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Warcraft – L’inizio: poteva andare meglio

Dopo anni e anni di petizioni, rumors e tentativi, finalmente è arrivato Warcraft - L'inizio, primo film dedicato al complesso universo di Warcraft, modellato dalla Blizzard Entertainment nel corso di più di vent'anni tra fumetti, libri e soprattutto videogiochi, tra i quali ovviamente World of Warcraft, l'MMORPG più giocato al mondo con più di cinque milioni di iscrizioni attive. Ebbene, per tutta questa attesa ne è valsa la pena? Ni. Vediamo bene perché.

Partiamo subito con il dire che questo film ha molti aspetti positivi, primo fra tutti l'impatto visivo. Colori vividi, panorami mozzafiato ed estremamente vari sono sicuramente un punto forte del film, insieme al design dell'ambientazione: dalle torri di Stormwind alle armature e alle armi dei personaggi, ogni dettaglio è stato curato con estrema attenzione e il risultato è decisamente meritevole. Ottima anche la scelta di affidare la composizione delle musiche a un ormai veterano del genere fantasy come Ramin Djawadi, già autore per la serie HBO Game of Thrones, che incorniciano perfettamente le spettacolari riprese del regista Duncan Jones. Lodevole anche il tentativo di rendere al meglio uno degli aspetti principali della controparte videoludica, ovvero la possibilità di schierarsi sia dalla parte degli orchi dell'Orda, che dalla parte dell'Alleanza. Il film, almeno nelle intenzioni degli autori, non è la storia dello scontro tra l'esercito dei buoni e quello dei cattivi, la distinzione non è così netta ed è possibile patteggiare per ognuno dei due schieramenti, entrambi dotati di luci e di ombre al loro interno. L'obiettivo dei protagonisti non è prevalere sull'avversario, quanto trovare un modo di convivere in pace con esso. Purtroppo non si può dire che questo ottimo proposito sia andato a buon fine, visto che comunque il film sembra propendere più dal lato dell'Alleanza, ma è giusto sottolineare lo sforzo fatto in questo senso, lasciando molto spazio agli orchi per spiegare le proprie ragioni, fin dalla scena che apre la pellicola. Ed ora, veniamo alle note dolenti.
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Il problema del film è fondamentalmente la sceneggiatura. Basata sugli avvenimenti della Prima Guerra descritti in Warcraft: Orcs & Humans, risulta troppo spesso confusa, con passaggi logici forzati e dove le motivazioni dei personaggi e delle azioni sono a tratti poco chiare. Più di una volta inoltre si troveranno scene con un importante valore narrativo, che vengono però male inserite nel resto della trama, che risulta quindi appesantita e meno scorrevole. Non entreremo ovviamente nei dettagli, ma ci sono anche alcune scelte di sceneggiatura decisamente discutibili che in alcuni casi non hanno neanche una vera risoluzione nel resto del film. Meno problematiche nel contesto generale, ma ugualmente fastidiose sono le piccole gag e battute umoristiche, che solo in un paio di occasioni riescono a strappare un sorriso, risultando assolutamente fuori luogo in tutti gli altri casi, soprattutto quando è coinvolto il personaggio di Lothar. Nel complesso, insomma, si poteva (e si doveva) fare qualcosa di più.
Tirando le fila del discorso, potremmo dire che Warcraft - L'inizio è un film che si lascia vedere, senza difetti imperdonabili e che non lascerà totalmente insoddisfatti i fan dei videogiochi Blizzard, anche grazie ad un buon numero di riferimenti alla fonte originale e strizzatine d'occhio generiche, ma che al contempo non li vedrà uscire dalle sale gridando al miracolo. In ogni caso, come ci ricorda il titolo italiano, si tratta solo del primo capitolo di una saga e le basi poste per il futuro sono decisamente interessanti, quindi non ci resta che aspettare e sperare che la prossima volta il risultato possa essere migliore.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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Commenti

  1. Mi è piaciuto davvero, pur non avendo mai giocato né saputo niente del videogioco. L’unico difetto per me è che è stato troppo veloce e breve.

  2. Hanno tagliato 40 minuti di film. Per quello la sceneggiatura può risultare a tratti confusa…manca un quarto di film!

  3. Posso solo dire che sono d’accordo… Fatta eccezione per “un film che si lascia vedere” e “non lascerà totalmente insoddisfatti i fan dei videogiochi Blizzard” che cambierei con “il film che si stava aspettando dalla Vanilla di WOW, senza difetti imperdonabili e che speriamo porti a un gran finale di saga, lasciando totalmente soddisfatti i fan dei videogiochi Blizzard

  4. Come molti film che ci si aspetta siano cazzate, l’ho trovato senza pretese e ben fatto, da subito atmosfere che mi hanno ricordato conan, orchi ben caratterizzati ed emotivamente intensi (mi odierete ma mi hanno ricordato la “leggerezza” dell’hulk di ang-lee che ho amato moltissimo – lo so non è hulk bla bla bla).
    Concordo che ha problemi di sceneggiatura, ma è un film senza pretese, appunto..

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