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X-Men: Dark Phoenix, il regista sull’insuccesso del film: “La colpa è mia”

Il regista Simon Kinberg ha parlato dell’insuccesso di X-Men: Dark Phoenix. I numeri danno l’esatta fotografia del flop: un incasso al botteghino di 32,8 milioni di dollari, il weekend di apertura più deludente di qualsiasi altro film degli X-Men. Kinberg si è ritenuto colpevole di questo risultato: “Eccomi qui, a dire che quando un film non riesce, io ne sono il responsabile. Sono lo sceneggiatore e il regista, se il film non coinvolge il pubblico, è colpa mia”. Poi però si ammorbidisce e ammette che trovare un reale colpevole è impresa quasi impossibile: “In tutta onestà non c’è modo di saperlo. Ed è una cosa che può far impazzire le persone e indurle a scervellarsi sul fallimento di un film anche a molti anni di distanza”.

Kinberg su X-Men: Dark Phoenix: “Ho un rammarico”

Unico rammarico di Kinberg su X-Men: Dark Phoenix (qui il trailer) sta nella tempistica di uscita del film nelle sale. “Uscire cinque-sei settimane dopo uno dei film più grandi nella storia del cinema, Avengers: Endgame, che è anche del genere dei supereroi, è stato difficile per noi”, ammette. La sua previsione, in effetti, è diventata realtà: “E ho sempre anticipato che sarebbe stato difficile essere in prima fila su quel film”.

Simon Kinberg ha detto la sua anche in merito alla notizia dell’ingresso degli X-Men nel Marvel Cinematic Universe. Le sue sono parole al miele: “Amo questi personaggi, amo questo mondo. Non vedo letteralmente l’ora di scoprire cosa ne farà la Marvel”. Intanto Victoria Alonso, vicepresidente esecutivo dei Marvel Studios, ha sottolineato come il nome “X-Men” sia obsoleto. Il motivo è chiaro, quello di non far riferimento ai personaggi femminili presenti nel gruppo. “È buffo che la gente li chiami X-Men, visto che ci sono molte supereroine all’interno del gruppo”.

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