La licenza OGL di Dungeons & Dragons verrà davvero modificata?

Sembra che Wizards of the Coast voglia rivedere la licenza OGL Dungeons & Dragons. Ma che cosa sta succedendo con la licenza di D&D? Per adesso nulla di ufficiale, ci sono solo molte voci che girano e che stanno creando molto tumulto. Cerchiamo di fare ordine e di darvi una visione completa.

Amazon Music: 3 mesi gratuiti senza obbligo di abbonamento
Amazon Prime: 30 giorni gratis, Prova subito!

Che cos’è la licenza OGL di Dungeons & Dragons?

Spendiamo due parole per inquadrare l’argomento e dare l’idea della portata di questi eventuali cambiamenti. La licenza OGL è un acronimo per Open Gaming License. Cioè una una licenza pubblica di copyright sul famoso gioco di ruolo, che può essere utilizzata per creare materiale di gioco basato sulle meccaniche di Dungeons & Dragons. In pratica chiunque di noi può prendere le regole base di D&D e fare un manuale suo, con una propria ambientazione e oggetti speciali, e senza dover pagare i diritti.

Stilata nel 2000, con l’uscita della Terza Edizione l’OGL ha dato notevoli vantaggi a Wizards of the Coast.

Anzitutto ha incoraggiato i creatori e gli editori potenzialmente concorrenti a creare materiale che utilizzasse le meccaniche di D&D. Di fatto pubblicizzando appunto Dungeons & Dragons. Inoltre questo abbassava gli editori concorrenti, perchè se alla fine tutti si appoggiano alle regole di Dungeons & Dragons, il numero di sistemi di gioco concorrenti si riduceva drasticamente. Alla fine questo ha mantenuto D&D in una posizione dominante nel mercato.

Inoltre ha permesso la nascita di molto materiale, gratuito o meno, che era di fatto integrabile con D&D. Insomma nuove avventure, ambientazioni e altro ancora, tutto gratis. Adattando i materiali all’OGL, le case editrici invece di far imparare un gioco di ruolo con nuove meccaniche, potevano dire “è come D&D, ma con queste differenze“.

Ma se Wizards of the Coast rivedrà la licenza OGL, che succederà?

Da una notizia uscita alcuni giorni fa su D&D Beyond, sembra che sia intenzione di Wizards of the Coast rivedere la licenza OGL all’inizio di quest’anno. La revisione farebbe in modo che le grandi aziende che creano prodotti basati sulle meccaniche di gioco di Dungeons & Dragons, semplicemente non possano più farlo. In ogni caso chi utilizza la OGL dovrà segnalare le entrate relative a questo prodotto, se superiori a 50.000$.

Sempre dalla fuga di notizie, sembra che per i creatori di materiale che riescano a guadagnare più di 75.000$ all’anno, dal 2024 sarebbero previste delle royalty. Quindi dovrebbe restare un contratto che non richiede di pagare diritti alla Wizards of the Coast per tutti i prodotti gratuiti o che comunque facciano guadagnare sotto i 75.000$ l’anno.

E per il giocatore finale, cosa cambia?

Sembra che cambierà davvero poco. Ci sarebbe probabilmente un minor numero di ambientazioni alternative e di materiali aggiuntivi realizzati da terze parti. Invece le produzioni in previsione da Wizards of the Coast dovrebbero restare invariate.

Potenzialmente invece ci sarà un rifiorire di nuove meccaniche, che vanno al di là del tirare il d20 per vedere se hai colpito l’avversario. Certo, bisogna vedere anzitutto chi vorrebbe lasciare il solco trattacio da Dungeons & Dragons per provare una meccanica nuova, potenzialmente non così appetibile per una community per la quale D&D resta la via maestra.

E in effetti per noi giocatori stessi, l’imparare da zero un nuovo meccanismo di gioco non sempre ci involgia a provare un gioco di ruolo nuovo. La premessa “è come D&D” è una comfort zone che culla molti di noi.

Ma soprattutto: Wizards of the Coast può davvero modificare la licenza OGL?

E qui si apre un vaso di Pandora, con frotte di avvocati e giuristi che si scannano.

Amazon Music: 3 mesi gratuiti senza obbligo di abbonamento

C’è chi si appella a una dichiarazione di anni fa, in cui Wizards of the Coast diceva che aveva tutto il diritto di modificare la licenza pubblicandone una nuova, ma che a quel punto i creators potevano comunque utilizzare ancora una versione precedente. Per sostenere questa tesi si fa appello a una FAQ del 2004 apparsa sul sito di Wizards of the Coast (e ora cancellata). Quindi perché cambiare la licenza OGL? Tanto se la nuova versione non piace alla community, possono semplicemente ignorarla e usare la vecchia versione.

Ma sembra che la nuova versione dell’OGL affermerebbe che le versioni precedenti della licenza decadono. Quindi gli editori potrebbero utilizzare soltanto la nuova licenza OGL. E qua spuntano gli avvocati, che sostengono che l’originale OGL non è un documento che può essere soggetto a revoca.

Rimane la domanda: Wizards of the Coast rivedrà la licenza OGL?

Per adesso non possiamo darvi una risposta ufficiale. Si tratta attualmente solo di illazioni, magari fondate su solide basi e che un domani diventeranno realtà. O magari che si perderanno nel tempo come fumo. È però utile iniziare a capire cosa potrebbe succedere, sia per noi giocatori, sia per chi ha una propria ambientazione appoggiata sulla OGL, sia per chi lavora per le grandi case editrici. Così saremo pronti se dovesse succedere davvero il cambiamento.