I responsabili del Festival Internazionale del Cinema di Berlino ha spiegato come ospiterà fisicamente la sua edizione 2022 secondo le ultime regole imposte dal governo tedesco. Quest’anno il braccio industriale del festival, l’European Film Market (EFM), ha deciso di rendere tutto un evento virtuale. Tutto, a parte la Berlinale 2022. Intanto vi proponiamo il commento del capo dell’EFM Dennis Ruh, e dopo parleremo dell’unico festival in presenza:
“La decisione di realizzare l’EFM 2022 come evento puramente digitale non l’abbiamo presa alla leggera. La grande necessità per il settore delle vendite di incontrarsi fisicamente si è riflessa nel numero considerevole di prenotazioni per spazi espositivi, accrediti e proiezioni del mercato fisico. Tuttavia, l’elevata frequenza di incontri faccia a faccia nel normale trading di mercato non è fattibile al momento. Quindi ci affidiamo alle nostre offerte digitali, che hanno già dimostrato il loro valore per il business fieristico da remoto lo scorso anno“.
Il Festival di Berlino 2022 in presenza
Tuttavia, lo stesso festival del cinema sta portando avanti un’edizione di persona. Gli organizzatori hanno ora confermato come funzionerà per il pubblico presente e i registi il Festival di Berlino 2022. Ecco le decisioni chiave:
- Il festival principale sarà ridotto dalle date previste dal 10 al 20 febbraio al 10-16 febbraio, con proiezioni ripetute, che si terranno dal 17 al 20. La cerimonia di premiazione avrà luogo il prossimo 16 febbraio.
- I cinema saranno ridotti al 50% della capacità.
- Non ci saranno feste o ricevimenti.
- I red carpet si terranno a numero chiuso, così come le conferenze stampa e i photocall.
- Le mascherine saranno richieste nei cinema. Il pubblico dovrà mostrare un pass Covid (il green pass rafforzato per noi) che mostri la vaccinazione completa o il recupero da una recente infezione.
Il Festival di Berlino ha presentato la sua prima ondata di titoli per il 2022 lo scorso dicembre. Il festival ha affermato che il programma complessivo sarà ridotto di circa il 20% rispetto a quello del 2020. Poiché l’evento ha ridotto le sue date principali, ci saranno meno proiezioni ripetute del solito nei primi sei giorni. Il tutto per riuscire a ospitare tutte le proiezioni in anteprima.
“Vogliamo rendere possibile la Berlinale e, secondo le attuali deliberazioni, possiamo raggiungerlo. Vogliamo che il festival dia un segnale all’intera industria cinematografica, al cinema, agli spettatori e alla cultura nel suo insieme. Abbiamo bisogno del cinema, abbiamo bisogno della cultura. Per il momento questo può essere gestito solo con alcuni tagli dolorosi e con una vigilanza costante”. Queste le parole del ministro della Cultura e dei media di Stato, Claudia Roth.
- Benassi, Cristina (Autore)
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