Il Festival di Cannes ha rilasciato un comunicato in risposta alla guerra in Ucraina, annunciando che quest’anno non accetterà “delegazioni russe”. In una nota, Cannes ha espresso solidarietà all’Ucraina affermando che “non accoglierà delegazioni ufficiali russe né accetterà la presenza di chiunque sia legato al governo russo”. Questo potrebbe cambiare se “la guerra d’assalto finisse in condizioni che soddisfino il popolo ucraino”.
Nella nota si legge che “il coraggio di tutti coloro che in Russia hanno rischiato per protestare contro l’assalto e l’invasione dell’Ucraina“. Successivamente è sottolineato che molti artisti e registi “non hanno mai smesso di combattere contro il regime contemporaneo”. Ieri, il Glasgow Film Festival ha ritirato due titoli russi dal suo programma, mentre Stoccolma ha dichiarato che quest’anno non proietterà nessun film russo finanziato dallo stato a meno che la situazione non migliori. Locarno, invece, ha detto che non si unirà al boicottaggio. Ci sono state opinioni contrastanti riguardo al potenziale boicottaggio, con alcuni, come Cannes, che hanno indicato gli sforzi di molti registi russi nel corso degli anni per denunciare le azioni del loro governo.
La nota di Cannes
Questa la nota ufficiale dell’organizzazione: “Mentre il mondo è stato colpito da una grave crisi in cui una parte dell’Europa si trova in stato di guerra, il Festival di Cannes desidera estendere tutto il suo sostegno al popolo ucraino e a tutti coloro che si trovano nel suo territorio. Per quanto modesto sia, uniamo le nostre voci a coloro che si oppongono a questa situazione inaccettabile”. Inoltre: “Denunciano l’atteggiamento della Russia e dei suoi leader.
Il nostro pensiero va in particolare agli artisti ucraini e ai professionisti dell’industria cinematografica, nonché alle loro famiglie le cui vite sono ora in pericolo. Ci sono quelli che non abbiamo mai incontrato e quelli che abbiamo conosciuto e accolto a Cannes“. Per poi concludere: “Sono venuti con opere che raccontano molto della storia dell’Ucraina e del presente”.
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