Junji Ito, Uzumaki e Tomie adattati al piccolo schermo

Junji Ito, di certo non è rimasto con le mani in mano negli ultimi mesi. Il suo nome, complici le numerose novità che coinvolgono i suoi lavori, si sente spesso nominare. Ad esempio, Ito ha fatto recentemente un cameo nel videogioco Death Stranding di Hideo Kojima.

È stato infatti rivelato che una delle opere più celebri del fumettista giapponese, Tomie riceverà un adattamento per la piattaforma Quibi. A guidare il progetto sarà Alexandre Aja, classe 1978, regista e produttore. Aja è celebre per essere il regista di Furia (1999), Le colline hanno gli occhi (2006) e dell’acclamato Crawl – Intrappolati (Crawl) (2019).

Come se questo non bastasse, Toonami ha inoltre rivelato che dal manga Uzumaki nel 2020 verrà tratto una serie televisiva animata. Ulteriori dettagli verranno rivelati nelle prossime settimane. Qui il trailer.

Tomie è il primo manga scritto e illustrato da Junji Ito ad essere mai stato pubblicato. Serializzato a partire dal 1987 sul magazine mensile Monthly Halloween, si è concluso soltanto nel 2000. Grazie a quest’opera, nel 1989 Junji Ito vinse il premio dedicato al fumettista horror Kasuo Umezu.

Il manga è interamente incentrato su Tomie, una ragazza splendida e immortale che strega con la sua bellezza le persone che incontra: le fa impazzire di gelosia e le spinge a commettere cose indicibili. Inevitabilmente, questo le si ritorcerà contro.

Di qualche anno più recente è invece Uzumaki, letteralmente spirale, mulinello. Serializzato tra il 1998 e il 1999 sulla rivista Big Comic Spirits, questo manga segue gli abitanti di Kurozu-cho, un piccolo paese dove alcune misteriose spirali portano gli abitanti alla pazzia. In particolare, la storia è incentrata su una giovane coppia composta da Kirie Goshima e dal suo fidanzato Shuichi Saito.

Tomie e Uzumaki: le edizioni italiane

In Italia, Uzumaki è pubblicato da Edizioni Star Comics in due volumi brossurati. Tomie invece è edito da Edizioni BD all’interno della collana J-POP in un unico volume.

Siamo curiosi di scoprire come l’estetica horror dell’autore in perfetta – e terribile – armonia con le storie che racconta sarà canalizzata sul piccolo schermo. Non ci resta che attendere.