Non possiamo capire appieno le criptovalute se non andiamo a scoprire più approfonditamente il sistema alla base della loro esistenza: la Blockchain.
Cosa vuol dire che Blockchain e criptovalute sono collegate tra loro? Scopriamoli insieme!
Una breve introduzione sulla Blockchain
Diamo intanto una definizione di Blockchein: è una tecnologia basata su crittografia che permette alle criptovalute di circolare in modo sicuro e senza necessità di intermediari come le banche.
Sorge allora spontanea una domanda: Nella Blockchain, cosa sostituisce gli intermediari, cioè la banca?
I pagamenti fatti tramite una banca passano tutti sotto il check della banca stessa, che ne controlla la sicurezza e correttezza.
I pagamenti fatti tramite criptovalute invece hanno una rete di controllo costituita da dispositivi che sono connessi direttamente tra loro, e si controllano l’un l’altro.
La questione della fiducia
Nei rapporti con le banche, come in molti altri rapporti, la base è la fiducia. Quando facciamo un bonifico, apriamo un mutuo, investiamo, ci fidiamo della banca a cui ci siamo rivolti.
Ma le operazioni della banca sono comunque legate a operatori umani, e si sa che “errare è umano”.
Essendo una struttura decentralizzata e basata sulla crittografia, la Blockchain elimina la necessità di fidarsi di un operatore.
Il suo sistema di controllo è fatto infatti direttamente dai dispositivi che registrano le operazioni.
Questa assenza di intermediari ha diversi aspetti positivi: minori costi, nessun limite geografico o temporale, maggiore velocità, immunità da politiche di governi.
Risvolti della Blockchain sulle criptovalute
Possiamo dire che Blockchain e criptovalute vanno a braccetto, il che ha notevoli risvolti positivi per molti.
Un esempio lampante: pensate di dover mandare soldi regolarmente a parenti che vivono all’estero, soprattutto fuori dall’Europa.
Le attese per far avere loro i soldi sono di giorni, e le commissioni sono parecchio alte. Inoltre diventa necessario fare una conversione dalla valuta del luogo di invio a quella del luogo di arrivo, non sempre una conversione vantaggiosa.
Inoltre la Blockchein e la sua assenza di check da parte di intermediari rende possibile mandare soldi anche in luoghi con difficoltà nel mantenimento della rete di controlli delle banche.
Non stupisce quindi che l’Ucraina abbia aperto alle donazioni in criptovalute.
Le Blockchain sono open source!
Un altro lato positivo delle Blockchain è che la maggior parte di quelle esistenti oggi sono open source.
Quindi qualsiasi sviluppatore può prendere il codice di un protocollo o applicazione su Blockchain e utilizzarla per creare più facilmente la propria applicazione.
Per questo possiamo affermare che la Blockchain è una tecnologia con possibilità dirompenti: è capace di rendere decentralizzate e automatizzate un ampio numero di applicazioni, servizi e piattaforme. Non solo legati all’economia.
Ma come funzionano sulla Blockchain le criptovalute?
Vediamo ora più nel dettaglio il funzionamento della Blockchain per le criptovalute.
In genere, quando paghiamo qualcuno con un bonifico bancario, la banca controlla che il denaro sia effettivamente sul nostro conto prima di approvare la transazione. Il database della banca viene quindi aggiornato, togliendo dal nostro conto la somma che abbiamo trasferito ed aggiungendola a quello del beneficiario.
Sulla Blockchain avviene la stessa cosa, ma il check viene fatto da computer e dispositivi. Qualsiasi dispositivo che si connette all’interfaccia di una Blockchain è chiamato nodo. Poiché chiunque può aprire un nodo, anche con il proprio computer di casa, questi possono trovarsi in qualsiasi parte del mondo.
Il compito dei nodi è di validare e registrare le transazioni. Ognuno registra i dati di una transazione: ora, data, importo, chi ha fatto e ricevuto lo scambio. Controlla inoltre che tutte le transazioni avvengano correttamente, facendo in modo che le monete possano essere spese solo una volta.
Quindi il meccanismo del consenso decentrato e l’immodificabilità del registrato delle transazioni rendono la Blockchain esente da errori e immune da manipolazioni. Questo aumenta l’affidabilità delle informazioni registrate.
Infine, pur mantenendo trasparenti tutte le transazioni e il momento in cui sono state effettuate, non viene fatto un controllo preventivo sugli utenti. Questo garantisce quindi un alto livello di anonimato.
Cosa succede quando inviamo criptovalute
Quando spostiamo delle criptovalute da un wallet (o portafoglio digitale) a un altro wallet avvengono 4 passaggi:
- La richiesta di trasferire X criptovalute dal wallet A al wallet B viene trasmessa sulla rete di nodi.
- I nodi vedono la transazione. Alcuni tipi particolari di nodi, detti validatori, devono verificare la transazione.
- Se è valida, si registra la transazione su Blockchain in modo irreversibile e immutabile. Se le transazioni risultano irregolari, vengono bloccate e scartate.
- I nodi aggiornano le loro copie della Blockchain. Ora tutti i nodi sanno che il wallet A non può più inviare quelle specifiche X criptovalute di nuovo al wallet B o a un altro wallet (facendo una doppia spesa) perché le ha già trasferite e non le appartengono più.
Grazie a questa tecnologia possiamo inviare denaro direttamente tra due persone, da cui il suo nome peer-to-peer. Questo avviene senza dover passare attraverso una banca, una società di carte di credito o servizio di pagamento.
Al posto della banca c’è il network di nodi, che convalida e registra la transazione tra i due soggetti.
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