Questi sono piccoli dettagli che non trasformano la pellicola in un film di spessore ma di certo aiutano a differenziarla dalle undici storie prima. Ant-Man è una pellicola divertente che va a incastonarsi tra le altre pietre di bigiotteria Marvel, non spicca, non brilla particolarmente ma completa il set risultando solida nel suo contesto.
Ant-Man esalta e coinvolge abbastanza da farci accorgere degli errori solo dopo la fine della pellicola, fuori dal cinema, magari solo quando saremo in casa, e questo è un bene in un film che non ha nessuna pretesa oltre quella di intrattenere.
Gli effetti di altissimo livello si amalgamano bene con l'universo fumettistico appena visto in Avengers 2 e i riferimenti al mondo espanso della Marvel sono talmente tanti e forti che risulta impossibile vedere Ant-Man senza almeno aver visto gli altri sforzi della casa di Stan Lee.
Questo è un bene? Probabilmente si, tenendo conto che per dare fiducia a un personaggio come Ant-Man, per lo spettatore medio, bisogna avere in corpo una dose massiccia di Avengers & Co.
Perché un conto è rimpicciolirsi, ma quando vedrete Scott comandare le formiche con la mente la vostra fede vacillerà.
I fan che invece giungono dalle pagine del fumetto saranno molto contenti, a nostro avviso, di scoprire come è stato trattato il personaggio di Hank Pym, che non è stato dimenticato.
Nonostante tutti i rumor su Hank (Michael Douglas) che sostenevano il contrario, il vecchio scienziato è stato Ant-Man, ha indossato la tuta per anni prima di cederla a Scott e (Ultron a parte) i più puristi potranno gioire di questo.
Noi di OrgoglioNerd consigliamo Ant-Man perché, nel suo piccolo, non ha pretese e riesce a divertire quanto basta da non rendersi conto che si sta guardando quella che è praticamente “una toppa” tra Avengers e Civil War.
Ah, piccolo spoiler: viene nominato Spider-Man!