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Doctor Who: qual è stato l’impatto della pandemia sulla nuova stagione?

Nessuna produzione televisiva o cinematografica è sfuggita indenne alla pandemia COVID-19 e Doctor Who non fa eccezione. Le riprese della serie 13 sono però ripartite, dando allo show la possibilità di essere proiettato entro la fine del prossimo anno (o all’inizio del 2022). Lo showrunner Chris Chibnall ha voluto raccontare come è stato gestito tutto durante la pandemia. Queste le sue parole alla rivista Radio Times: “Fondamentalmente, negli ultimi sei mesi abbiamo pensato, come facciamo a girare Doctor Who nel mezzo di una pandemia? Editorialmente, dal punto di vista della produzione, logistico, della salute e della sicurezza, ha avuto un impatto enorme”.

Chris Chibnall soddisfatto del lavoro fatto

Chris Chibnall ha dichiarato che lui e il suo team creativo sono “incredibilmente entusiasti” di aver ripreso la produzione e di essere nel punto in cui sono. “Per quanto possibile in questo momento tutti sorridono e abbiamo alcune idee davvero adorabili, fantastiche, folli e spaventose”, ha detto. Queste idee possono essere già visionate nello speciale festivo Revolution of the Daleks. Questo mostra alcuni Daleks dal nuovo look e il ritorno del Capitano Jack di John Barrowman. Doctor Who ha già rivelato che la stagione 13 avrà più breve della precedente, ma il produttore esecutivo Matt Strevens ha tenuto a precisare che gli standard non saranno assolutamente inferiori a ciò a cui il pubblico è stato abituato.

Il ‘Doctor Who Day” ha visto tutti i tipi di attività speciali per celebrare l’anniversario della premiere di Doctor Who il 23 novembre 1963. Tra questi la produzione di una nuova sequenza di crediti per il 57° anniversario di Emily Cook. Quello che potrebbe essere un affare ancor più grande è l’annuncio che il terzo episodio perduto della storia del Secondo Dottore (Patrick Troughton) “The Web of Fear” arriverà in versione animata.

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