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In Giappone arriva una nuova app contro il bullismo a scuola

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Nell’ambito del “Programma scolastico GIGA” del ministero dell’Istruzione, il consiglio comunale per l’istruzione del Giappone ha introdotto una nuova app di consultazione sul bullismo ovvero SOS. L’app si utilizza attraverso i tablet forniti agli studenti delle scuole elementari e medie. Gli studenti possono inviare i dettagli delle loro consulenze sull’app SOS semplicemente spuntando le apposite caselle senza dover scrivere alcuna frase. Il Nisshin Municipal Board of Education si impegna a identificare tempestivamente il bullismo e ad agire rapidamente contro di esso.

Possono accedere all’input dallo schermo toccando il simbolo “Ijime SOS” nella schermata iniziale del tablet. Ci sono tre diverse forme. Uno per ogni livello di classe (le classi primarie (cioè, dalla prima alla terza elementare), le secondarie (cioè dalla quarta alla sesta elementare) e la scuola media).

Le varie opzioni dell’App

Per quella destinata agli studenti dalla prima alla terza elementare, gli studenti devono prima scegliere la risposta appropriata tra le opzioni “Ho osservato qualcuno trattato male” e “Non voglio andare a scuola, o sto attraversando un periodo difficile. ” I ragazzi quindi scelgono i bulli accusati da “altri gradi”, “la stessa classe” e così via. Scelgono anche gli episodi di “essere presi a pugni o calci“, “essere detti cose cattive” e così via. I bambini che hanno difficoltà con la scrittura o la comunicazione faccia a faccia possono chiedere facilmente assistenza in questo modo.

Le opzioni sui moduli per la consulenza per gli alunni dal quarto al sesto anno e per gli studenti delle scuole medie inferiori sono “insegnante di scuola materna“, “insegnante non di classe”, “infermiera scolastica” e “consulente scolastico”. Il consiglio scolastico, il preside, il vice preside e altri due amministratori della scuola coinvolta ricevono i dati dal modulo e il preside fornisce indicazioni su come rispondere a ciascuna situazione.

Dall’introduzione del sistema, secondo quanto riferito, ci sono state diverse denunce di “parole cattive” e “essere stati picchiati”, oltre alle preoccupazioni per le circostanze che coinvolgono gli amici. Un dipendente del consiglio di istruzione ha osservato: “Ciò che inizialmente potrebbe non sembrare un bullismo peggiora frequentemente nel tempo. Con l’implementazione dell’app SOS, prevediamo di poter rispondere in modo più rapido e tempestivo”.

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