Fumetti

The Prism: un’impresa colossale | Recensione

Dopo un lungo sviluppo, arriva finalmente sugli scaffali il nuovo gigantesco progetto di Matteo De Longis

The Prism ha avuto uno sviluppo lunghissimo. È da molto tempo che il suo autore Matteo De Longis ci lavora, curando ogni aspetto della sua creazione, come ci ha recentemente raccontato in una chiacchierata online. Ora però il primo volume di quest’opera è finalmente disponibile, pubblicato da BAO Publishing. Dopo averlo letto, siamo pronti a spiegarvi perché dovreste anche voi imbarcarvi per questo viaggio ai confini del sistema solare.

Di cosa parla The Prism di Matteo De Longis

Siamo in un lontano futuro, in cui la Terra è minacciata da una nuova, terribile minaccia. Una complessa forma di inquinamento acustico, denominata S.O.T.W. (acronimo per Smoke on the water, una delle tante citazioni musicali presenti nel volume) sta devastando il pianeta e gli scienziati di tutto il mondo sono alla ricerca di una soluzione. L’unica via sembra essere un progetto estremamente ambizioso, messo in atto da una delle corporazioni più grandi del mondo.

Bisognerà creare una band, prendendo alcuni degli artisti più importanti della scena musicale. Questi cinque ragazzi partiranno per un viaggio interstellare, che li porterà ad attraversare il sistema solare, con l’obiettivo di registrare un album incredibile, che raccolga l’esperienza dello spazio profondo, per riuscire a contrastare la minaccia che sta distruggendo il pianeta. Ma naturalmente non sarà certo un’impresa facile e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo…

The Prism assume da subito i toni epici di una grande epopea di fantascienza. Piano piano assistiamo ai preparativi per questo incredibile viaggio, dal coinvolgimento dei diversi membri del gruppo alla loro partenza. Così facendo iniziamo ad avere un piccolo assaggio di ciò che succederà, intravedendo le frizioni tra questi particolari astronauti e le mille difficoltà che un’avventura spaziale come questa può porre sul piatto.

Com’è naturale aspettarsi da un prologo, questo primo volume di The Prism presenta alcune sequenze dedicate all’esposizione. Tuttavia De Longis le gestisce con attenzione, evitando che si tratti semplicemente di un racconto di fatti, ma intersecandoli con approfondimenti sulle varie figure che popolano questo mondo futuristico. Non ci troviamo a leggere un libro di storia futura, ma una vera e propria preparazione al grande viaggio che ci attende.

La mole impressionante di The Prism

the prism matteo de longis volume 1

Pensando a The Prism non si può che restare stupefatti e annichiliti davanti alle dimensioni del progetto. Parallelamente all’impresa incredibile che gli eroi del fumetto si stanno apprestando a intraprendere, anche quella di Matteo De Longis risulta imponente. L’idea infatti è creare una serie di sette volumi, da pubblicare ogni due anni nel prossimo futuro. Facendo due conti, la conclusione è prevista nel 2033. Una data che solo a leggerla fa impressione.

Tuttavia, questo volume dimostra che il materiale per un’avventura così corposa c’è tutto. Il mondo creato dall’autore è ampio e pieno di linee narrative pronte a intrecciarsi profondamente, creando una fitta trama di eventi che sarà affascinante dipanare nei prossimi anni. Facciamo la conoscenza di tanti personaggi, ciascuno con una propria storia, un proprio passato e un proprio futuro nelle vicende. Figure che sono dotate di lati affascinanti, spesso molto lontane dagli archetipi tradizionali della narrazione di genere.

Non bisogna pensare però che questo primo volume sia vuoto di contenuti. Pur restando introduttivo, guidandoci alla scoperta del mondo di The Prism, ha una sua validità come racconto a sé stante. Certo, la sua conclusione resta decisamente aperta, lanciandoci verso il prossimo capitolo della storia. Tuttavia, una volta arrivati all’ultima pagina, non ci troviamo con una mancanza, quanto più un desiderio di averne di più.

Resta quindi una storia stratificata, piena di sequenze coinvolgenti e ricche. Senza dimenticare poi l’affascinante aspetto di ‘caccia al tesoro’, con innumerevoli easter egg e citazioni nascoste lungo il volume, tra omaggi musicali (in particolare spicca una a un grande maestro italiano) e riferimenti ad altre figure dell’ambiente fumettistico e non solo del nostro Paese.

La cura per i dettagli

the prism matteo de longis volume 1

Prima ancora però di aprire la prima pagina, semplicemente osservando il volume si resta a bocca aperta. Come si diceva in apertura, Matteo De Longis ha voluto curare ogni aspetto di The Prism, seguendone lo sviluppo anche nella fase di stampa, stando attento alla resa di ogni colore e dandogli una veste grafica capace di colpire.

E così, nella copertina prima e poi nei disegni all’interno, troviamo immagini sorprendenti. Un tratto solido impreziosito da tonalità vivide, che lasciano a bocca aperta pagina dopo pagina, che si tratti di semplici sequenze di dialogo, momenti di azione più intensa o grandi splash page, che mostrano l’immensità dello spazio o delle strutture create nel mondo dell’autore.

Merita poi una menzione speciale la scelta peculiare di sostituire le tradizionali onomatopee con un segno grafico nuovo. Si tratta del metodo TriskelixFM (cioè “Fictional Mark”, “marchio di finzione”) che come spiegato nell’introduzione del volume rappresenta ogni suono, rumore o musica dell’opera con un simbolo basato sul triangolo. Un’idea che contribuisce a creare un feeling originale per il progetto, riuscendo allo stesso tempo perfettamente nel proprio scopo di restituire l’aspetto acustico della storia.

The Prism è quindi un primo passo in un grande mondo, effettuato con coraggio, ma con completa sicurezza. Questo volume mostra le potenzialità della storia che Matteo De Longis vuole raccontare ed è un ottimo inizio. Non vediamo l’ora di poter scoprire come proseguirà il grande viaggio degli eroi di questa avventura tra le stelle e le note.

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The prism (Vol. 1)
  • De Longis, Matteo (Autore)

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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