David Bowie è un’icona della musica senza tempo della musica e l’uscita del documentario Moonage Daydream di Brett Morgen racconta i concerti e la vita privata del Duca Bianco. Il film, nelle sale in questi giorni (26-27-28 di settembre 2022), vuole regalare uno sguardo intimo del genio musicale. Ma non solo: David Bowie ci ha regalato momenti magici anche al cinema. E noi abbiamo pensato di celebrare l’uscita nelle sale del docu-film raccogliendo i 10 regali più belli che il Duca Bianco ha fatto alla settima arte.
10 modi in cui David Bowie ha influenzato il mondo del cinema
Ci sono sempre più attori che provano a fare i cantanti, così come cantanti che recitano in film con discreto successo. Ma dire che David Bowie era un cantante prestato al cinema sarebbe un insulto alle sue doti recitative. Sul palco in un concerto o davanti alla telecamera, Bowie sapeva trasformarsi in qualsiasi personaggio ed esercitare tanto carisma da riempire stadi e sale cinematografiche, senza distinzione.
Quindi abbiamo inserito in questo articolo sia interpretazioni stellari che canzoni perfette per le colonne sonore, così come camei e non solo. Tutti i modi in cui il Duca Bianco ha influenzato il mondo del cinema.
Bowie è L’uomo che cadde sulla Terra
Questo film del 1976 vede un alieno atterare sulla Terra, per poi cercare di comprendere e integrarsi nella cultura umana. Il regista Nicolas Roeg non avrebbe potuto trovare attore migliore di David Bowie per questo ruolo protagonista.
Il fascino di Ziggy Stardust sembrava già di per sé arrivare da un altro pianeta. La sua figura e i suoi modi in questo film danno un’aura quasi celestiale a ogni scena. Ma quello che convince subito il pubblico è il modo in cui l’empatia di Bowie trova spazio in ogni inquadratura. Un ruolo perfetto e un’interpretazione che ha chiarito subito: che canti o reciti, David Bowie è spaziale.
Golden Years ne Il Destino di un Cavaliere
Il Destino di un Cavaliere, oltre ad avere un cast eccellente (Heath Ledger su tutti) e una trama accattivante, capisce la musica. Invece di farci sentire canzoni medioevali accurate per l’epoca, ci fa capire come le persone del tempo avrebbero accolto quel tipo di musica. Quindi all’inizio del film sentiamo il pubblico caricarsi per un torneo cantando i Queen, perché anche noi del pubblico dobbiamo saltare sulle poltroncine del cinema.
E quando bisogna ballare a una festa di corte, serve la musica nobile del Duca Bianco. Il regista Helgeland ha scelto Golden Years per far danzare Ledger e il resto del cast, ipnotizzati da Bowie come lo siamo noi.
Labyrinth, capolavoro pieno di stile
Capelli ribelle e sguardo penetrante, nessuno avrebbe potuto interpretare il Re Goblin di Labyrinth con più carattere e carisma di Bowie. Ogni volta che i pupazzi di Jim Henson sono protagonisti rubano lo show, dai Muppets a Dark Crystal. David Bowie è l’unico che ha saputo tener testa alle creature del genio delle marionette.
Anche perché è il ruolo perfetto per questo artista poliedrico, con toni sognanti e canzoni da interpretare per intrigare il pubblico. Un film come non ce ne sono altri, aveva bisogno di un villain altrettanto unico. (E di una giovanissima Jennifer Connelly, già bravissima).
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“Moonage Daydream” e il cameo mancato in Guardiani della Galassia
James Gunn mise Moonage Daydream nel Walkman di Starlord mentre i Guardiani della Galassia si avvicinavano a un pianeta situato nella testa di un Celestiale. Perché solo la musica di Bowie può evocare immagini tanto aliene e splendide.
Gunn stava organizzando anche un cameo nel Vol.2, portando ufficialmente Bowie nel MCU (rendendo felici tutti i genitori che avrebbero potuto far ascoltare i vecchi CD ai figli usando questa scusa). Ma purtroppo la morte del Duca ci ha privato di questo momento. Per fortuna, i vecchi CD rimangono e possiamo ascoltare Moonage Daydream ogni volta che vogliamo sognare.
David Bowie al cinema nei Panni di Ponzio Pilato ne L’Ultima Tentazione di Cristo
L’Ultima Tentazione di Cristo di Martin Scorsese è uno dei film più discussi della storia del cinema. Sebbene Scorzese dica subito che il suo Gesù, interpretato da Willem Dafoe, non ricalchi quello dei Vangeli, la sua versione più “umana” della storia fu contestata da moltissimi gruppi religiosi.
Bowie interpreta un Ponzio Pilato che divora la scena con un’interpretazione potente e complessa. In uno dei capolavori di Scorsese, con un cast brillante e ispirato, Bowie riesce a dominare il set con il suo carisma. Il film è una pietra miliare del cinema e David Bowie è un Pilato perfetto.
Giudice di stile in Zoolander
Owen Wilson e Ben Stiller devono sfidarsi sulla passerella, in un match all’ultima falcata. Chi potrebbe essere un giudice migliore di David Bowie? In un film surreale e pieno di camei, questo surreale cameo sancisce in maniera definitiva il ruolo di Bowie come icona di stile.
E il fatto che entri in scena sulle note di Let’s Dance sottolinea come sia un artista completo, di cui Stiller e Wilson erano talemente fan da essere nervosi tutto il giorno delle riprese.
L’unico modo per rendere più strano Twin Peaks
Twin Peaks è una delle serie TV più strane mai prodotte, con quel mix di surrealismo immaginifico e cruda realtà che David Lynch sa cavalcare così bene. E quando si trova a dirigere il prequel cinematografico, Fuoco Cammina con Me, per aumentare ancora di più il surrealismo non può che chiamare Bowie.
Interpreta un agente del FBI che torna in ufficio da Dale Cooper (Kyle MacLachlan) e i suoi colleghi (fra cui lo stesso Lynch) in uno stato estatico. E introduce alcuni dei misteri che accompagneranno tutta la serie, come il fantomatico Bob. Un ruolo strano e surreale, che aveva bisogno di un quintale e mezzo di puro magnetismo per non risultare eccessivo. Il tipo di ruolo che solo Bowie poteva interpretare.
La “quasi” biografia di Velvet Goldmine
Il film di Todd Haynes racconta la storia del glam rock, quindi non c’è bisogno di usare i nomi veri: sappiamo tutti che non poteva escludere David Bowie. La figura di Brian Slade (Jonathan Ryhs–Meyers) si ispira chiaramente al Duca, con una nota di Oscar Wilde per non sbagliare.
Nel film ci sono talenti come Ewan McGregor e Christian Bale, Toni Collette ed Eddie Izzard, che riportano invita quel mondo rock con tracce musicali che valgono da sole la visione del film. Se Moonage Daydream è il documentario definitivo su Bowie, questo film vuole condensarne l’esperienza artistica nei sui anni formativi. Ed è ben realizzato.
“Heroes” in tedesco per Jojo Rabbit
Taika Waititi ha creato una storia commovente e particolare con Jojo Rabbit, bilanciando il divertimento con la tristezza e il dolore. E quando alla fine del film vediamo ballare Jojo ed Elsa al ritmo di una Heroes cantata in tedesco, sembra che tutti i sentimenti che il film ci ha suscitato si condensino in pochi minuti di poesia.
E se non vi piace il tedesco, l’uso di Heroes in Noi Siamo Infinito è quanto basta per elevare un teen-movie su un altro pianeta. Potremmo portarvi un milione di esempi, Heroes, Starman e diverse altre canzoni compaiono in tantissimi film (per esempio adoriamo le versioni brasiliane de La Vita Acquatica con Steve Zissou). Ma Jojo Rabbit è un uso recente al cinema e perfetto della magia musicale di David Bowie.
David Bowie è il Tesla del Cinema
Sembra che Christopher Nolan abbia insistito ardentemente affiché nel ruolo di Nikola Tesla al cinema ci fosse David Bowie. The Prestige tratta il suo ingresso in scena come un vero e proprio atto di magia, come un Mago di Oz nel mondo di illusioni del film.
Più contenuto rispetto ad ogni suo altro ruolo, Bowie riesce a mostrare la fermezza della volontà dell’inventore pur svelando il genio irrequieto dietro ai suoi occhi. Un’altra prova del talento infinito del Duca.
BONUS: Life on Mars, lettera d’amore di David Bowie al cinema
Life on Mars è una delle più belle canzoni di tutti i tempi e parla di cinema. O almeno, secondo noi è quello che questa canzone, più grande di qualsiasi interpretazione si cerchi di affibbiarle, significa. Quando sentiamo le varie immagini che Bowie evoca, da Lennon a Micky Mouse, passando ai marinai che lottano nella sale da ballo e ai poliziotti che picchiano l’uomo sbagliato, noi ci immaginiamo una carrellata in un vecchio studio di Hollywood.
Come se Bowie stesse passando da un set all’altro, descrivendoci le scene in ognuno dei diversi set. E tutti noi siamo la “ragazza dai capelli da topo” che resta “incollata al grande schermo“. Al tempo stesso triste ed entusiasta, innamorata ed esistenzialista. Descrivere l’amore che proviamo per il cinema è difficile, ma se dovessi provarci useremmo Life on Mars di David Bowie.
Ci siamo dimenticati qualche interpretazione o canzone di Bowie che vi ha fatto innamorare del cinema? Scrivetecele nei commenti.
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