Lo scorso anno Prime Video ha lanciato un prodotto arrivato un po’ in sordina sulla piattaforma streaming. LOL: Chi ride è fuori si presentava come un gioco tra volti della comicità italiana, più o meno noti, chiamati a mettere in scena tutte le loro capacità al fine di provocare nei colleghi una risata, rimanendo al contempo impassibili ai loro ‘attacchi’ di comicità. Quello partito in sordina si è però trasformato in poco tempo in un grande successo.
Merito del cast, merito di un format che funziona e che, effettivamente, fa ridere. Che poi è già il titolo a far sorridere per quanto sia in contrasto con lo scopo del gioco. LOL, per chi non lo sapesse, è l’acronimo di “laughing out loud“, che tradotto significa “ridendo rumorosamente”, cioè proprio quello che i concorrenti non devono fare.
A pochi giorni dall’inizio della seconda stagione, disponibile su Prime Video dal 24 febbraio, ancora ci chiediamo come sia stato possibile per alcuni concorrenti non “ridere rumorosamente” di fronte a certi sketch, ormai indimenticabili, della prima stagione di LOL: Chi ride è fuori. Prima di tuffarci nella seconda stagione, abbiamo dunque deciso di raccogliere i dieci momenti più divertenti della prima, alcuni diventati veri e propri cult.
Posaman
La nostra selezione di momenti indimenticabili della prima stagione di LOL: Chi ride è fuori non poteva che iniziare con lui, l’incredibile Posaman. A show ormai inoltrato, tre concorrenti si ritirano momentaneamente nel camerino per vestire i panni di ‘supereroi’. Poco dopo arrivano sul palco Frank Matano, Ciro Priello con il suo ‘Bat-man’ e poi c’è lui, Posaman. Il suo potere viene rivelato immediatamente: basta, infatti, chiamarlo per fargli assumere una posa da eroe e sempre diversa. “Quante pose hai?”, chiedono allora i presenti, “Sei!”, replica Lillo. Il risultato della gag è esilarante: Lillo porta in scena, quasi per gioco, un personaggio che è poi rimasto nella mente di tutti e che ancora oggi, nella sua semplicità, riesce a strappare un sorriso. Probabilmente il vero momento cult di questa prima edizione.
Ma perché il suo Posaman ha avuto così tanto successo? A questa domanda Lillo ha risposto nel corso di un’intervista a adhocnews.it, dichiarando: “Intanto perché faccio vedere che ci credo davvero. Funziona il contrasto fra la pochezza del supereroe e la serietà con cui si atteggia. E poi penso che in questo periodo Posaman rappresenti l’impotenza di cui tutti siamo vittime davanti alla pandemia. Nemmeno un supereroe può farci nulla”.
La nonna di Ciro Priello
Siamo ancora alle prime battute della serie TV quando Ciro Priello si allontana dal grande salone di LOL per poi tornare nelle vesti di un’anziana signora con tanto di mantellina rosa fatta ai ferri. Al suo ingresso attira l’attenzione di tutti non tanto per la sua andatura un po’ gobba quanto per il fischio che emette a quasi ogni parola. Il risultato è un’enorme difficoltà per gli altri concorrenti che a stento riescono a trattenere le risate. Quando poi al modo di parlare della nonna di Ciro Priello si aggiungono i racconti ‘hot’ fomentati dalle domande di Frank Matano, la situazione raggiunge livelli quasi insostenibili per i rivali del frontman dei The Jackal.
“Hai cag*to?“
Chiunque abbia visto LOL: Chi ride è fuori ha almeno una volta ripetuto questa battuta di Pintus. “Hai cag*to?” nasce nel corso di uno sketch improvvisato con Katia Follesa al tavolo. I due improvvisano le scene di un film, chiaramente in modo sempre molto ironico, fino a quando Katia simula un orgasmo come in Harry ti presento Sally. Alla fine della performance della collega, Pintus la guarda e come se nulla fosse esclama: “Hai cag*to?” Inutile dire che Follesa si è salvata solo per un soffio dall’eliminazione immediata.
Va detto che la frase, nelle settimane successive, è diventata talmente virale, che Pintus è arrivato a dirsi stufo che tutti commentassero i suoi post, anche quelli più seri, con tale espressione: “[…] è tutta la settimana che mi scrivete ‘Hai cag*to?’. Vi prego, basta: io vi voglio bene ma è una roba pazzesca”, ha infatti scritto in un commento.
Il Groan Tube di Frank Matano
Prima che Frank Matano lo mostrasse a LOL: Chi ride è fuori, in pochissimi conoscevano l’esistenza di questo particolare giocattolo. Si tratta di un semplice tubo verde (ma esistente anche in altri colori) che, ogni volta che viene capovolto, emette un suono quasi robotico. Un aggeggio non particolarmente funzionale ma che, in quel contesto e in quella determinata situazione, ha reso la vita difficile a tutti, Matano compreso! L’uso di questo Groan Tube, questo il suo nome, ha incuriosito al punto tale il pubblico di Prime Video che in tanti dopo averlo visto si sono fiondati a googlarlo e, successivamente, acquistarlo.
L’intervista al serial killer
Tra i momenti più esilaranti della prima stagione italiana di LOL non si può non includere l’intervista di Katia Follesa al serial killer interpretato da Lillo. Con tono serio, che è ciò che rende lo sketch irresistibile, Follesa intervista il malfattore Lillo che cerca di mantenere l’anonimato stando girato di spalle e modificando la sua voce tramite un apposito microfono. Katia espone allora i fatti, chiedendo se sia lui il ladro che tutti stanno cercando. Lillo, però, nega le accuse perché “A quell’ora stavo uccidendo mia zia!“ e “Io sono un serial killer, non un ladro!” Il botta e risposta va avanti così, sotto gli occhi di un pubblico che quasi sembra implodere internamente per le risate.
Il Tip Tap ‘lungo’ di Elio
Quando Elio ha fatto il suo ingresso nel salone di LOL: Chi ride è fuori vestito da Gioconda e con indosso un quadro gigante, gli altri concorrenti hanno immediatamente compreso che non ridere con lui sarebbe stata un’ardua impresa. Nessuno, però, si sarebbe aspettato che, una volta tolto quell’enorme quadro di dosso, Elio si sarebbe mostrato in un costume al limite dell’assurdo: una veste corta, calzini alti fini al ginocchio e, soprattutto, quattro braccia. D’altronde era soltanto la ‘seconda fase’ della sua trasformazione, poi culminata in canotta e pantaloncini corti aderenti.
Eppure no, il momento culminante della performance di Elio non è stato uno di questi. Tra i dieci momenti memorabili della prima stagione c’è infatti il suo Tip Tap ‘lungo’, perché “sono bravi tutti a fare il tip tap corto”, ha tenuto a specificare. Così Elio/Gioconda, nel mezzo dello show, ha iniziato un improbabile Tip Tap girando intorno alla stanza per minuti. Matano, di fronte a questo spettacolo, ha rischiato l’eliminazione.
La hit di Michela Giraud
La presenza di Michela Giraud è stata un valore aggiunto a questa prima stagione di LOL: Chi ride è fuori. L’attrice e comica italiana ha fatto mostra di tutto il suo sarcasmo e l’innata simpatia che si mescolano con un’autoironia che inevitabilmente conquista il pubblico. Questo è quanto sicuramente accaduto quando, preso il palco di LOL, ha dato il via ad un monologo culminato con l’esibizione di un’improbabile canzone dal titolo ‘Mignottone pazzo’. Ciò che forse molti non sanno è che questo accenno fatto nella serie comica è poi diventato un vero e proprio singolo (che trovate sotto!).
Michela Giraud ha poi spiegato che questo brano nasce, in realtà, da un’esperienza realmente vissuta. In un’intervista a Fanpage, la comica ha infatti rivelato: “Sono stata lasciata al telefono prima della pandemia e durante il lockdown sono andata in crash perché l’immobilità fisica dentro casa non si è sposata bene con la sofferenza interiore per questa cosa. Dopo aver sciolto litri di mascara, ho preso distanza cinicamente dal mio dolore e, vedendomi così abbrutita, mi sono detta le peggio cose. Avevo davanti a me questa Pietà di Michelangelo social in cui ci si commisera e al contempo ci si analizza nel profondo, ed è venuta fuori Mignottone Pazzo.”
“So’ Lillo!“
Altro momento cult di questa prima stagione, rimasto nella memoria di ogni spettatore della serie targata Prime Video, è senza dubbio “So’ Lillo!” Il comico, membro del duo Lillo e Greg, ha ripetuto più volte questa frase nel corso delle varie puntate per palesare ai rivali come dietro ogni suo travestimento ci fosse effettivamente lui. Un numero improvvisato e non preparato quello di Lillo, tanto banale quanto efficace grazie alla genuinità della sua interpretazione.
Del successo di questo sketch, poi diventato tormentone, Lillo ha detto: “Perché funziona? Perché è surreale. È chiaro che sono io, anche prima di togliermi la parrucca. E poi perché non era per nulla preparata. Posaman me l’ero studiato prima di entrare, “So’ Lillo” è nato così, improvvisando”.
La danza di Ciro Priello
C’è chi ha dichiarato che Ciro Priello ha vinto la prima edizione di LOL perché era il più concentrato. In realtà, a Fanpage, lui ha spiegato che: “Sicuramente sono stato bravo a nascondere il più possibile le risate che ti confesso, ho nascosto molto bene”, svelando di aver usato un trucco per non ridere, “Mangiavo e bevevo compulsivamente. Bevevo, soprattutto”. Sta di fatto che, vittoria a parte, il frontman dei The Jackal ha dimostrato al pubblico di riuscire a far ridere anche con il più banale dei numeri, come quello del balletto con la felpa. Un numero, diciamolo, poi imitatissimo, tanto che i social sono stati intasati da video di fan che si sono divertiti ad emulare il ballo col terzo braccio di Priello.
Pippa Amazon di Caterina Guzzanti
Chiudiamo in bellezza con questa perla di Caterina Guzzanti. La sua sfida a LOL è iniziata sottotono, tanto che Fedez è dovuto intervenire per ammonirla e dirle di esporsi un po’ di più. A quel punto l’attrice ha sfoggiato la sua arma migliore: Pippa Amazon. “Sono la figlia di Marco John Amazon, il padrone della baracca”, ha spiegato con tanto di codini, voce british squillante su una biciclettina rosa, in tono con lo zainetto. In quel momento molti hanno compreso che sarebbe stata proprio lei la concorrente da battere, e non solo per la sua composta comicità, ma anche per l’abilità nel rimanere impassibile di fronte ai numeri dei suoi rivali.
LOL: Chi ride è fuori 2 in arrivo su Prime Video
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