Sono passati due anni dalla scomparsa di Jiro Taniguchi, mangaka di fama internazionale capace di ottenere un enorme successo in Europa, tanto da essere spesso definito il più europeo dei mangaka. Nonostante la sua nomea, in Francia è recentemente scoppiato un caso con al centro un passaggio di La Montagna Magica, fumetto interamente realizzato dal compianto autore.
Il titolo in questione è stato infatti ritirato dalle scuole elementari francesi a seguito della segnalazione di una madre, preoccupata per alcuni dialoghi all’interno del racconto. Il Ministero per l’Educazione ha così predisposto il ritiro delle copie e la conseguente revisione dei volumi proposti nei percorsi scolastici.
Ma cosa ha innescato questa reazione così intransigente?
Tutto nasce dalla signora Barbara de Fresnes, che spiega a Le Figaro: “Nella classe CP-CE2 gli studenti hanno un compito di lettura. Una biblioteca è a loro disposizione per leggere un libro dopo aver terminato i normali esercizi. Mio figlio stava leggendo La Montagna Magica quando mi ha chiamato per mostrarmi una delle pagine. Non mi aspettavo di vedere queste cose in un libro per bambini”.
La scena incriminata vede i due protagonisti del racconto, una coppia di fratelli, tentare insieme ad altri bambini una prova di coraggio: entrare nella grotta della famigerata Strega Succhiona. Ne segue un dialogo con un pescatore del luogo, discorso che riportiamo dalla versione italiana proposta da Rizzoli Lizard:
“La strega Succhiona vive laggiù da più di 100 anni ormai.
“Dammelo, dammelo. Dammi il tuo pisellino”.
Poi ti intrappola in una stretta da cui non puoi più scappare ed è allora che aspira il tuo pisellino mentre urla “mhhh che buono. Il pisellino dei bambini è il mio preferito”.
Era così che ci prendevano in giro i grandi.”
La sequenza degli eventi
Alla segnalazione della madre alla scuola è seguita l’immediata rimozione del volume, una lettera della signora de Fresnes al Ministero dell’Educazione francese e la discesa in campo dell’associazione contro la pedopornografia L’Ange Bleu, intenzionata a condurre una causa come “misura preventiva verso le gravi conseguenze sullo sviluppo psicologico e sessuale dei bambini”.
“Per i bambini, questo tipo di fumetti può avere un impatto in seguito” spiega Latifa Bennari, che si occupa dell’associazione L’Ange Bleu. “Ogni giorno ricevo persone che sono state disturbate dalla lettura di questo genere di lavori. L’associazione ha già fatto rimuovere alcune opere dalla vendita ma mai si era proposto un caso del genere”.
Doveroso sottolineare come in Francia, così come nel nostro Paese, il volume non riporti alcuna menzione per quanto riguarda l’età consigliata dei lettori, classificato però d’Oltralpe come letteratura per l’infanzia.
Il caso francese è solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi rivolti a fumetti per presunti atti di pornografia, anche minorile, sebbene nel caso specifico non venga mostrata alcuna immagine riconducibile a tale reato, oltre a non menzionare il contesto in cui è narrata la vicenda. Come presentato nel volume stesso, il passaggio incriminato rappresenta una chiara presa in giro da parte degli adulti nei confronti dei ragazzi, al contempo spaventati dalla presunta strega ma altrettanto consci della sua invenzione. Ciò che viene totalmente ignorato da vari attori coinvolti è invece il messaggio ambientalista che viene veicolato dal racconto.
Taniguchi e la natura
La Montagna Magica è infatti una storia sul coraggio delle proprie scelte e sul forte legame fra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, argomentazione cara a Jiro Taniguchi che per l’occasione ambienta il racconto a Tottori, sua città natale. Pubblicato a colori appositamente per il mercato francese nel 2007, successivamente in Italia nel 2009, il volume espone tematiche universali come il passaggio dalla giovinezza all’età adulta, mostrando come solo un rapporto simbiotico fra uomo e natura possa essere la via preferenziale verso una vita armoniosa e serena.
Il ritiro del volume dagli istituti scolastici rappresenta un rimedio raffazzonato ad un caso scoppiato per la scarsa attenzione riposta verso il fumetto. Un’eccessiva semplificazione dei messaggi che possono essere trasmessi da questo medium, evento ancora più emblematico perché accaduto in Francia, un Paese in cui la nona arte è diffusa e ampiamente rispettata, patria di alcuni fra gli artisti e i personaggi più conosciuti dei fumetti.
Al momento non sappiamo se La Montagna Magica sarà riammesso nelle biblioteche scolastiche francesi o se la messa al bando continuerà a perdurare, sicuramente questa spiacevole storia insegna ancora una volta come una corretta educazione passi prima di tutto attraverso la formazione e la condivisione di esperienze fra giovani e adulti. Un passaggio fondamentale per la crescita di ogni individuo.
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