Com’è andato il debutto del wrestling WWE su Netflix?

Monday Night Raw, lo show di punta della WWE, ha debuttato su Netflix lo scorso 6 gennaio, spalancando le porte a una nuova era per il wrestling. Lo spettacolo, che ha lasciato il tradizionale formato televisivo via cavo, ha rapidamente conquistato la vetta della classifica globale di Netflix, sebbene lo streaming non sia ancora disponibile in tutti i Paesi (in Italia, ad esempio, la WWE resta esclusiva del gruppo Discovery+) . 

Più in generale il debutto di Raw su Netflix ha soddisfatto le aspettative dei fan e dissipato i timori legati a possibili problemi tecnici. Dopo le difficoltà durante l’evento Paul vs Tyson, lo streaming ha funzionato senza intoppi, dimostrando la maturità tecnologica della piattaforma.

Cos’è successo durante il primo WWE RAW dell’era Netflix?

La serata inizia con il Chief Content Officer della WWE Paul “Triple H” Levesque che ha svelato il nuovo ring di Monday Night Raw. “Benvenuti nell’era di Netflix”, ha urlato l’ex DX.

Come era lecito aspettarsi, la WWE ha organizzato un gran carrozzone di leggende e grandi nomi per questa edizione straordinaria di RAW. Lo show vero e proprio è iniziato con l’arrivo di The Rock, che ha riconosciuto il valore dell’ex rivale Cody Rhodes e ha annunciato il match interno alla sua famiglia: quello tra Roman Reigns e Solo Sikoa.

Travis Scott, autore della nuova sigla di RAW, si è fatto vedere accompagnando Jay Uso verso il ring, mentre John Cena ha annunciato la partecipazione a quella che sarà la sua ultima Royal Rumble (sappiamo infatti che il wrestler si ritirerà dal ring a fine anno). Altro gradito ritorno è stato quello di Undertaker, apparso in versione American Badass per celebrare la vittoria del titolo femminile da parte di Rhea Ripley.

Non è andata altrettanto bene ad Hulk Hogan, fischiatissimo dal pubblico dell’Intuit Dome in Los Angeles (città che in queste ore è paralizzata da un violentissimo incendio).

Solo 4 invece i match in programma, tutti però di grande spessore. Roman Reigns ha sconfitto Solo Sikoa in una lotta incentrata sulla tradizione samoana e il titolo di Tribal Chief. Un match che ha visto Reigns trionfare dopo un po’ di sano caos dovuto alle interferenze di vari wrestler come Sami Zayn, Jimmy Uso e Kevin Owens (quest’ultimo poi fermato dal rivale Cody Rhodes).

Nel match per il titolo femminile Rhea Ripley ha messo fine al regno di Liv Morgan nonostante le interferenze di Dominik Mysterio e Raquel Rodriguez.

In modo decisamente rocambolesco e fortunoso Jey Uso ha sconfitto Drew McIntyre, ma il match che ha rubato lo show è stato certamente il main event tra CM Punk e Seth Rollins, vinto dal primo.

E in Italia?

Per ora, l’Italia non rientra nell’accordo Netflix-WWE. I tre show settimanali (RAW, SmackDown! e NXT) restano al momento esclusiva di Discovery+ con il commento italiano di Luca Franchini e Michele Posa. Tuttavia, cambiamenti futuri non sono esclusi, data la natura dinamica del mercato dei diritti televisivi.

Infatti l’accordo tra WWE e Netflix vede le due parti impegnate per ben 10 anni. Il valore? Ben 500 milioni di dollari l’anno, per un totale di 5 miliardi. Per avere un’idea della portata della cifra: il vecchio contratto televisivo tra WWE e USA Network per RAW valeva circa 250 milioni l’anno: esattamente la metà. 

Nelle clausole del contratto è specificato che dopo i primi 5 anni Netflix avrà la facoltà di scegliere se recedere o confermare l’accordo per altri 10 anni (per un totale di 15). Per Netflix, significa entrare in possesso di uno dei prodotti più seguiti e apprezzati dai fan del wrestling, con una media di oltre 2 milioni di spettatori a puntata (dati relativi agli Stati Uniti).