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Vola vola vola l’ape Maia: una storia di sangue e morte

Arriverà il 18 Settembre il film dell'Ape Maia nei nostri cinema e noi abbiamo pensato bene di tornare a parlare di questo nostalgico capolavoro degli anni  75-80!
Nella versione italiana del nuovo film, Antonella Baldini, la stessa doppiatrice della storica serie televisiva, torna a prestare la voce alla piccola ape.
E dopo questa notizia: scene di isterismo collettivo, urletti concitati, strani balletti…
Ma questo è anche quello che accade di solito quando nelle vicinanze compare un'ape; grandi guerrieri abituati ad affrontare mostri colossali al cospetto di questo insetto si accartocciano. Tutti conosciamo i dolori che il loro pungiglione può causare e ci guardiamo bene dal rischiare di provarlo di nuovo.
Ce n'è una che, invece, ha sempre suscitato tenerezza: l'ape Maia! 
Molti di noi sono cresciuti seguendo le sue peregrinazioni con aspettativa, scoprendo con lei aspetti del mondo animale che prima ci erano oscuri, ma pochi sanno che nel libro originale che racconta le sue avventure il piccolo insetto ha dovuto affrontare cadaveri, morte e distruzione.
Kappa Edizioni ha pubblicato il romanzo scritto nel primo decennio del novecento dal tedesco Jakob Ernst Waldemar Bonsels; le sue opere hanno dovuto subire l'atroce destino dei roghi dei libri del 1933, ma fortunatamente alcune di esse sono riuscite a salvarsi e tra queste una è proprio Die bien Maja und ihre abenteuer, per mettere alla prova la vostra conoscenza del tedesco, e ora il cinema.
Maia è un'ape molto orgogliosa, cresciuta nella convinzione che la sua razza abbia una grande importanza nella società, sia in quella animale sia in quella umana e spesso questa idea sarà confermata dagli altri insetti che si mostreranno rispettosi al limite dell'ossequioso se non addirittura spaventati al suo cospetto. 
Quando giunge il suo momento di avventurarsi al di fuori del territorio a lei caro viene talmente rapita dai raggi del sole e dai numerosi profumi che quasi perde la testa e vola troppo lontano, senza nessuna voglia e intenzione di tornare indietro. E perchè mai farlo, quando l'ignoto ti attende con le sue numerose sorprese?
Un racconto per ragazzi dallo stile semplice e fresco che non risparmia momenti crudi con corpi decapitati e divorati, smembrati (degni di un film splatter) così come situazioni estremamente poetiche e piene di magia, ad esempio quando la piccola Maia incontra una fata alla quale è concesso di vivere solo una notte. Abbiamo addirittura una battaglia tra eserciti, con tanto di imboscata e pile di caduti.
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Attraverso questo viaggio di formazione, l'apina alla sua prima esperienza fuori di casa ha la possibilità di crescere, studiare il mondo che la circonda e di ampliare il suo modo di vedere le cose, in particolare cadaveri.  Conoscerà creature diverse, alcune di loro la affascineranno altre la terrorizzeranno ma ognuno di quegli incontri la cambierà, un pochino per volta.  Nonostante il fatto che il suo popolo lavori per gli esseri umani lei non ne ha mai visto uno e quando ciò accade per la prima volta ne rimane completamente affascinata. Rischierà la vita nella tela del ragno, verrà presa prigioniera dagli acerrimi nemici delle api: i crudeli calabroni (personaggi utilizzati anche nella pellicola).
Una storia d'amore, di guerra, di ribellione e orrore, sulle sorprese che la vita ci riserva se saremo abbastanza intrepidi da uscire dal nostro piccolo guscio accogliente.
Il romanzo è corredato da illustrazioni semplici quanto lo stile della narrazione che si discostano completamente dall'immagine che siamo stati abituati ad avere di lei.
L'anime (みつばちマーヤの冒険 ) è stato creato solo qualche decennio dopo, intorno al 1975, co-prodotto dalla Nippon Animation e dalla Apollo film, collaborazione tra Giappone e Germania vista poche volte nella storia degli anime. È stato seguito da più di una generazione di giovani giapponesi, e non solo, dagli anni '80 ad oggi. Tutt'ora, dopo le numerose repliche trasmesse in Italia, è andata in onda anche una nuova serie completamente in 3D (dalla quale il film è tratta).
Leggere (e guardare) dell'ape Maia permetterà ai più piccoli, così com'è stato per noi al nostro tempo, di imparare divertendosi, il miglior modo di ampliare il bagaglio culturale di ognuno.
A giudicare dal trailer ci aspetta una pellicola ben diversa dai toni del libro originale. Cosa ne dite?
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