Dungeons & Dragons si schiera contro il razzismo in un articolo apparso sulla pagina ufficiale della Wizards of the Coast. Dopo la decisione presa riguardo Magic: the Gathering per dare un segnale contro il razzismo, la casa editrice parla anche del popolare gioco di ruolo.
L’articolo inizia con questa frase: “Dungeons & Dragons insegna che la diversità è un punto di forza, poiché solo un gruppo eterogeneo di avventurieri può superare le molte sfide che una storia di D&D presenta“. Negli ultimi anni, continua l’articolo, la priorità è stata rendere l’ambiente di Dungeons & Dragons più accogliente possibile. Anzitutto, racconta la Wizards, uno degli obiettivi di progettazione della quinta edizione di D&D è quello di creare un mondo ricco di diversità. Ci sono personaggi che rappresentano varie etnie, identità di genere, orientamenti sessuali e credenze.
Dungeons & Dragons e razzismo: azioni messe in atto per migliorare
Nei 50 anni di storia di Dungeons & Dragons alcune razze del gioco sono state identificate come mostruose e malvagie. Orchi e Drow ne sono un esempio lampante. Una denigrazione che ricorda quanto accade anche nella vita reale verso vari gruppi etnici. Nonostante gli sforzi contro ciò della Wizards, alcune di quelle vecchie descrizioni sono riapparse nel gioco. L’azienda riconosce che per mettere in atto i propri valori, va fatto un lavoro ancora migliore. Ecco cosa l’azienda mette in pratica per migliorare:
- In due dei manuali più recenti, Eberron: Rising from the Last War e Explorer’s Guide to Wildemount, Orchi e Draw vengono presentati sotto una nuova luce
- Ad ogni ristampa di un manuale di D&D vengono corretti errori. Questo permette di cambiare i testi più controversi. Ne sono un esempio le ristampe di Tomb of Annihilation e Curse of Strahd, che saranno disponibili nei prossimi mesi
- Entro fine anno verrà pubblicato un particolare prodotto, non ancora annunciato. Questo permetterà di personalizzare le origini del personaggio di un giocatore. Sarà anche possibile modificare gli aumenti delle abilità derivanti dall’essere un elfo, un nano o una delle altre razze giocabili in D&D
- Curse of Strahd è stato modificato, per rendere il popolo dei Vistani meno identificabile agli stereotipi sul popolo Rom
- Wizards sta inserendo nel processo creativo esperti e personalità sensibili per aiutare ad identificare i punti ciechi nei testi.
- Inoltre sta cercando nuovi e diversi talenti da inserire nello staff per lavorare sui libri che usciranno nel 2021.
L’articolo si chiude con una promessa verso la community: continueremo ad ascoltarvi tutti. La quinta edizione è stata creata da un continuo confronto con la comunità di D&D, confronto che continua anche oggi.
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