In questi ultimi anni, dal punto di vista cinematografico, siamo stati travolti da un'ondata di remake e vari improbabili sequel, spesso di dubbia qualità, e tante volte ci siamo chiesti se ne fosse valsa davvero la pena realizzarli.
Zoolander 2 non è uno di questi casi, Derek Zoolander è tornato più in forma che mai. Il primo film era una perla di comicità e nonostante i 15 anni dall’uscita, la “Magnum” del protagonista ci ha ammaliati e non ci ha mai fatto dimenticare le prodezze del modello bello bello in modo assurdo.
Non è mai facile realizzare un sequel all’altezza dell’originale, ma Ben Stiller riesce invece a superare la prova proprio con “l’eleganza” con cui sfila nelle passerelle dell’alta moda nei panni di Derek, traslando con successo la comicità del primo episodio in un contesto più attuale.
Il film inizia nel migliore dei modi, infatti muore subito Justin Bieber. La storia vede poi i nostri super modelli preferiti, Derek Zoolander e Hansel McDonald in ritiro ormai da anni dal mondo della moda: lasciamo a voi la scoperta delle esilaranti cause di questo ritiro. I due verranno contattati dal loro amico, l’attore Billy Zane nei panni di sé stesso, che propone loro di tornare in passerella a mostrare ancora una volta chi sono i veri modelli numero uno. Così Derek per riuscire a ritrovare suo figlio e Hansel per ritrovare sé stesso, accetteranno la nuova sfida e si ritroveranno catapultati in un mondo della moda profondamente cambiato rispetto ai loro tempi. Ben presto saranno coinvolti dalla procace agente dell’FBI Valentina Valencia, interpretata da Penelope Cruz, in un caso di criminalità internazionale che ha addirittura origini bibliche. Non vi diciamo altro.
L’intera pellicola è ambientata a Roma, che fa da sfondo alle vicende fra location storiche e altre più improbabili (come l’hotel d’caca). Lo stile demenziale che ha contraddistinto il primo capitolo ritorna più forte che mai, l’estrema parodia del mondo della moda viene aggiornata al 2016 con esagerazioni e assurdità che vi faranno ridere a crepapelle. Una gag dietro l’altra occuperà l’ora e quaranta minuti di durata del film, non lasciando mai spazio a tempi morti e riuscendo a coinvolgere il pubblico a suon di risate. Il tempo di visione sembrerà volato quando si giungerà alla conclusione. Ben Stiller e Owen Wilson sono una coppia che funziona ottimamente anche in questo secondo capitolo, riuscendo a far ridere solo con le loro esagerate espressioni facciali. Non possiamo poi non citare Will Ferrel nei panni di uno straordinario Mugatu, più folle e carismatico che mai. Come da tradizione non mancano i cammei di varie star: sia del mondo della moda, come Valentino, Tommy Hilfiger, Naomi Campbell e molti altri, sia dello spettacolo, con grandi nomi come il leggendario Sting, Benedict Cumberbacht – in un ruolo totalmente assurdo a chi è abituato a vederlo in altre vesti -, Katy Perry e uno dei nostri preferiti, Neil deGrasse Tyson (esatto c’è anche lui). Ma la lista è davvero lunga e forse non basterà una visione per riconoscerli tutti.
Zoolander 2 fa ridere dall’inizio alla fine e il suddetto redattore continua a ridere anche mentre sta scrivendo questo articolo, magari non sarà una comicità raffinata, ma è Zoolander. Se vi è piaciuto il primo allora vi piacerà sicuramente anche questo; se non avete ancora visto il primo Zoolander allora vi consigliamo di recuperarlo, e poi di godervi questo seguito.
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