Conosciamo tutti la storia dell’asteroide porto all’estinzione dei dinosauri. Una storia che però si è rivelata parziale: a parte il fatto che non tutti i dinosauri sono effettivamente morti (basta guardare agli uccelli), a quanto pare potrebbe essere scorretto parlare di un solo asteroide. Ecco quindi la storia del doppio asteroide che forse porto alla fine dei dinosauri.
I dinosauri sono stati uccisi da un doppio asteroide
La teoria, pubblicata in un nuovo studio, è partita dalla scoperta di un cratere sottomarino, largo circa 9 chilometri e battezzato Nadir per il nome di una montagna sottomarina vicina. A crearlo sembra essere stato un asteroide largo 400 metri che ha colpito la Terra 66 milioni di anni fa, proprio nello stesso periodo di Chicxulub, l’oggetto largo a cui fino a questo momento è stata attribuita la fine dei dinosauri.
La struttura è stata trovata quasi per caso durante delle esplorazioni geologiche commissionate dall’industri petrolifera. Si trova a poche centinaia di chilometri dalla costa della Guinea, sotterrato sotto circa 300 metri di sedimenti ad una profondità di 900 metri.
Doppio impatto
La coincidenza temporale ha portato gli scienziati a ipotizzare che l’asteroide responsabile di Nadir potesse essere un pezzo dell’asteroide di Chicxulub, che si stima fosse largo 13 chilometri.
Data la distanza tra i crateri, la separazione non può essere avvenuta poco prima dell’impatto. Piuttosto sembra che a rompere l’asteroide sia stata la gravità terrestre durante uno dei passaggi orbitali precedenti agli impatti, che probabilmente sono stati separati da qualche giorno di distanza.
Data la sua dimensione ridotta, Nadir non avrebbe potuto causare da solo un’estinzione di massa. La sua azione sarebbe stata limitata alle vicinanze, con comunque effetti devastanti, come tsunami alti 500 metri. Il suo impatto potrebbe però essersi sommato a quello di Chicxulub a livello di cambiamento globale delle condizioni climatiche.
Il prossimo passo
Un evento simile non è inedito. Un asteroide che negli anni ’90 ha colpito Giove è stato spezzato in almeno 21 frammenti nel 1992 dalla sua gravità, prima di colpire il pianeta nel 1994 in un periodo lungo circa sei giorni.
Dato questo precedente, gli scienziati non escludono che anche Chicxulub si sia separato in più frammenti. Per questo il prossimo passo sarà quello di cercare altri crateri, compatibili con il periodo, che però potrebbe essere andati distrutti a causa dell’attività tettonica o non essersi formati in primo luogo, se il frammento in questione è atterrato in acque troppo profonde.
Forse più prioritario ancora è la conferma di questo collegamento tra i due asteroidi. Nonostante gli indizi, alcuni scienziati sono infatti scettici di questa teoria, che andrà quindi confermata o smentita attraverso studi sul campo e analisi di campioni.
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