“Andrà tutto bene” ti assicurano Scott Snyder e Greg Capullo mentre ti accompagnano mano nella mano lungo lo svolgersi della storia.
“Vedrai che alla fine gli eroi vinceranno” continuano, mentre davanti ai tuoi occhi scorrono scene orribili; dipinte magistralmente ma in grado di scuotere terrori assopiti nel profondo.
“Vedrai che alla fine ti piacerà ma prima griderai”.
Dark Nights: Metal si presenta così: come un grido di paura del cavaliere oscuro a tutti i lettori.
L’evento DC Comics dell’estate (partito questo agosto in America) è proprio Dark Nights: Metal, una miniserie mensile a fumetti che vedrà Batman, e tutta la Justice League, affrontare l’invasione di un misterioso Dark Multiverse.
Nel primo numero infatti, gli eroi verranno a conoscenza della minaccia che pesa sul mondo, non proveniente dallo spazio ma dal cuore del loro Multiverso, connesso in qualche modo a diversi metalli, tra cui il metallo alieno Nth. Rimandi a Batman e Crisi Finale di Grant Morrison si sprecano nelle prime pagine, il tutto per aprire all’evento che promette orrori e incubi ad ogni vignetta.
Le indagini del detective porteranno soltanto ad accelerare la situazione e a spalancare la porta che collega i due multiversi, facendo entrare prepotentemente sette versioni malvagie e distorte degli eroi più famosi. Sette versioni corrotte che rispondono alla domanda “e se Batman avesse i poteri degl’altri membri della Justice League?”.
Così fanno la loro apparizione il velocista The Red Death, il cyborg The Murder Machine, la lanterna verde The Dawnbreaker, la combattente delle acque The Drowned, il Batman con l’elmo di Ares, The Merciless, il Batman infettato dal virus di Dommsday, The Devastator e The Batman who Laughs; che l’invasione abbia inizio.
Il passato, la natura e le intenzioni dei Dark Knights saranno poi esplorati in sette tie-in, che assieme comporranno una storia intitolata Justice League: Bats out of Hell.
Alla regia dell’evento troviamo Scott Snyder e Greg Capullo, già team creativo di Batman de I Nuovi 52, che con Metal intendono tirare i fili disseminati negli anni in tutte le storie scritte; il punto di arrivo immaginato fin dalla presa in mano della serie, spingendo sul pedale dell’acceleratore verso la terra degli incubi.
Scopo della serie è esplorare la mente del più grande detective del mondo e carpirne le paure più recondite. Strappargliele, plasmarle a realtà e risputarle fuori a conquistare e distruggere.
Si gioca con il labile confine dell’onirico e per la prima volta nella storia editoriale DC anche l’opera di Neil Gaiman farà il suo ingresso ufficialmente, aprendo anche diverse e nuove possibilità per il futuro.
Dai primi numeri usciti, Dark Nights: Metal si mostra come un evento diverso dai precedenti, in grado di giocare con l’intera cosmologia DC. In grado di spingere Batman e gli altri eroi oltre i loro limiti ad affrontare minacce che nascono dal profondo dell’animo umano. Minacce che radicano la loro forza sulla paura e tanto questa è più forte, tanto lo sono i pericoli generati.
Si prospetta una storia in grado di coinvolgere generazioni diverse, mentre si esplorerà lo scontro tra i due Multiversi, con le due classiche fazioni e molti più incubi a dipingerne il contorno.
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