David Lynch e quella serie mai realizzata per Netflix

Un’ultima serie che non vedremo mai. David Lynch, maestro del cinema e autore di capolavori come Mulholland Drive e Twin Peaks, stava lavorando a una serie per Netflix. Questo progetto, che avrebbe dovuto rappresentare la sua ultima creazione.

David Lynch avrebbe dovuto realizzare una serie Netflix

Ted Sarandos, co-CEO di Netflix, ha rivelato che Lynch aveva proposto una serie misteriosa e innovativa. Dopo averla accolta con entusiasmo, la produzione si è arenata a causa della pandemia e dell’aggravarsi delle condizioni di salute del regista.

“Era una produzione piena di mistero e rischi,” ha scritto Sarandos su Instagram, sottolineando la volontà di supportare Lynch appena possibile. Purtroppo, il regista è scomparso la scorsa settimana, all’età di 78 anni, prima che il progetto potesse essere realizzato.

Sarandos ha definito il lavoro di Lynch “straordinario, visionario e coraggioso”, aggiungendo che si chiederà sempre cosa avrebbe creato con quest’ultima opera. La collaborazione tra Lynch e Netflix aveva già prodotto il cortometraggio What Did Jack Do?, un esempio del suo stile enigmatico.

Oltre alla serie mai realizzata, Lynch stava cercando finanziatori per Snootworld, un progetto animato rifiutato da Netflix. “Le fiabe tradizionali oggi sono considerate superate,” aveva spiegato Lynch, commentando la difficoltà di proporre un’animazione diversa dagli standard odierni.

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Il mondo del cinema rende omaggio al genio di David Lynch

La morte di Lynch ha scosso il mondo del cinema e della televisione. Attori e registi di spicco, come Patricia Arquette e Ron Howard, hanno espresso il loro cordoglio, ricordando il regista come un visionario che non temeva di rompere le convenzioni. Sarandos ha sottolineato come Lynch abbia saputo trasformare il cinema in un’esperienza unica, in cui il significato non era mai lineare, ma parte del viaggio.

Anche noi di OrgoglioNerd, nel nostro piccolo, abbiamo voluto rendere omaggio al genio visionario di Lynch. Nel nostro articolo dedicato si legge:

“ La domanda “Chi ha ucciso Laura Palmer?” è diventata un tormentone globale, e il suo stile ha letteralmente spianato la strada ad un nuovo mondo: quello della serialità televisiva. 

Lynch comprese che il linguaggio cinematografico e quello televisivo – che all’epoca era caratterizzato dall soap – potevano convivere. Il risultato? Solo due stagioni. Quanto basta per spalancare le porte ad un mondo inesplorato. Lost, Black Mirror, Fargo e altre centinaia di serie che oggi amiamo, tutte figlie di Twin Peaks e del mistero di Laura Palmer. 

Ce lo aveva promesso. Ci saremmo rivisti dopo 25 anni. E così è stato. La terza stagione, trasmessa nel 2017, ha dimostrato che David Lynch restava un artista all’avanguardia, capace di sorprendere anche dopo decenni di carriera”