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Toy Story 2, censurata una scena per via del #MeToo

Cosa hanno a che fare Toy Story 2 e #MeToo? Apparentemente nulla, eppure nelle ultime ore è una scena cancellata a collegare il film di animazione della Disney al noto movimento. Stando a quanto segnalato da alcuni utenti al portale Rereleasenews.com, una scena del film è scomparsa dalla sequenza dei titoli di coda della versione Blu-Ray e in tutte quelle streaming. Siamo nel 1999 e il minatore Stinky Pete viene sorpreso all’interno della sua scatola assieme due Barbie che cerca di rimorchiare, promettendo loro un ruolo in Toy Story 3. Una scena che ha attirato l’attenzione del movimento #Metoo, visti gli inevitabili collegamenti allo scandalo Weinstein.

Stinky Pete a Learned Skill - TOY STORY  2

C’è inoltre da sottolineare che la vicenda arriva pochi mesi dopo la decisione di allontanare il co-fondatore della Pixar Studios e il capo dell’animazione di Walt Disney Company John Lasseter (che ha diretto Toy Story 2) per una questione riguardante proprio il #MeToo. L’uomo aveva infatti ammesso alcune situazioni non molto piacevoli. A queste erano poi seguite le scuse: “In particolare, voglio scusarmi con chiunque abbia ricevuto un abbraccio indesiderato o qualsiasi altro gesto che abbia in qualche modo attraversato la linea”.

Toy Story 2, addio alla scena con Stinky Pete e le due Barbie

In nessun Dvd o Blu-Ray di nuova produzione di Toy Story 2, o disponibile per il download, sarà quindi possibile trovare la scena con protagoniste due Barbie e il pupazzo Stinky Pete. Naturalmente, tutte le versioni precedenti del film di animazione, conterranno ancora la scena considerata inappropriata. La Disney intanto, è rimasta in silenzio preferendo non pronunciarsi.

Il nuovo, e forse ultimo, capitolo della saga, Toy Story 4 (qui la recensione), regala al box office un incasso di oltre 3.3 milioni di euro nell’ultimo fine settimana di giugno giugno. Woody, Buzz e compagnia di giocattoli totalizzano 1.596.579 € al weekend d’esordio. Un buon risultato, anche se rispetto al terzo capitolo i risultati sono inferiori visto che nel luglio 2010 aveva debuttato con ben 3.791.227 €.

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