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Voyager 2: ultima tappa del Grand Tour

Il Grand Tour di Voyager 2 arriva alle battute finali. Lanciata il 20 Agosto di 41 anni fa da Cape Canaveral, era parte del programma omonimo che prevedeva il lancio di due sonde identiche per l’esplorazione del Sistema Solare Esterno. Negli ultimi quarant’anni il programma ha fornito gran parte delle immagini che conosciamo dei quattro pianeti giganti gassosi e, ieri, ha lasciato il Sistema Solare, portando con sé l’ultimo dei due Golden Record.

Golden Record, disco da grammofono presente all'interno delle sonde Voyager, pensato per essere ritrovato da forme di vita extraterrestri
Il Golden Record: un disco da grammofono con una selezione di suoni e immagini concepito per essere ritrovato da qualche forma extraterrestre. Una copia di questo disco era in ognuna delle due sonde Voyager. Credit: NASA/JPL-Caltech

Le tappe del Grand Tour di Voyager 2

Le due sonde, lanciate a 15 giorni di distanza, in principio dovevano avvicinarsi a Giove e Saturno per fornirci immagini e dati dettagliati sui campi magnetici e i satelliti, per poi viaggiare verso lo spazio interstellare. Nessuno sapeva se, una volta arrivati così lontano, le sonde sarebbero riuscite a funzionare: probabilmente la batteria si sarebbe scaricata e non avrebbero potuto inviare immagini e dati a Terra, ma le sonde avrebbero riportato informazioni preziose su due dei quattro pianeti giganti gassosi.
Come si dice “la fortuna aiuta gli audaci” e, gli scienziati che seguivano la Voyager 2, dopo il lancio, si resero conto di poter sfruttare un particolarissimo allineamento di pianeti per modificare la traiettoria e passare anche vicino ad Urano e Nettuno. Altro che Ade e risveglio dei titani!
Così, con grande sorpresa, il viaggio di Voyager 2 divenne il Grand Tour.

Foto di Giove scattata da Voyager 2. Credit: NASA / JPL / color mosaic by Björn Jónsson
Ieri la sonda ha toccato la sua ultima tappa: con la batteria ancora in buone condizioni è arrivata nello spazio interstellare, pronta a inviarci dati. Ma così lontana da casa non è sola!
Sua sorella Voyager 1, infatti, dopo aver oltrepassato Saturno non ha potuto fare altro che continuare indisturbata il suo viaggio: nel 2012 è diventata il primo oggetto umano ad arrivare nello spazio interstellare e la precede di “qualche” chilometro. Le due sonde gemelle hanno una batteria che dovrebbe durare fino al 2025, ma chissà fin quando potranno fornirci dei dati.
Ah, la NASA ha da tempo un sito con informazioni in diretta sulle due sonde e, per l’occasione, vi fa anche scaricare dei poster sbalorditivi.

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