particolare oggi mi interessa chiedervi di quale piccolo animaletto strisciante avete paura, o schifo, o repulsione. Sapete cosa intendo: ragni, api, zanzare (soprattutto i maschi, quelle grosse come pettirossi), volatili, serpenti, scarafaggi… animaletti tutto sommato innocui, relativamente piccoli, fondamentalmente ignorabili, ma che per un motivo o per l'altro vi generano repulsione, se non addirittura paura. Siete fobici tanto da dovervi allontanare il più velocemente possibile, o addirittura da pietrificarvi sul posto? Oppure la presenza dell'animaletto odiato vi suscita un tale schifo da scatenarvi in una furia assassina finché non vi siete liberati di lui? Ditemelo nei commenti.
Nel frattempo vi racconto della mia, di repulsione. Per farlo, tuttavia, devo prima di tutto lasciarmi andare ad una lunga e apparentemente divagante premessa. Vi giuro che non lo è, leggete e poi tutto vi risulterà chiaro: intanto fidatevi e datemi retta.
Avete mai sentito parlare degli Animorphs? Si tratta di una lunga e fortunata serie di romanzi di fantascienza per young adults della scrittrice statunitense K.A. Applegate. Raccontano dell'invasione del pianeta Terra da parte di una subdola razza di alieni chiamati Yeerk, la cui fisionomia li rende capaci di insinuarsi nelle orecchie di qualunque creatura, aggrovigliarsi attorno al suo cervello e prenderne il più totale controllo. L'invasione del pianeta, quindi, sta avvenendo sotto gli occhi di tutti ma al contempo nella più totale segretezza: gli alieni stanno prendendo il controllo dei più alti funzionari militari e politici delle nazioni della Terra, per arrivare al punto di conquistarla senza colpo ferire. Un'altra razza di alieni, tuttavia, animata dai più nobili e puri intenti, sta lottando contro gli Yeerk per difenderci, sempre a nostra insaputa: si tratta degli Andaliti, eccezionali guerrieri e brillanti scienziati, che hanno sviluppato la tecnologia della metamorfosi. Grazie ad essa è possibile acquisire il dna di qualunque essere vivente si riesca a toccare, “memorizzandolo” per poi richiamarlo a volontà nel momento del bisogno. Così facendo ci si può trasformare nella creatura acquisita, per un limite massimo di due ore terrestri, trascorse le quali non sarà più possibile invertire la trasformazione. Gli Animorphs, i protagonisti della serie, sono un gruppetto di ragazzini americani che assistono allo schianto di una navetta Andalita: l'alieno che la guidava, in punto di morte, spiega loro la situazione e consegna loro il potere della metamorfosi. I coraggiosi ragazzi decidono quindi di utilizzare il potere delle molteplici specie animali terrestri per diventare il fulcro della resistenza agli invasori.
Quello che vi ho raccontato fin qui è una graziosa premessa per una simpatica serie adatta ai ragazzi. Quello però che non vi ho detto è che l'autrice, la Applegate, gode in maniera perversa nel traumatizzarli, i ragazzi che sventuratamente iniziano a leggere i suoi libri. Intendiamoci, la serie degli Animorphs è straordinaria, scritta molto bene, con personaggi fighi e trame davvero appassionanti (tanto che finisco a rileggermi l'intera serie più o meno una volta ogni paio d'anni… e parliamo di più di 50 romanzi!), quindi consiglio a tutti, dai 10 anni in su, di leggerli senza esitazione. Stando pronti, però, a leggere descrizioni spaventosamente vivide di scene truculente, o narrazioni di eventi di una tale brutalità da lasciare traumi psicologici notevoli non solo nei protagonisti (che in nessun'altra opera sono mai stati maltrattati così tanto!) ma anche nei lettori.
E qui ci ricolleghiamo all'argomento della rubrica. Sì, perchè la mia personale repulsione per le formiche, l'animaletto più innocuo del mondo, viene proprio dalla mia lettura degli Animorphs, e in particolare di due episodi avvenuti nelle avventure dei romanzi della Applegate. 
Il primo episodio risale al secondo dei romanzi. Gli Animorphs, sospettando che il preside della propria scuola abbia uno Yeerk piantato nel cervello, decidono di ideare un piano di perlustrazione e spionaggio che prevede la trasformazione nel gatto domestico del preside per potersi infiltrare nella sua casa e spiarlo con comodo. Per avvicinarsi all'abitazione, e quindi acquisire il felino, il gruppo decide di trasformarsi in formiche e attraversare, non visti, il giardino. Ciascuno di loro acquisisce quindi il dna di una formica di casa e poi vi si trasforma una volta arrivato nel cortile del preside. E fin qui, direte, tutto ok. Ecco però che si scatena il peggior tipo di orrore concepibile, quello totalmente imprevisto: una volta in forma di formiche, e inoltrato nel giardino, il gruppo s'imbatte in un gruppo di formiche indigene, appartenenti ad una colonia diversa dalla loro… ed è così che la più truculenta, sanguinosa, violenta battaglia di cui io abbia MAI letto in un libro ha inizio: le formiche del giardino, prive del senso dell'individualità e di un pensiero autonomo, combattono gli invasori con il più freddo, efficiente e inarrestabile automatismo, strappando con le loro ganasce zampe, antenne, pezzi di addome dei ragazzi, che passano dalla calma di una passeggiata in un giardino al peggiore inferno di dolore e morte nel giro di pochi istanti. Fortunatamente il processo di metamorfosi e di regressione comporta la creazione di un nuovo corpo a partire dal dna stesso, quindi una volta tornati in forma umana delle menomazioni non rimane traccia, ma la violenza dell'episodio, il dramma vissuto dagli Animorphs e soprattutto la più totale imprevedibilità del tutto ha lasciato in me un solco profondissimo, e da allora non sono mai più riuscito a guardare una formica senza pensare a quale macchina di morte potrebbe essere quell'animaletto così apparentemente innocuo.
Il secondo episodio è relativo ad una sola degli Animorphs, la ragazza chiamata Rachel la quale, per vicende che non sto a raccontarvi, si trova nella foresta amazzonica circondata da alieni bellicosi. La ragazza ricorre allora alla sua metamorfosi da battaglia e si trasforma in un grosso orso grizzly e procede a far strage degli alieni, abbattendoli uno dopo l'altro con denti e artigli. La battaglia però la lascia profondamente spossata, con delle profondissime ferite. La perdita di sangue è sufficiente per farle perdere conoscenza prima di potere uscire dalla metamorfosi, e quando finalmente si risveglia… si ritrova con il suo corpo di orso completamente ricoperto dalle grosse formiche tropicali che le stanno mangiando la carne dall'interno. Di nuovo, la Applegate dimostra un sadismo impressionante (o la più pericolosa sociopatia) perché la scena è descritta nei minimi dettagli, e così lo sono le sensazioni di dolore e l'incommensurabile sporcizia di Rachel. Avete presente quando una formichina vi cammina sulla pelle? Ecco. Tutte le volte che capita a me non riesco a non immaginarmi la scena di Rachel che viene lentamente divorata dalle formiche amazzoniche.
Eccovi la genesi del mio assoluto ribrezzo per le formiche: sono gli unici insetti che riesco a calpestare senza minimamente sentirmi in colpa, cosa che invece mi succede con cimici, zanzare e ragni. Le formiche sono dei mostri assassini e l'unico motivo per cui il mondo è ancora intero è perchè non hanno accesso alle armi nucleari, per citare Marco, un altro degli Animorphs.
Ora tocca a voi, se vi va! Avete qualche esperienza di questo genere? Condividetela nei commenti!
La Colonna Sonora Consigliata di oggi è scelta per il suo potere evocativo: Several Species of Small Furry Animals Gathered Together in a Cave and Grooving with a Pict, una delle canzoni più avanguardiste e sperimentali dei Pink Floyd. La trovate in Ummagumma.

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Commenti

  1. Consiglio la visione del film “Il Segreto di Tesla” per comprendere appieno che genio egli fosse.

  2. Non ho mai avuto di queste fobie fino a quando non mi sono imbattuto anche io in un libro, il circolo dante, di Pearl..Nella scena iniziale abbiamo il corpo della prima vittima che tutti credono morto ma che sta lentamente perdendo la vita a causa di una mosca carnaria che depone le uova nei corpi umani e le larve che ne nascono ti divorano dall’interno fino a raggiungere al cervello…Ecco, queste mosche sono ovviamente tropicali, e dopo aver letto di come il nostro assassino le ha portate in Europa ogni volta che vedo una mosca ho una paura boia, succede che mi ritrovo completamente paralizzato a volte e tutto per un libro…poi mi chiedono che ci trovo di bello nella lettura xD

    P.S ottimo articolo, mi hai incuriosito su quella saga e anche se non avrei tempo per mettermi a iniziare una serie di…50 romanzi…mi sento in dovere di farlo!

  3. Io ho una repulsione fottuta per le cimici, ma non è nata da alcun evento particolare. Semplicemente quando ne vedo una mi vengono i brividi e devo assolutamente liberarmene. Siccome vivo in campagna è facile che si infilino in casa mia e capita, delle volte, che cadano stordite dalla luce in qualche punto astruso della mia disordinata stanza. Beh, quando succede rischio di non dormire. Il mio unico pensiero diventa quella cimice che, mentre dormo, potrebbe cadermi addosso o infilarsi sotto le lenzuola. Insomma, è una paranoia.

    In generale, comunque, ho altrettanta paura anche di api e di ogni sorta di insetto più grosso di una formica.
    E le cavallette. Le cavallette mi terrorizzano, in genere fuggo davanti a loro.

  4. il mio primato assoluto di ribrezzo e schifo va ad una piccola (mica tanto) creatura conosciuta in inglese con il nome di “home centipede”. Non metto link, ma una ricerca su google immagini sarà sufficiente…
    Un giorno me ne sono trovato uno dietro al letto in camera, brrr….!

  5. OMG KILL IT KILL IT WITH FIRE

    Pat, non credo che quel mostro lovecraftiano si qualifichi come “tutto sommato innocuo, relativamente piccolo, sostanzialmente ignorabile”… XD

  6. Concordo sull’home centipede, è una cosa che proprio mi fa uno schifo mai visto…ma la medaglia d’oro nel mio caso va ai ragni (senza motivo, è così da sempre). Di qualsiasi forma, dimensione e velocità, mi sento veramente male quando ne vedo uno! Non sono nemmeno in grado di avvicinarmi, chiamo sempre qualcuno per far fuori l’immonda bestia. Solitamente mi allontano alla velocità della luce tenendo gli occhi su tale schifezza, perchè il problema non è quando vedi il ragno, bensì quando non lo vedi più e non sai dov’è!

  7. Fate conto che il nome del home centipede l’ho trovato praticamente subito cercando “many legs” su google immagini. Quella bestia ha veramente più zampe di quante qualsiasi essere voluto da dio meriti di avere.

    comunque ci sono alcuni interessanti (ed esilaranti ed inquietanti) articoli su cracked.com riguardo agli insetti:

    http://www.cracked.com/blog/6-reasons-we-should-be-way-more-scared-ants/

    e giby, se vuoi provare un po’ di senso di vendetta sulle formiche, leggi cosa c’è al primo posto di questa classifica: http://www.cracked.com/article_19305_7-real-insect-superpowers-that-put-spidey-sense-to-shame_p2.html

    (warning: immagini di insetti vari)

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