Zombies attack!

Che cosa ci affascina tanto degli zombie?

Esseri di cui la parte umana è flebile quanto un'ombra creata dal sole calante, dalla carne imputridita e puzzolente, la pelle corrosa e le vene che fanno scorrere pus invece che sangue. Senza più una coscienza si aggirano alla ricerca dell'unica cosa che a loro interessa: cibo. 

Non avvertono il freddo, non odiano e non amano, non scherzano, combattono solo per la sopravvivenza, aggrappandosi con le unghie marce alla pelle fresca. Spesso si è sentito dire che ci stiamo lentamente trasformando in un esercito di zombie senza neanche avere bisogno di un virus che ci contagi, trasformandoci.

Eppure queste creature mostruose sono presenti in libri, film, serie tv, fumetti; tutti almeno una volta nella vita abbiamo sentito un racconto dell'orrore con protagonisti cannibali senz'anima. Vengono organizzati raduni per le zombie walk tra le vie delle città, ci si trova a casa di amici per una serata dedicata alle pellicole migliori sull'argomento, con tanto di pop corn e bibite gasate super zuccherate che mandano in stand by il cervello.

La copertina del primo numero dello storico Dylan Dog vedeva mani coperte da un sottile strato di pelle grigia artigliare l'aria, appena uscite dal terriccio di una tomba. Sia dopo il volume dell'indagatore dell'incubo sia prima della sua uscita, molti altri sono stati a trattare di queste creature.

Diciamocelo: ci piace avere paura nella sicurezza delle nostre case, sentire quel brivido sulla nuca, avvertire l'adrenalina che circola a ritmi sfrenati per il corpo, sapendo però che in qualsiasi occasione è possibile premere un bottone e allontanare da noi quello che ci spaventa. Anche se a volte non basta chiudere il libro o spegnere il televisore, perchè la nostra mente immagazzina e la fantasia fa il resto. Così i rumori che avvertiamo nelle stanze vuote, gli scricchiolii per le strade deserte o l'inquietante silenzio che ci abbraccia quando di notte ci alziamo per bere, se non prima di addormentarci, quando i nostri occhi si sforzano di abituarsi all'oscurità, ci perseguitano rendendoci anche un po' paranoici, a volte.

Così la Cyrano comics pubblica un numero di Comics factory tutto dedicato a loro, agli zombie: numerosi racconti, frutto di mani e menti differenti con un unico argomento in comune. Un viaggio nelle paure della gente e nella recondita ricerca di emozioni che l'essere umano brama così come i morti viventi bramano la carne e il calore dei vivi. Ci cibiamo del nostro stesso terrore come il terrore si ciba di noi.

Molte volte ci si è chiesti cosa accadrebbe, cosa faremmo durante un'apocalisse zombie… Siamo davvero sicuri di come ci comporteremmo? Quali sono effettivamente le armi migliori da utilizzare e come gestire le crisi, la follia, la morte. Non che si possa gestire veramente la morte.

Siamo sicuri che non ci faremo prendere dal panico per poi essere divorati senza possibilità di salvezza, oppure che saremo in grado di porre fine alla misera esistenza di persone che amavamo, e che tragicamente sono state trasformate in cacciatori di cervelli?

Quanto sangue e quante budella si devono vedere prima di diventare immuni ai potenziali conati di vomito?

Forse è anche scoprire quali sono i confini e se siamo in grado di attraversarli o meno che ci affascina.

Oppure ci piace solo un sano horror potenzialmente splatter, niente inconscio né psicologia, ci divertiamo a sentir urlare i deboli di stomaco e a saltare sulla sedia per i colpi di scena. 

Voi che dite?