Quanto è stata lunga e tortuosa la strada per arrivare all’uscita di Guardiani della Galassia Vol 3? È una domanda retorica, non serve una risposta. Ma tutto questo tempo, quegli imprevisti, quei bruschi cambi di direzione sono entrati nelle ossa di questo film. Lo hanno reso più forte, più significativo, più importante. E ora che l’abbiamo visto in anteprima, è tempo di raccontarvi quanto sia straordinario.
Guardiani della Galassia Vol 3 parte da fermo (o quasi)
Ripensando a quando abbiamo visto per la prima volta questi eroi sul grande schermo, non possiamo non notare quanto sia cambiata la loro vita. Erano fuorilegge, anche se non criminali spietati, e sono diventati degli eroi, che hanno salvato l’universo almeno due volte. Sono cresciuti, hanno trovato una famiglia l’uno negli altri, sono maturati (beh, più o meno).
Ed è cambiato molto anche rispetto alla loro seconda avventura. Hanno aggiunto nuovi membri al team, ne hanno perso uno molto importante, hanno costruito una propria base e la gestiscono cercando di proteggere la propria comunità. Cosa mai potrebbe andare storto? Cosa potrebbe incrinare questa situazione più o meno idilliaca?
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Ecco, è interessante riflettere su come Guardiani della Galassia Vol 3 parta da una situazione di equilibrio, o quasi. Il primo film lasciava aperte diverse domande, lanciandoci direttamente verso il secondo. Qui invece apparentemente i nostri eroi sono in quiete, pur con qualche strascico delle loro ultime avventure, a partire dallo scontro con Thanos.
Ed è proprio per questo che la situazione è particolarmente carica di potenziale. Entriamo in sala senza sapere davvero cosa aspettarci, al di là di qualche spunto dai trailer. Non c’è nulla che possiamo dare davvero per scontato e questo apre la porta a una quantità eccezionale di colpi di scena, che ci lasceranno a bocca aperta, minuto dopo minuto.
Ma l’equilibrio è soprattutto nel tono
Il primo film dei Guardiani della Galassia aveva una prospettiva contenuta. Era già abbastanza rischioso portare al cinema un’avventura con protagonisti un procione parlante e un albero un po’ meno loquace, non serviva prendersi troppi rischi. Il secondo capitolo ha volato più alto, ma nel farlo si è bruciato: una storia meno attenta, qualche gag di troppo o fuori luogo, un peccato di “trying too hard”.
Qui si raggiunge la sintesi ideale. James Gunn scatena tutto il suo estro narrativo, con una storia ancora più grande e complessa capace di tenere insieme tutti i suoi pezzi, ma anche quello comico, senza mai sforare davvero. Evita anzi ottimamente il difetto di molti film Marvel recenti, che smorzano la tensione drammatica con delle battute. In Guardiani della Galassia Vol 3 è più frequente l’opposto, con la risata che si ferma in gola.
A fare da motore ideale per il racconto, un villain incredibile, stratificato e imponente. Sin dalla prima apparizione ci cattura e non ci molla più, senza però mai farci passare dalla sua parte. Merito certo di un’ottima sceneggiatura, ma anche della straordinaria performance di Chukwudi Iwuji. Sicuramente il miglior avversario dei Guardiani della Galassia e probabilmente uno dei migliori villain di tutto il MCU.
E nonostante la quantità di personaggi che fanno parte di questo mondo arrivati al terzo capitolo, possiamo dire che tutti riescono ad avere e chiudere un arco più che soddisfacente. Qualcuno ce la fa meglio di altri e almeno un personaggio potrebbe fare discutere da questo punto di vista. Ma non sarebbe stato onesto aspettarsi di più. Anzi.
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Guardiani della Galassia Vol 3 è un addio toccante
Ci sono stati diversi “terzi/ultimi capitoli” in quindici anni di storia del MCU. Quasi nessuno però ha avuto un vero tono finale. Alcuni servivano a lanciarci verso una storia più ampia, altri – come Spider-Man: No Way Home – erano la fine dell’inizio, l’ultimo passo della formazione dell’eroe. Guardiani della Galassia Vol 3 invece non guarda al futuro.
Questo è il primo film da Avengers: Endgame che sa di un addio, fin dai primissimi istanti. Lo sappiamo da tutto quello che è stato detto in questi mesi, che qualunque cosa succeda nel film sarà destinato a chiudere un ciclo. Che non vuol dire una fine definitiva (neanche Avengers: Endgame lo è stata) ma quantomeno un punto di arrivo.
E per questo saltano tutte le regole che conosciamo. Non sappiamo cosa aspettarci e non ci aspettiamo quello che succede. Ancora più che negli altri film dei Guardiani della Galassia, James Gunn ha avuto la libertà di fare ciò che più desiderava e noi non possiamo fare altro che affidarci allo schermo e farci trascinare in giro per il cosmo in questa ultima danza.
Un’ultima grande storia per i Guardiani della Galassia, per questi Guardiani della Galassia. Un progetto in cui non credeva nessuno quando è stato annunciato (per primo chi vi scrive in questo momento), ma che è stato capace di avere un impatto straordinario sul Marvel Cinematic Universe, sulla cultura pop e sul cinema d’intrattenimento tutto. Un percorso non troppo diverso da quello del suo franchise, in effetti.
Guardiani della Galassia Vol 3 è tutto ciò che doveva essere e di più
Questo film porta alla conclusione una storia che è iniziata nove anni fa sullo schermo e qualcuno di più dietro le quinte. Lo fa con un’avventura emozionante, divertente, sorprendente, commovente e qualche altro -ente. Lo fa senza tradire il proprio spirito, ma anzi elevandolo alle stelle, intensificandolo e regalando un’esperienza eccezionale ai suoi fan.
Per chi si è appassionato a questo gruppo di avventurieri spaziali anni fa non ci sarebbe potuta essere conclusione migliore. Grazie a chi ci ha creduto.
- Riproduce clip dal film Guardiani della Galassia Volume 2
- Balla alla musica interna o rileva musica esterna per ballare su una canzone o una playlist
- Quando la figura rileva la musica, i suoi occhi si illuminano e inizia a ballare
- Figura da 11,5 pollici con testa e braccia posizionabili
- Include figura e istruzioni. Richiede 3 batterie alcaline da 1,5 V (batterie demo incluse).