L’Academy ha aggiunto una categoria agli Oscar: quella del miglior casting. Dal 2025 in poi, i film che hanno saputo assumere attori e attrici perfetti nei rispettivi ruoli, riceveranno una statuetta in più. E con loro le direttrici e i direttori del casting, categoria poco celebrata ma fondamentale: senza le giuste persone, i film non funzionano. Abbiamo quindi pensato di celebrare retroattivamente quei film che, negli anni passati, secondo noi si sarebbero meritati l’Oscar al miglior casting.
Oscar al miglior casting: quali film del passato avrebbero vinto questa nuova categoria?
Non appena in redazione abbiamo scoperto che, dai film del 2025, l’Academy assegnerà gli Oscar anche i miglior casting, abbiamo subito pensato: chissà quanti film del passato avrebbero meritato di vincere in questa categoria. Non perché siamo grandi esperti di direttori e direttrici del casting, ma perché la storia del cinema è piena di attori perfetti per il ruolo che hanno portato sul grande schermo.
Quando, però, abbiamo iniziato a ricercare quali titoli inserire in un ipotetico articolo “10 film che avrebbero meritato l’Oscar al miglior casting”, abbiamo superato il limite del decalogo in tre minuti. Abbiamo trovato decine e decine di titoli che avremmo voluto inserire — e siamo certi che ne abbiamo persi altrettanti per scarsa memoria, e ancora di più per film che non abbiamo visto. Questo succede perché fare casting è essenziale: se non si trovano gli attori giusti, i film non funzionano. Ma quando si trova la giusta alchimia sul set, diventa un trionfo — al botteghino quanto agli Oscar.
Invece di tediarvi con elenchi infiniti (anche perché ce l’hanno proibito espressamente), abbiamo deciso di dividere la selezione in tre categorie, che per noi rappresentano le qualità che i grandi cast hanno sempre. Per ogni categoria, abbiamo scelto quattro film che ci sembrano rappresentativi, con qualche menzione speciale.
Sono molti meno di quelli che avremmo voluto mettere in risalto, e un briciolo di quelli che avrebbero meritato nei 96 anni di Oscar. Ma, perlomeno, sono una scusa per riguardare qualche vecchio buon film — quindi non ci lamentiamo. Vi invitiamo invece di farci sapere quale titolo avreste incluso voi nei commenti.
Oscar al miglior casting: i film che azzeccano ogni ruolo
Il lavoro non dei direttori di casting ha, anzitutto, una certa “sartorialità”: si tratta di trovare gli interpreti perfetti per un ruolo. Anzi, per ognuno dei ruoli. Un risultato che si può ottenere sia cercando fra star famosissime che girando i teatri e organizzando casting aperti anche a chi non ha mai recitato. Non importa come si scelgono. Non importa nemmeno se, alla fine, si deve sostituire in corsa un attore e si ha fortuna nel trovare il candidato giusto. L’importante è che, quando si guarda il film al cinema, si abbia l’impressione che nessun altro avrebbe potuto interpretarlo.
Agli Oscar di quest’anno, Barbie sarebbe un esempio di cast che calza a pennello il proprio ruolo. Ma per il resto della storia del cinema?
La Famiglia Addams (1991)
Un esempio perfetto, secondo noi, è La Famiglia Addams (1991). E lo scegliamo nonostante, realisticamente, quell’anno gli Oscar avrebbero premiato Il Silenzio degli Innocenti, se ci fosse stato il premio al casting. Di più, lo scegliamo nonostante le ottime interpretazioni di Jenna Ortega e Catherine Zeta-Jones nella recente serie Mercoledì. Perché Raul Julia, Anjelica Huston, Christopher Lloyd e Christina Ricci erano talmente perfetti nei rispetti ruoli, che ogni remake non può che ispirarsi a loro. Certo, altri attori possono interpretare questi personaggi. Ma la Famiglia Addams sono loro.
Il Padrino (1972)
Dopo aver snobbato Il Silenzio degli Innocenti, se non nominassimo Il Padrino (1972) ci toglierebbero la tessera fedeltà del cinema. Nessun film è perfetto, ma se ce n’è uno che si avvicina è il capolavoro di Francis Ford Coppola. Che ha lottato a lungo per assumere Marlon Brando sebbene fosse troppo giovane, Al Pacino sebbene fosse all’epoca sconosciuto. Aggiungeteci James Caan, Robert Duvall, una giovane Diane Keaton. E poi John Cazel, Talia Shire. Non c’è nessuno che non sia perfetto per il ruolo — e tutti recitano in maniera divina.
Anche Il Padrino – Parte II avrebbe probabilmente meritato una menzione, ma nel 1974 uscì anche Young Frankestein e non ce la sentiamo di scegliere.
Harry Potter (2001-2011)
Fare il casting di attori di dieci anni richiederebbe tutta una sezione a sé — e metteremmo anche altri film girati da Chris Columbus, tipo Mamma ho perso l’aereo e Mrs. Doubtfire. Ma il casting della serie non merita un premio solo per aver scoperto Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson e il resto dei ragazzi. Maggie Smith è la McGranitt, così come sono perfetti i casting di Helena Bonham Carter come Bellatrix o Brendan Gleeson come Moody. E potremmo continuare nominando tutto il cast. Invece diciamo solo Alan Rickman come Piton per dimostrare che abbiamo ragione in maniera incontrovertibile, e andiamo oltre.
Salvate il Soldato Ryan (1998)
Steven Spielberg ha usato pressoché tutte le armi che un regista ha a disposizione per portarci a vivere lo Sbarco in Normandia. Ma per supportare tutto Salvate il Soldato Ryan, serve un casting da Oscar. Scegliere Tom Hanks per un film di guerra non era scontato all’epoca. Così come non era facile avere un personaggio come il soldato Ryan, che dà il titolo al fine ma arriva solo alla fine del secondo atto — difficile immaginare qualcuno oltre Matt Damon in quel ruolo. Ma adoriamo il grande lavoro sta nel bilanciare il carisma della truppa, da Giovanni Ribisi a un sorprendente Vin Diesel.
Ha meno nomi ingombranti rispetto a La Sottile Linea, che in qualsiasi altro anno avrebbe vinto l’Oscar per il miglior casting. Ma tutti funzionano alla perfezione.
Menzioni speciali
Cerchiamo di trattenerci con pochi titoli. Ma rappresentano appieno questa categoria:
- La Mummia (1999)
- The Dark Knight (2008)
- Il Signore degli Anelli (2001-2003)
- Gone Girl (2014), anche se per quell’anno preferiamo (da veri Nerd) Guardiani della Galassia (2014)
- Cluedo (1985)
- The Rocky Horror Picture Show (1975)
- Non è un Paese per Vecchi (2007) — e un po’ tutti i film dei fratelli Cohen
- Sette Samurai (1954)
Chi scopre talenti: nuovi, vecchi e fuori dalle righe
Altro lavoro essenziale per chi fa il direttore o la direttrice del casting sta nel trovare nuovi talenti. Che non significa solo giovani ragazzi esordienti, come nel già menzionato Harry Potter. Può voler dire trovare persone famosissime, ma non al cinema (Oprah Winfrey ne Il Colore Viola, per esempio). Oppure trovare talenti fuori dallo “star system” americano, trovando talenti da altri continenti. Ma anche riscoprire attori e attrici, dando loro ruoli inaspettati. Quest’anno, Anatomia di una Caduta potrebbe stupire l’Academy con il suo cast europeo di altissimo livello, per esempio. Se guardiamo agli altri 95 anni di Oscar, invece…
Star Wars (1977)
Abbiamo Nerd nel nome del sito, quindi non possiamo che essere un po’ di parte per Star Wars (1977). Ma pensiamo che ci siano pochi esempi migliori di questo. Non solo Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie Fisher divennero celebrità assolute dopo un solo weekend di proiezioni al cinema. Ma il primo Guerre Stellari trovò nell’attore shakespeariano Alec Guinness il mentore perfetto, per non parlare dell’iconica voce di James Earl Jones. Attori e attrici scoperti e riscoperti, per diventare leggende.
Bastardi Senza Gloria (2009)
Nell’universo parallelo in cui l’Oscar per il casting è sempre esistito, forse l’Academy avrebbe premiato Tarantino dopo aver snobbato Le Iene e Pulp Fiction, per recuperare recuperare. Ma anche in un anno con diversi film dal casting difficile ma riuscito (come Zombieland e Star Trek), Bastardi Senza Gloria ha lanciato diversi talenti all’epoca poco noti a Hollywood. Se tutti conoscevano Brad Pitt e qualcuno Michael Fassbender, Tarantino ha lanciato Christoph Waltz, Mélanie Laurent, Diane Kruger, August Diehl e non solo, in questa produzione a metà fra l’Europa e gli Stati Uniti. Punti extra per Mike Myers come generale inglese, ci siamo accorti fosse lui dopo dieci minuti che era finita la scena.
The Princess Bride (1987)
Nel 1987, Rob Reiner avrebbe fatto doppietta dopo Stand By Me l’anno prima — che con il suo cast di talenti in fase preadolescenziale sarebbe un ottimo esempio in questa categoria. Ma The Princess Bride non solo ha trovato Fred Savage nel ruolo del nipote a cui Peter Falk (quello del tenente Colombo) legge una fiaba — ha beccato il casting di tutti i personaggi di quella fantasia. Cary Elwes, Robin Wright, Billy Crystal, Mandy Patinkin sono perfetti nei loro ruoli. Ma la grande scoperta è Andre The Giant, che passa dal wrestling a un ruolo potente e dolcissimo al tempo stesso. Lo abbiamo inserito nella nostra lista di migliori wrestler diventati attori per un motivo.
Galaxy Quest (1999)
Anche se il nostro cuore avrebbe votato La Mummia nel 1999 per l’Oscar al miglior casting, pensiamo che Galaxy Quest faccia qualcosa di superbamente intelligente con i propri interpreti. Abbina attori comici affermati come Tim Allen e Tony Shalhoub, ad attori drammatici e di film d’azione come Sigourney Weaver e Alan Rickman, calandoli in ruoli ideali per loro. Perché nella serie in stile Star Trek dentro al film, Weaver è stanca di fare solo l’attrice sexy, mentre Rickman vorrebbe ruoli più seri e drammatici. Come se i personaggi che interpretano volessero diventare gli attori che sono. Geniale: è un film troppo sottovalutato, che si merita quest’Oscar immaginario. Ah, in tutto questo non abbiamo nemmeno nominato Sam Rockwell, Rainn Wilson e Justin Long, giusto per dare un’idea.
Menzioni speciali
Da chi prende gli attori dalla strada, a chi scopre giovani talenti, attori esperti ma mai protagonisti e chi porta per la prima volta un attore famoso in sala doppiaggio e lo fa improvvisare, menzioniamo:
- Ladri di Biciclette (1948)
- Aladdin (1992)
- Little Miss Sunshing (2006)
- Il Grinta (2010)
- Shaun of the Dead (2004) oppure Mean Girls (2004)
- The Full Monty (1997)
Oscar al miglior casting: trovare l’alchimia fra i talenti
Acquistare i migliori campioni, in ogni sport, non sempre è garanzia di vittoria. Per usare una datata analogia con il basket, i Michael Jordan del mondo non vogliono giocare insieme ai Larry Bird o ai Magic Johnson, vogliono batterli. Anche per gli attori può succedere lo stesso: dai set arrivano spesso voci di rivalità fra star. E anche quando non c’è rivalità, potrebbe mancare la chimica.
Il lavoro del direttore o della direttrice del casting, quindi, sta anche nel far collaborare talenti conosciuti e perfetti per il ruolo — ma che non necessariamente stanno bene insieme. Questi film, però, ci riescono appieno.
Ocean’s Eleven (2001)
Forse il primo film che ci è venuto in mente pensando agli Oscar per il casting, Ocean’s Eleven schiera solo talenti assoluti. Non solo George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Julia Roberts, Andy Garcia, ma talenti emergenti come Casey Affleck e leggende assolute come Carl Reiner. Far lavorare tutti questi talenti non è facile. Ma quando funziona, vale tutto il film: anche se conoscete già tutte le sorprese di questo heist movie, se iniziate a guardarlo il fascino del cast basta a tenervi incollati allo schermo.
Vince meritatamente, anche se quell’anno c’era in lizza Training Day, con Denzel Washington ed Ethan Hawke perfetti per i rispettivi ruoli. Merita una menzione particolare anche il primo Ocean’s 11, in Italia conosciuto come Colpo Grosso, che mette insieme: Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr. e praticamente chiunque fosse famoso negli anni ’60.
La Parola ai Giurati (1957)
Se vuoi girare un film interamente in una stanza di un tribunale, hai bisogno di un regista leggendario come Sidney Lumet e un cast di soli talenti. Se è vero che Henry Fonda era la sola vera stella, il cast è pieno di attori di calibro assoluto come Lee J. Cobb e Martin Balsam. E mentre Fonda interpreta l’eroe morale del film, tutti gli altri devono recitare alla grande perché, in fin dei conti, la vera storia sono loro. Il risultato è un classico immortale della storia del cinema.
Grand Budapest Hotel (2014)
Wes Anderson negli ultimi anni lavora sempre con un cast di altissimo livello: sembra che, dopo aver lavorato la prima volta con il regista texano, tutti le star vogliano tornare nel prossimo film. Ma nessuna pellicola incastona ogni attore nel proprio ruolo come quel gioiello di Grand Budapest Hotel. Ralph Fiennes e Tony Revolori fanno da protagonisti, ma nel film troviamo: Jude Law, Saoirse Ronan, Adrien Brody, Willem Dafoe, Edward Norton, Jeff Goldblum, Harvey Keitel, Tilda Swinton, Bill Murray, Jason Schwartzman, Owen Wilson, Léa Seydoux e poi smettiamo di leggere la pagina Wikipedia per riprendere fiato. Tantissime stelle, che Anderson fa brillare.
Heat (1995)
Al Pacino e Robert DeNiro non avevano lavorato insieme da Il Padrino – Parte II, dove però non avevano mai condiviso la scena. E non torneranno a lavorare insieme fino a Sfida Senza Regole (2008) e poi in The Irishman (2019). Ma se unire i due premi Oscar è di per sé una sfida, Heat di Michael Mann ci aggiunge anche Val Kilmer, Jon Voight, una giovanissima Natalie Portman e alcune delle scene d’azione migliori della storia del cinema.
Menzioni speciali
- La Grande Fuga (1963)
- Quei Bravi Ragazzi (1990)
- Glengarry Glen Ross (1992)
- Assassinio sull’Orient Express (1974 e 2017)
- Knives Out (2019)
- Boogie Nights (1997)
- The Avengers (2012)
- La Stangata (1973)
- A qualcuno piace caldo (1959)
- I Mercenari (2012)
Come potete valutare voi stessi, abbiamo faticato molto a mantenere l’impegno a non fare elenchi infiniti di film. Stiamo resistendo l’istinto di nominarne un’altra decina in questa chiusura. Ma voi non avete vincoli: perché non ci dite quali film avrebbero meritato l’Oscar al casting secondo voi, qui nei commenti?
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