Curve, il design dell’auto ci insegna la creatività | Recensione

Noi non siamo car designer. Apprezziamo le linee eleganti delle automobili come (quasi) tutti. Ma se provassimo a disegnarle sarebbe difficile capire non solo il modello, ma anche che si tratta di una auto. Magari potreste intuirlo dalle ruote – ma non ci metteremmo la mano sul fuoco. Eppure, mentre leggevamo per questa recensione Curve – 15 lezioni sul car design di Fabio Filippini, abbiamo trovato una serie di spunti brillanti di cui fare tesoro.

Filippini, insieme a Gabriele Ferraresi e con la prefazione di Patrick Le Quément, ha scritto un interessante storia del design automobilistico e del suo lavoro in questo ambito, con moltissimi disegni a colori davvero splendidi (e chiari anche per i neofiti) nel suo libro, edito da Rizzoli Lizard. Ma ha anche scritto un manuale utile per i creativi di ogni ambito. Parlando non solo di come si disegnino le curve di un’auto, ma anche di come si immaginino: un inno all’originalità e alla fantasia, che ci mostra come il design sia una vera arte.

La recensione di Curve – 15 lezioni sul car design di Fabio Filippini

Fabio Filippini è un artista del car design, oltre che un gran professionista. L’autore di questo libro ha abbastanza modestia da accennare soltanto nella sua prosa il suo impressionante curriculum, per poi spiegare solo nell’epilogo le tante aziende automobilistiche per cui ha lavorato. Renault, Volkswagen e Audi, Chief Creative Officer per Pininfarina – dove ha lavorato a concept car come Pininfarina Cambiano, Pininfarina Sergio, BMW Pininfarina Gran Lusso Coupe e la Fittipaldi EF7 Vision Gran Turismo, che potete usare nel videogioco Gran Turismo Sport.

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Il rischio, quando si ha tanta esperienza e si parla del proprio lavoro e della propria passione, è di risultare inaccessibile a chi è solo un principiante. Filippini evita il problema perché parte dall’amore – non dalla tecnica.

Più di semplici oggetti

Filippini, infatti, inizia raccontando del primo modellino di automobile che ha ricevuto da bambino, la storica Ferrari 512 S Modulo Pininfarina. Un’auto che sembrava un’astronave, che ancora oggi sembrerebbe futuristica – sebbene sia una concept car del 1970.

Per Filippini, quel modellino portò a una professione. Ma la maggior parte di noi, da bambino, ha subito il fascino delle auto. Non solo quelle da corsa, non solo Ferrari e Lamborghini. I bambini ci giocano, le collezionano. Le riconoscono quando passano in strada, ne disegnano le linee sui quaderni di scuola (anche su quelli di matematica o storia).

Linee curve e dinamiche, che rappresentano un mondo. Perché, come spiega Filippini, l’auto non è solo un oggetto di design. È movimento, è libertà. Quando guardiamo un’automobile, non pensiamo solamente a quante borse della spesa può contenere il baule. Pensiamo alle playlist da cantare in viaggio per le vacanze, ma anche alla comodità mentre andiamo al lavoro.

Per moltissimi di noi sono un pezzo di vita, con tutto il carico emozionale che c’è dietro. Non guardiamo le auto solo per comprarle – anzi, spesso guardiamo più volentieri quelle che sappiamo di non poter comprare. Perché ci piacciono, perché rappresentano più di quello che sono.

Una storia fatta di curve

Filippini sa bene che le auto rappresentano più di quello che sono. E infatti, diversi dei consigli che abbiamo letto per questa recensione in Curve – 15 lezioni sul design non sembrano riguardare le auto, ma le storie che raccontano.

Quando l’autore racconta dell’importanza di partire dall’idea, dal concetto rappresentato a mano sulla carta, ci sembra stia parlando a ogni creativo. Ci dice di lasciare per dopo i dettagli e concentrarci sulla forma, un concetto che potrebbero usare tanto i car designer che gli sceneggiatori, i musicisti o i game developers. Mentre ci spiega di come creare dinamismo con linee decise ed evitando simmetrie troppo semplici, sta parlando della carrozzeria di un’auto come uno scrittore parlerebbe di una trama.

Il car design è un’arte, una storia che prende forma con ogni curva. Nell’ultimo capitolo del libro, Filippini lo palesa quando ci riassume la storia del car design mettendola in parallelo con quella dell’arte e dell’architettura. Ci spiega perché la Cisitalia 202 Berlinetta è la Gioconda dei progettisti di automobili (e infatti nel 1951 faceva parte di una mostra d’arte al MoMA), di come la Modulo Pininfarina abbia avuto un impatto paragonabile al cubismo.

Curve – 15 lezioni sul car design è un libro per chi celebra la bellezza dell’automobile | Recensione

Forse siamo noi ad essere troppo abituati a recensire su queste pagine elettroniche film e romanzi, ma crediamo che Filippini sappia che il suo libro parli a tutti i creativi – non solo ai designer. Lui stesso cita l’allenatore Mourinho, quando dice: “Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio”. I designer potranno apprezzare particolarmente i suoi consigli, ma tutti gli appassionati di auto si divertiranno a leggere Curve – 15 lezioni sul car design.

Perché spiegandoci come tracciare le linee, curve in almeno una delle dimensioni, che disegnano un’automobile, parla innanzitutto di bellezza. Portando anche noi profani dietro al tavolo da disegno, ci fa apprezzare il lavoro e l’ingegno che creano i mezzi che molti di noi utilizzano tutti i giorni. Tutti, senza esclusioni: Filippini ci spiega la magia sia dell’aerodinamica delle Bugatti che dei colori della Twingo.

Curve – 15 lezioni sul car design non può sostituire un corso universitario, non c’è dubbio. Ma i professionisti apprenderanno dall’esperienza di un designer di successo, gli appassionati scopriranno le storie e i progetti dietro alcune delle automobili più iconiche del mondo. E anche chi di vetture ne capisce poco o niente, potrà dare nomi più precisi e ragioni più consapevoli del perché le auto ci emozionano. È una magia, ma una magia che si può imparare.

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