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La recensione di Borderlands, il film: dopo le esplosioni…il nulla

Pianeti folli, armi folli e protagonisti ancora più folli. Questi sono gli ingredienti di Borderlands, uno dei franchise videoludici di maggior successo degli ultimi anni che nel tempo è riuscito a conquistare una grande fetta di pubblico appassionato di Sparatutto. Il clima adrenalinico, un concept originale uniti a una trama coinvolgente, si sono rivelati un mix esplosivo (passateci il termine!) perciò quando abbiamo scoperto che Borderlands sarebbe diventato un film, eravamo al settimo cielo. Eravamo. Siamo infatti riusciti a vedere il film di Borderlands in anteprima e in questa recensione vi racconteremo (senza spoiler) cosa ha funzionato e cosa no.

La recensione del film di Borderlands

Borderlands è ambientato in futuro non ben precisato sul pianeta di Pandora, un caotico rifugio di criminali e teppisti da cui proviene la protagonista di questa storia Lilith (Kate Blanchett). Fuggita da tempo dall’odiato pianeta natale, Lilith è diventata una famigerata cacciatrice di taglie e viene contattata da Atlas (Édgar Ramírez), uno degli uomini più importanti e ricchi dell’universo che le affida il compito di salvare sua figlia Tina (Ariana Greenblatt) tenuta prigioniera proprio su Pandora. Per raggiungere il suo obiettivo, Lilith si unirà a un manipolo di bizzarri personaggi tra cui Claptrap (Jack Black) un robot logorroico ma sorprendentemente saggio, Roland (Kevin Hart) un ex soldato d’élite in cerca di redenzione, Krieg (Florian Munteanu) muscolo e squilibrato protettore di Tina e Tannis (Jamie Lee Curtis), brillante/bizzarra scienziata che sa più di quello che vuole far sapere.

Insieme affronteranno i mille e uno pericoli di Pandora alla ricerca di Tina e alla scoperta di un misterioso potere che la circonda. In questo viaggio fatto di esplosioni, corse sfrenate, esplosioni, misteri da risolvere e ancora esplosioni, Lilith scoprirà di più su se stessa, su sua madre e sul velo di oscurità che cela il suo passato. Ha inizio dunque un’avventura pericolosa e imprevedibile in cui dovrà affrontare creature mostruose, banditi spietati e le insidie di un ambiente ostile. La loro ricerca li porterà a scoprire segreti nascosti e verità scomode, mentre il destino di Pandora e dell’intero universo è appeso a un filo.

Uno scoppio che non fa Boom!

Sebbene non ci troviamo di fronte a una delle trame più originali degli ultimi decenni, Borderlands aveva tutte le carte in regola per riuscire a bucare lo schermo e in un certo senso, ci riesce! Se avete giocato alla serie di videogames (cosa non fondamentale per godere del film) ritroverete sul grande schermo le ambientazioni, i paesaggi e la frenetica adrenalina provenienti dal videogioco. Benché perdano un po’ di spessore, cosa che accade molto spesso con le trasposizioni, i personaggi sono stati scritti e rappresentati al meglio sebbene il modo in cui viene sviluppata la storia non gli permetta mai veramente di uscire fuori.

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Per la regia di Eli Roth, Borderlands segue un ritmo piuttosto rapido e frenetico volendo mantenere lo spettatore sempre in tensione sulla poltrone, salvo qualche momento di relativa introspezione. Questo fa si che il ritmo sia effettivamente frenetico e agitato come nei videogiochi ma che, mancando la componente dell’interazione (le mani sul controller), si riduce a una sequenza in serie di esplosioni-sparatorie-calma per poi ricominciare ancora e ancora, fino alla fine del film.

Non basta un buon Cast

Borderlands Recensione

Questo ritmo a fatto si che, nonostante il film avesse a disposizione un cast davvero stellare, nessuno degli attori possa eccellere sullo schermo (premessa importante, lo abbiamo visto in lingua originale sottotitolato). A ciò si unisca una scrittura di dialoghi che, volendo a tutti i costi risultare leggera e divertente, risulta alla fine piuttosto piatta e priva di scene davvero emozionanti, salvo forse la sequenza finale. Non ci aspettavamo che un film tratto da Borderlands ci toccasse l’anima, ma concentrarsi solo su emozioni frenetica o eccitanti, ci è sembrato un po’ troppo. La componente comica è affidata prevalentemente ai personaggi interpretati da Kevin Hart e Jack Black che riescono a strappare qualche risata ma nulla più.

Detto ciò non possiamo non dire che il film non si lasci guardare, anzi. Ritrovare i personaggi e i luoghi del gioco è stato emozionante e se siete in cerca di un film che vi faccia strizzare i pugni (per non dire altro) Borderlands è quello che fa per voi.

La recensione del film di Borderlands in breve

Non sappiamo se siamo stati vittima dell’Hype o se le recenti trasposizioni di videogiochi di successo ci abbiano offuscato la mente, ma Borderlands ha deluso le nostre aspettative. Nonostante un’esperienza visiva accattivante e tra scenari, costumi e concept meravigliosamente rappresentata, lo sviluppo della trama e la piattezza dei dialoghi sbilanciano totalmente l’ago della bilancia verso un baratro di cliché e stereotipi anni ’90.

I fan del videogioco potrebbero apprezzare alcuni riferimenti e citazioni, ma difficilmente troveranno soddisfazione in questa trasposizione cinematografica. Se invece siete alla ricerca di un film più che leggero che vi lasci disattivare la mente per 102 minuti circa, allora il mondo di Pandora vi darà soddisfazioni.

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Autore

  • Daniele Cicarelli

    Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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