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Venezia 75: il decimo giorno tra Rivoluzione Francese e Carpenter

Penultimo recap della nostra esperienza alla 75° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia! Anche quest'anno l'evento sta per concludersi, mancano solo le ultime proiezioni e poi domani la cerimonia di premiazione! Chi si aggiudicherà il Leone d'Oro?

In questo decimo giorno abbiamo scelto di concentrarci su due film in particolare, già usciti da tempo (uno addirittura da trent'anni) ma sempre ottimi da recuperare in sala. Il primo è They Live di John Carpenter, un grande classico della sua filmografia, che non sembra invecchiato di un giorno. Il secondo è The tree of life, di Terrence Malick, qui presentato in versione estesa con circa 50 minuti di minutaggio extra.
Bando alle ciance e partiamo con il racconto dei film di oggi!
Un peuple et son Roi, di Pierre Schoeller – Fuori Concorso
Un altro dei film storici di questa Mostra (ma approfondiremo in seguito), questa volta ad essere raccontata è la Rivoluzione Francese. Si parte dal glorioso momento della Presa della Bastiglia, passando attraverso le complesse fasi di costruzione del nuovo Stato. Rispetto a Peterloo (con cui il confronto è però solo parzialmente appropriato) questo film è molto più coinvolgente a livello narrativo, riuscendo a creare una maggiore empatia con i personaggi. L’argomento è già stato trattato fin troppe volte forse, ma resta comunque un’ottima opera, anche solo per l’interpretazione di Denis Lavant nei panni di Marat.
They Live, di J. Carpenter – Venezia Classici – Restauri
Non c’è bisogno di dilungarsi su They Live, uno dei più noti e apprezzati lavori di John Carpenter. Una rilettura della fantascienza più classica, spolverata con una feroce critica sociale che, oggi come trent’anni fa, è sempre graffiante. Rivederlo è un’emozione e poterlo fare sul grande schermo è uno dei motivi per cui apprezziamo così tanto la rassegna Venezia Classici
24/25 Il fotogramma in più, di G. Rolandi e F. Pontiggia – Venezia Classici – Non Fiction
Sapevate che i film in televisione durano leggermente meno che al cinema? Questo perché sono trasmessi a 25 fotogrammi al secondo, invece dei 24 della sala. Da questo piccolo dettaglio nasce il documentario di Rolandi e Pontiggia, che analizza il rapporto complesso tra piccolo e grande schermo, fatto di contrasti e sfide, come la “grande guerra” per l’eliminazione delle interruzioni pubblicitarie durante la trasmissione dei film. Un lavoro che avrebbe potuto essere molto più approfondito, ma che resta un piacevole viaggio sulla televisione italiana e i suoi primi anni, oltre che mettere in prospettiva tutte le profezie apocalittiche su “Netflix ucciderà il cinema”.
The Tree of Life, di T. Malick – Sconfini
Una nuova edizione estesa per uno dei film più famosi del regista americano. Questa riedizione è costruita in maniera leggermente differente rispetto alla versione classica, non si tratta semplicemente di minutaggio extra, ma di un film quasi nuovo. In questo caso, ancora più che con il sopracitato They Live, è davvero imperdibile l'occasione di rivederlo sul grande schermo, perché la bellezza di certe scelte di Malick può essere apprezzata in pieno solo lì. Non si sa se ci sarà una distribuzione speciale con questo nuovo montaggio, ma tenete d'occhio la programmazione e nel caso, approfittatene.
Infine, recuperiamo il nostro commento all'ultimo film in concorso, di cui finalmente possiamo parlarvi.
Zan, di Shinya Tsukamoto – Venezia 75
Ultimo film in concorso ad essere presentato, nonché uno dei più brevi, il film di Tsukamoto ha come protagonista un samurai senza padrone alla ricerca del suo posto nella società. Non c’è da aspettarsi combattimenti spettacolari, sebbene una scena in particolare sia apprezzabile in questo senso, perché tutto ruota molto intorno al dramma di chi, allenatosi per uccidere non riesce più a farlo. Registicamente tutto funziona ottimamente, con diverse intuizioni apprezzabili e lo stesso vale per i tre protagonisti principali, molto buoni nei rispettivi ruoli. Nel complesso promosso, anche se non travolgente.
Ancora una volta, vi invitiamo a continuare a seguirci nei nostri recap dalla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e a cercare l'hashtag #VeneziaNerd sui social per non perdervi neanche uno dei contenuti che pubblicheremo!  

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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