Con l’arrivo di Halloween, molti amanti del cinema si travestono come i propri personaggi preferiti. Ma quest’anno, gli attori che hanno interpretato quei ruoli non potranno farlo. Infatti, prima di Halloween arriva il comunicato dal sindacato degli attori SAG-AFTRA, che vieta ai membri in sciopero di vestirsi con costumi ispirati a film di successo come Barbie. E non sono mancate le battute su questo divieto, anche dagli attori stessi.
Halloween, gli attori in sciopero non possono travestirsi da Barbie
L’attuale sciopero SAG-AFTRA, che è iniziato a luglio, ha colpito la produzione di molti film e programmi televisivi. E ora sembra influenzare persino le scelte del costume dei membri del sindacato per Halloween.
Il sindacato ha recentemente pubblicato una dichiarazione raccomandando ai suoi membri di “celebrare Halloween quest’anno rimanendo allo stesso tempo solidali” con lo sciopero. Pertanto, sconsiglia di indossare costumi che rendono omaggio a film e programmi televisivi colpiti dallo sciopero. Quindi, niente costumi dedicati a Barbie o Oppenheimer indossati dai membri del SAG-AFTRA.
Invece, il sindacato suggerisce ai membri di optare per costumi ispirati a personaggi e figure generalizzate, come fantasmi, zombi o ragni. In alternativa, possono scegliere costumi basati su personaggi di contenuti che non sono colpiti dallo sciopero, come personaggi di spettacoli televisivi animati.
Non sono mancate le battute degli attori stessi su questa posizione, che molti considerano esagerata. Ryan Reynolds ha scritto su X: “Non vedo l’ora di urlare ‘crumiro’ a mia figlia di otto anni tutta la notte. Non è un membro del sindacato ma deve imparare”.
Queste linee hanno fatto sorridere molti commentatori. Ma testimoniando anche la durata dello sciopero, che ha avuto inizio il 14 luglio e continua ad avere un impatto significativo sull’industria cinematografica e televisiva. Anche Deadpool 3, con Ryan Reynolds, sembra subirà ritardi per via dello sciopero.
Gli attori chiedono condizioni migliori per i suoi membri, compresi salari adeguati per far fronte all’inflazione, protezione contro la sostituzione con intelligenza artificiale e una giusta condivisione delle entrate generate dai lavoratori. Ma gli ultimi incontri con i produttori non sono andate a buon fine. La speranza, è che Halloween sia l’ultima festività che gli attori dovranno passare protestando.
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