Intrattenimento

MYmovies.it, passato e futuro della biblioteca del cinema

In occasione dell’annuncio del nuovissimo ChatBot di MYmovies.it, strumento pensato per lavorare in sinergia con l’applicazione Messenger, OrgoglioNerd ha avuto l’opportunità di scambiare qualche domanda con Gianluca Guzzo, co-founder e CEO di questo grande portale di riferimento. Iniziamo subito l’intervista con una domanda per rompere il ghiaccio. Comunemente grandi contenitori di informazioni web come appunto è MM vengono percepiti come entità non definite, invece sappiamo bene che dietro le quinte ci sono nomi, volti, ruoli e incarichi. Questo naturalmente vale anche per l’ospite di oggi. Dunque chi è Gianluca Guzzo all'interno di MYmovies.it?

GG: La risposta breve è che sono il cofondatore di MYmovies.it, una delle tre persone che hanno pensato di costruire una biblioteca del cinema. La versione lunga invece parte dal 2000, quando si passava da un mondo informatico ancora composto da supporti fisici come i CD-ROM. Io e i miei soci abbiamo sempre lavorato fornendo servizi per la didattica, stavamo collaborando a un progetto di ipertesto quando uno dei soci arrivò col Farinotti e con il dizionario giallo che c’era nei Blockbuster, strumenti essenziali per gli appassionati. In un’epoca in cui l’home-video incassava più del cinema quelle guide erano il punto di riferimento per la scelta dei film da noleggiare. Visto che quei dizionari andavano forte avemmo l’idea di prenderli e digitalizzarli, la nostra specialità. Da li i passaggi furono semplici. Metterli in Floppy disk, poi CD-ROM, poi web. Combinare la cultura cinematografia a competenze informatiche e di marketing fu il mix che fece infine la differenza e la fortuna di un prodotto come MYmovies.

ON: MYmovies sta dunque per compiere 18 anni, la maggiore età, un'enormità nel mondo del web. Cosa significa questo traguardo?

GG: Molto. Perché è un momento veramente importante professionalmente, sia per MYmovies che per me. Quando mi capita di raccontare la nostra esperienza a degli studenti una delle prime cose che racconto è che MYmovies esisteva prima di Google, di Facebook, di YouTube; questa cosa lascia sempre sbalorditi i ragazzi più giovani, i quali hanno una percezione di questi mezzi come se fossero sempre esistiti. Oggi un portale come MM viene vissuto alla stessa stregua di grandi player, è un confronto globale, l’utente si aspetta che il tuo prodotto sia all’altezza dei big. Non interessa se è italiano o è una StartUp. Tutto si riduce a: funziona o no. Nel 2000 questa differenza non solo era percepita ma anche accettata. Diciotto anni vuol dire aver visto tutta l’evoluzione di internet ed esserci ancora. Essere il primo sito di cinema in Italia, con una piattaforma che ha visto scorrere tutto il mondo del web. Abbiamo iniziato quando i trailer erano grandi come un francobollo, oggi sono in 4K. Davvero un grosso traguardo per un prodotto come il nostro che in tutti questi anni ha potuto vivere la propria trasformazione. Una grande soddisfazione per noi e sopratutto per me, che ci sono dalla nascita e ho visto trasformare anche la mia professione.

ON: Augurandovi altrettanto futuro, quali sono i trucchi per continuare a essere un'istituzione del settore?

GG: Secondo me la nostra maggior qualità è stata capire le tendenze del futuro. Capire cosa gli utenti volessero in quel momento da un punto di vista tecnologico. Elemento fondamentale oggi come nel 2000. Allora, in più rispetto agli altri, avevamo una piattaforma più avanzata. Gli editori avevano tecnologie obsolete, chi non era editore invece spesso aveva contenuti più deboli o inseriti dagli utenti. La grande trovata fu utilizzare le nuove tecnologie di allora collaborando con giornalisti e dizionari. Questo mix, che negli anni anche altri hanno seguito, ha fatto di MYmovies un sito leader. Un altro esempio è l’intuizione del funzionamento di Google nel 2004. Avevamo capito che l’utente non voleva più navigare per selezioni, l’utente voleva subito atterrare sull’informazione. Tutto il nostro sforzo di presentazione della pagina fu allora in virtù di quello. Oggi è banale, capirlo all’epoca fu la nostra carta vincente. A quei tempi i siti erano alti quanto lo schermo, non c’erano paginoni da scorrere, però allo stesso tempo c’era il problema della banda, ogni pagina ti faceva perdere secondi preziosi nella fasi di caricamento. Decidemmo allora di mettere tutta la programmazione in un’unica pagina, facendo una divisione per città: Milano, Ancona, etc… la pagina di Roma era l’unica un po’ impegnativa da caricare, ma alla fine tutte le info riuscivano a stare in un’unica pagina. Un’intuizione vincente che si dimostrò la tendenza degli anni successivi. Una semplice visione nella scelta del layout di presentazione delle informazioni.

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ON: L'implementazione che sta facendo notizia è il lancio del sistema ChatBot. Cosa sono? Cosa permetteranno di fare? Quali sono i vantaggi per l’utente?

GG: Si tratta di un nuovo step, siamo partiti dai Floppy Disk, abbiamo visto il CD-ROM, il Web, le App e oggi siamo in una nuova era, quelle delle app di terze parti, il tuo contenuto nell’App di altri. Il grande vantaggio è non dover scaricare un’altra applicazione. Se ci guardiamo intorno ce ne sono di bellissime ma portano via sempre più spazio, questo modello sta per essere superato. La direzione è quella di poter avere le stesse info nella stessa unica App, come può essere Facebook Messenger. Una grande novità, non devi scaricare una nuova App, hai già dimestichezza con le funzioni, oggi chiedi un film, domani un taxi o un ristorante. La user experience è molto più agile. Con MYmovies ChatBot cerchiamo di arrivare rapidamente agli utenti in modo semplice, il nostro obiettivo è sempre quello, navigabilità e ricerca  per vie semplici e intuitive. Quando la tecnologia complica vuol dire che non funziona. E’ una funzione ancora limitata sul nostro bot ma intendiamo arrivare a permettere l’acquisto del biglietto direttamente con il bot. Questo è il cambiamento che ci aspettiamo e stiamo cercando di mettere a punto. Una consultazione semplice, immediata e più naturale. Il prossimo step sarà chiacchierarci Dimmi cosa potrei andare a vedere, questo dialogo con il robot di MM dovrebbe permettere una maggior interazione e la possibilità di andare al cinema di più, ingaggiando l’utente più volentieri e portandolo al cinema. 

ON: Dopo una così lunga "carriera nel mondo del cinema” ricordi un film che si è fatto notare più di altri? Che ha spostato l'asticella dei vostri Analytics?

GG: Avatar. Segnò un cambio in quello che fu un periodo davvero incredibile in termini di accessi. Un anno zero per il settore. Ma ci sono altri momenti che notiamo negli Analytics, ve lo dimostro con un esempio. Il giorno più importante dell’anno per noi è il 26 di dicembre, raggiungiamo oltre un milione di utenti unici che si concentrano in poche ore della giornata. Una giornata difficile. In passato poteva comportare un problema, mettendo a dura prova i nostri server. Problema che oggi abbiamo risolto con il Cloud. Mi ricordo di una giornata in cui da Analytics vedevamo gli stessi dati di traffico tipici del 26 dicembre, per la curiosità feci qualche ricerca e scoprii che c’erano gli stadi chiusi. Con gli stadi chiusi la gente si riversa completamente nei cinema, incredibile. Significa che il cinema deve cercare di essere di maggior appeal. Qui mi rifaccio anche un po’ alle guerre tra i vari device: streaming, TV, cinema… ci si fa la guerra tra piattaforme, quando invece bisogna lavorare insieme, più si lavora insieme e più possiamo creare appeal per quest’arte e di conseguenza crearle pubblico. I concorrenti veri non sono le altre piattaforme dunque, ma sono gli altri intrattenimenti. E’ li che noi dobbiamo lavorare, coalizzati per riuscire a rendere di maggiore appeal il cinema.

ON: Domanda conclusiva che rivolgiamo a tutti i nostri ospiti, quale super potere vorresti avere?

GG: Vedere il futuro. Conoscere il presente in profondità per interpretare il futuro. Probabilmente è questo il super potere che vorrei. Grazie dell’intervista, è stata molto divertente e stimolante. Ci vediamo al cinema!

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