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After Star Wars Day: addio all’Universo Espanso

Arrabbiati, traditi, presi in giro. Ma anche amareggiati, intristiti e delusi. Questi sono gli aggettivi che meglio descrivono come ci sentiamo, ora che l'abbiamo letto nero su bianco. Era nell'aria, naturalmente, come una spada laser di Damocle sopra le nostre teste, ma ci siamo rifiutati di pensare che sarebbe successo finché abbiamo potuto. E invece la notizia è arrivata pochi giorni fa: la Lucasfilm ha rilasciato un comunicato stampa in cui ci dice, esplicitamente e con un candore che solo chi sa di stare compiendo un crimine può possedere, che l'interezza dell'Universo Espanso, cioè tutte le opere ambientate nell'universo narrativo di Guerre Stellari (e cioè, aggiungiamo noi, tutto ciò che lo ha davvero reso leggendario), è storia vecchia. La continuity costruita in ormai quarant'anni di contributi, di fumetti, romanzi, videogiochi, serie televisive, cartoni animati, giochi di ruolo e quant'altro, è totalmente carta straccia, e gli autori che da ora in avanti si misureranno con l'universo di Guerre Stellari dovranno tenerne conto solo per bontà loro.
Il comunicato stampa ha il tono di un annuncio altisonante, di un regalo che affettuosamente e premurosamente viene offerto ai fan da parte di chi sa bene cosa essi vogliano: “Quando George Lucas ha creato Star Wars, ha anche costruito un universo che ha illuminato l'immaginazione e ha ispirato altre persone a creare. Ha reso quell'Universo uno spazio aperto e creativo per le altre persone, permettendogli di raccontare le loro storie. Questo è diventato l'Expanded Universe, o EU, dei fumetti, dei romanzi, dei videogiochi e molto altro”, ci fa sapere Kathleen Kennedy, la presidente della Lucasfilm appena prima di dirci che questo spazio aperto e creativo che ha illuminato e ispirato altre persone sta per venire totalmente distrutto. Infatti, ahilei, la maggiore delle forze maggiori si è tragicamente intromessa in questo scenario idilliaco creato dal benevolo George Lucas perché tutti ne potessero godere. E questa forza altri non è che…Lucas stesso: “Lucas ha sempre detto di non essere legato all'EU. Ha definito i suoi film come "il canone": si tratta dei sei film usciti al cinema e della serie televisiva da lui creata e prodotta "Star Wars: the Clone Wars". Gli avvenimenti del canone sono oggetti inamovibili della storia di Star Wars, e tutte le altre storie devono allinearsi a questi eventi e a questi personaggi”
1398689405 Star Wars Sad Stormtrooper Slice
Ovvero, Lucas è una divinità capricciosa: con una mano da, con l'altra toglie. A onor del vero, tutti i torti non ce li ha: il nostro George ha sempre esercitato il suo ruolo in modo che tutti sapessero, senza il minimo dubbio, che lui, e non altri, è il Capo. Ed è pure vero che la continuity di Guerre Stellari era una grottesca giungla di distinguo, di eccezioni e di livelli di precedenza, in cima ai quali c'era il cosiddetto “G-canon”, ossia il principio per cui tutto ciò che venisse direttamente creato dalla Sua mano avrebbe preso automaticamente la precedenza sulle altre opere. L'abbiamo visto succedere con la trilogia dei prequel, che conteneva la sua dose di retconnizzazioni e di sbalorditive aggiunte al canone destinate a cambiare di non poco l'universo intero. E' anche vero, però, e qui risiede il vero tradimento dell'annuncio di cui stiamo parlando, che Lucas non si era mai permesso di far letteralmente saltare in aria interi millenni di storia dell'universo che lui ha contribuito a creare. Quando quindi ci viene detto che la Lucasfilm sta regalando ai fan una nuova continuity “affidabile” e coordinata, in stile Star Trek (o Marvel), e che “ora, con un futuro eccitante ricco di nuovi episodi cinematografici di Star Wars alle porte, tutti gli aspetti narrativi futuri del franchise saranno collegati tra loro”, stanno in realtà risolvendo un problema che non esiste, o che, se esiste, è creato interamente da loro stessi. Avrebbero ottenuto lo stesso risultato pratico semplicemente stabilendo che d'ora in avanti le distinzioni di livello fra i vari canon cessano di esistere, e che tutto è effettivamente una sola continuity. Il “futuro di narrazione interconnessa” è in realtà un presente.
Naturalmente il motivo per questa abominevole operazione è chiarissimo e non ha nulla a che fare con una presunta volontà di creare ordine per la gioia dei filologi: l'Episodio VII è alle porte, e nessuno è stato sufficientemente in gamba da riuscire a ficcare la trilogia dei sequel nella trafficatissima linea temporale post-Episodio VI, che emerge dall'Universo Espanso. Ne abbiamo già parlato, ed allora abbiamo, forse ingenuamente, dato per scontato che alla Lucasfilm non sarebbero stati così folli da far saltare in aria tutto. Speravamo che, come del resto era già stato per i prequel, ci sarebbero stati dei necessari cambiamenti al canone, delle retconnizzazioni, dei sacrifici, ma che il generale impianto dell'EU non sarebbe stato toccato. Lo speravamo perché eravamo convinti, e lo siamo ancora, che la vera forza dirompente dell'universo di Guerre Stellari è (era, ahinoi) la grandiosità, l'ampio respiro, l'alchimia e l'incredibile, irripetibile opera di incastro che i vari creatori delle opere che lo compongono erano riusciti a mettere in piedi, e che quindi nessuno sarebbe stato così idiota e folle da gettare tutto dalla finestra. Ora, tutto questo non esiste più, niente ha più senso: l'eroico sacrificio di Chewbacca, la meravigliosa Trilogia di Thrawn, il Nuovo Ordine Jedi, il tradimento del figlio di Han e Leia, tutto può essere rimesso in discussione e cancellato senza un secondo pensiero. Il tono trionfale dell'annuncio include un passaggio che ci fa dire che alla Lucasfilm siano perfettamente consapevoli della portata di questo cataclisma. 
Dice il comunicato che “In modo da dare la massima libertà creativa ai filmmaker e preservare, inoltre, un elemento di sorpresa e di scoperta per il pubblico, Star Wars: Episodio VII, VIII e IX non racconteranno la stessa storia raccontata nell'Expanded Universe post-Ritorno dello Jedi. Mentre l'universo che i lettori conoscevano sta cambiando, questo non verrà comunque messo da parte. I creatori di nuovi contenuti di Star Wars hanno accesso a tutto il contenuto dell'EU. Per esempio, elementi dell'EU saranno inclusi nella serie televisiva animata "Star Wars Rebels". Inquisitor, l'Agenzia di Sicurezza Imperiale, i Sienar Fleet Systems sono elementi della storia della nuova serie animata, e sono tutte idee nate nei giochi di ruolo pubblicati negli anni ottanta”, ovvero: tranquilli, non stiamo buttando via proprio tutto-tutto-tutto. Magari qualche citazione da ciò che avete imparato ad amare e conoscere negli anni ce la mettiamo, così siete contenti. Oppure: tranquilli, i vostri soldi ci interessano ancora, visto che ce ne avete dati tanti in questi anni…però ci interessano di più quelli dei ragazzini che l'EU non sanno nemmeno cosa sia.
Oggi è il 4 Maggio, oggi si celebra lo Star Wars Day. Quest'anno ha un sapore particolare, il sapore della fiele e dell'acciaio fra le scapole. Oggi qualcosa è andato in frantumi, perso per sempre. Per noi questo è il giorno del nostro elogio funebre a quello che Guerre Stellari è stato, e che non sarà più. Se la Forza è mai stata con voi, siete i benvenuti a condividere il nostro sconforto.
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