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Top 5 D&D Happy Birthday Edition: la migliore redazione che non ti aspetti

Tanti auguri, Orgoglio Nerd! Oggi il sito compie 7 anni! Sette anni pieni di articoli, fiere, avventure, alleati, mostri da sconfiggere, quasi fosse una campagna di Dungeons & Dragons. E in effetti, c’è sempre stato l’istinto di considerare la redazione alla stregua di un party di avventurieri del nostro gioco di ruolo preferito: c’è chi picchia forte, c’è chi si nasconde e trama nell’ombra, c’è chi se ne sta nelle retrovie con le armi a distanza, c’è chi utilizza il proprio carisma come la “faccia” del gruppo. E allora, ci siamo chiesti, perché non dare un’occhiata alla composizione del nostro party?

Il Party di Orgoglio Nerd

orgoglio nerd

Abbiamo recentemente concluso una gloriosa serie di articoli iniziata ormai quasi cinque mesi fa: ogni due settimane vi abbiamo raccontato le classi di Dungeons & Dragons (seguendo l’ordine alfabetico del Manuale del Giocatore della Quinta Edizione, volendo essere precisi) attraverso delle piccole classifiche dei cinque migliori personaggi che le esemplificano, cercando di virare alla larga dai contesti medievali fantasy. Quello che state per leggere è il vero articolo finale, ma è un articolo speciale: abbiamo chiesto a tutti i membri della redazione di Orgoglio Nerd di raccontarsi scegliendo la classe (o le classi, perchè no?) che più li rappresenta, cercando di giustificare la scelta. Non abbiamo posto limiti allo stile o alla lunghezza dei pezzi, ma, giusto per rendere il gioco ancora più imbarazzante, abbiamo imposto a tutti di scrivere di sé stessi in terza persona.

Incantatori, combattenti, paladini, furfanti, ce n’è per tutti i gusti! Un piccolo spoiler…salta fuori che non abbiamo nemmeno un chierico! Il TPK è dietro l’angolo!

Mattia – Ladro

Non tutti sceglierebbero di associare la figura del ladro (o meglio del rogue) a sé stessi. Nonostante le tante eccezioni, tipicamente si tratta di una classe caratterizzata da una morale ambigua. Questi personaggi sono spesso pronti ad aggirare in ogni modo le regole per ottenere un vantaggio personale. Cosa c’entra quindi con Mattia, il nostro redattore che trema per ore all’idea di aver parcheggiato fuori dalle apposite strisce?
La risposta sta nell’approccio alle difficoltà. Che si tratti della stanza di un dungeon, di un accampamento di goblin malvagi o di una serie di articoli, Mattia e il ladro scelgono sempre di studiare la situazione con attenzione. Entrambi osservano, ascoltano, cercano trappole e meccanismi nascosti per poi procedere con decisione verso l’obiettivo, cercando di colpirne i punti chiave e ottenere il massimo risultato con la massima efficienza. E in caso di un imprevisto, intervengono rapidamente i riflessi, offrendo la chance di un tiro salvezza per riportare il piano in carreggiata.

O forse, più semplicemente, è perché entrambi sono refrattari agli indumenti pesanti, che si tratti di armature o giacconi, con tragiche e prevedibili conseguenze nei mesi più freddi. Chi può dirlo con certezza?

Caroline – Ranger

Come ogni Ranger che si apprezzi, Caroline è di natura nomadica. La potete trovare in giro per il mondo, principalmente in Sud America e in Africa, frequentemente a vaccinare contro la Polio (nel XXI Secolo non si usa più l’Athelas), viste le doti curative della sua Classe. Il resto dei poteri di “cura ferite” li attribuisce alle copiose quantità di Gin. Quando non è in terre selvagge rimane comunque in esilio tra le montagne, poco fuori dal confine.
Se la incontrate a vagare di giorno è sicuramente a caccia (di Pokémon), se di notte vi sta buttando giù la palestra con il suo arsenale di Pokémon rari presi in giro per il mondo.

Il Ranger è quella strana classe in cui si uniscono il chierico, il druido, il ladro e il guerriero, prendendo alcune abilità da ognuno di essi; la vostra redattrice è un po’ così: Jack of all trades-Master of none, sapendosela comunque cavare in qualsiasi situazione, arrangiandosi.
Se la invitate a casa vostra, probabilmente verrà solamente per giocare con i vostri animali domestici; è meglio, però, tenerla lontano da quelli selvatici dopo una famosa vicenda con un Babbuino in Kenya.

Da svizzera non può che essere rigorosamente Legale, ligia alla legge, amante dell’ordine e disprezzante del caos, trova i cavilli nelle regole e, da neutrale, le può usare per mostrare tanto la gentilezza quanto lo sdegno. Il Rangerismo si estende anche nella sua dialettica, trova le trappole nelle vostre argomentazioni, le smonta e ve le rigira contro. Per non parlare della sua arma più letale: le frecciatine.

Alessio – Bardo

Non è un semplice fare rumore, c’è modo e modo per essere al centro dell’attenzione. E quando sotto sotto (ma nemmeno troppo) gli piace avere gli occhi puntati addosso e prendere in mano la situazione, è li che si vede lo spirito da Bardo che scorre nelle sue vene.

Lo può vedere quando lancia una battuta in grado di far tremare di freddo un orso polare, o quando si lascia andare in stonate canzoni, ma anche quando si mette alla testa del suo gruppo e dà il via ad una nuova avventura: qualunque cosa, nel bene o nel male, lascerà un segno di sé. Passare inosservato, quella è forse l’unica cosa che non gli riesce proprio… Ma tutto sommato, perché dovrebbe passare inosservato?

La diversità gli si addice. “Strano”, “curioso”, “eccentrico” sono come fiori lanciati verso il palcoscenico dove si è appena esibito. Lascia il normale grigiore agli altri, solo ori e porpora per lui!
Il motto di Alessio? Nessuna memorabile storia inizia con “Mentre in cucina mangiavo un piatto d’insalata…”.

Marco – Warlock

Marco è un avventuriero di 29 anni, nato e cresciuto nella Cerchia Gassosa Milanesum. Da subito si distingue dagli altri fanciulli per la sua indole schiva e per le sue passioni non convenzionali, passioni che nel mondo odierno vengono chiamate “passioni Nerd”. Diventa un Warlock in tenera età, quando quello che sarebbe diventato poi il suo Patrono Ultraterreno gli appare per la prima volta. A soli quattro anni, durante una partita ad Altered Beast sul Sega Mega Drive infatti, davanti ai suoi occhi si palesa Nerdius, il Patrono e Dio di tutti i Nerd. Tra loro nasce subito un legame indistruttibile, alimentato da fame di conoscenza del piccolo Marco e offerte di quest’ultimo al Patrono.

Marco impara presto i trucchetti dei videogiochi e gli incantesimi migliori per far tornare indietro il tempo, o per fermarlo, per poter coltivare i suoi interessi scoperti mano a mano nella crescita, senza intaccare o distruggere la sua Vita Nel Mondo Reale, fatta di studio scolastico, fidanzate, lavoro, e tutti gli altri impegni che riempiono il suo tempo tra una partita a Metal Gear Solid e l’altra. Cinema, serie televisive, giochi di carte e da tavolo, modellismo, giochi di ruolo, fumetti, queste sono solo alcune delle passioni che Marco coltiva e approfondisce grazie al Patrono Nerdius. Questi trucchi e incantesimi però hanno un costo, un costo salato da saldare al Patrono con cadenza regolare, per poter andare avanti su questa via. Non stupitevi quindi se, frequentando Marco, arriverete al punto di dover aprire una casella in fumetteria, o vi ritroverete a comprare un nuovo videogioco o a vedere una nuova serie tv o un film, o se sarete ingaggiati in una campagna di D&D o a una serata giochi da tavolo: questi sono i trucchetti che usa per saziare Nerdius tramite l’adescamento di nuovi adepti Nerd, capaci a loro volta di sfamare il Patrono alimentando sempre di più il suo potere. Farà di tutto per accrescere la vostra fame di nerdosità, quindi state attenti: bazzicare con Marco comporta grandi divertimenti, risate e la scoperta di passioni bellissime, ma potreste ritrovarvi a diventare dei succubi di Nerdius per sempre, in men che non si dica…

Gabriele – Mago

Parlare di sé stesso in terza persona è sempre stato un suo sogno proibito. Ha quel non so che di squilibrato, di svalvolato, di tabù, che fa assolutamente il paio con quello che sta per dire, ovvero che Gabriele è il mago della redazione. Che è una di quelle cose che un po’ ci si aspetta di sentire da qualcuno che parla di sé in terza persona, no? Lo stesso tipo di squilibrio. Non sorprende che sia anche convinto di lanciare le magie.
Ma no, ovviamente Gabriele non è convinto di lanciare le magie, e vi consiglia caldamente di non prendere tutto in modo così letterale! Si considera un mago, perché i maghi sono ponderati studiosi che non desiderano altro che passare il proprio tempo in compagnia di libri ponderosi, ad imparare come funziona l’universo. Va da sé, in una campagna di D&D questa comprensione permette di esibirsi in pirotecniche manifestazioni di potenza magica e nella vita reale no (o non ancora, almeno!), ma il concetto fondamentale si applica pari pari: la conoscenza è potere!

Certo, un punto di vista del genere può facilmente dare alla testa. Viene opportunamente calmierato dallo scomodo, ma necessario corollario di questo tipo di filosofia: la doccia di umiltà del fatto che non si smette mai di imparare, e che ogni nuova nozione appresa porta con sé almeno due nuove domande, nell’affascinante paradosso per cui maggiore è la propria conoscenza, maggiore è la propria conoscenza di quante cose ancora non si sanno.

Oh, e per quanto riguarda l’allineamento…Gabriele desidera ardentemente poter dire di essere un neutrale puro, ma, ahilui, pare che la dura realtà lo condanni ad essere un neutrale buono. Ma vi assicura, sta cercando di smettere.

Mattia – Barbaro

Mattia si è innamorato solo una volta nella sua vita. 2007, lui era alto più di due metri, con due canini grandi oltremisura, un corpo allenato alla battaglia e una doppia ascia orchesca che sudava sangue. Mattia non crede nel colpo di fulmine, al massimo si può chiamare semplice attrazione. Quella volta però è colpito in pieno viso, K.O. Quando si è ripreso aveva gli occhi a cuoricino per un foglio di carta bianco inchiostrato con le sue fantasie.

Il Vero Amore era come lui e allo stesso tempo così diverso. Caotico, perché la volontà di poter essere libero passava ogni regola scritta. Competitivo, orgoglioso, manesco, diretto e cazzaro (si può dire?). Si dice che cerchi qualcosa di te nelle persone di cui ti innamori, ma non completamente. Lui era forte e sicuro di sé, in un modo che al tempo Mattia non sapeva neanche di poter essere. Era coraggioso, di quel coraggio che nella vita reale raramente puoi provare, e alle volte fallisci. Lui era uno di quei barbari di cui temere la vicinanza, impossibile da avere in compagnia, ma che ringraziavi come un dio quando iniziava il combattimento. E fidatevi, seppur non era piacevole il suo lavoro, era il migliore. È stato un amore che è durato per dieci anni e come ogni amore che si rispetti Mattia ne è stato cambiato. Gli ha insegnato piccole lezioni che poi ha portato a casa, tramutando belle parole e serate in concrete sicurezze.

Chi pensava che un analfabeta barbaro mezzorco potesse insegnargli qualcosa?

Eleonora – Ranger?

Eleonora, disgraziatamente, non conosce D&D. Poco male, per scrivere queste righe ha fatto molte ricerche, ha persino compilato un discutibile quiz online chiamato “A quale classe di D&D appartieni?” dal quale non è stata soddisfatta. Perché? Semplice, perché si sente un po’ Bardo, ma non è abbastanza estroversa né carismatica. Potrebbe essere un Paladino, la lealtà e la bontà d’animo le si addicono, ma pensa di non meritarselo. Anche il Mago da un certo punto di vista le calza, perché si è costruita da sola i suoi punti di forza con impegno e fatica (anche se su alcune cose sta ancora lavorando), ma non le piace.

Quindi è giunta alla conclusione che la sua sia una classe che è una somma di tutte le altre classi, con tutti i benefici e le mancanze che questa cosa comporta. Una classe che è un po’ tutto e un po’ niente, che se la cava in tante cose ma senza mai spiccare, che non sa socializzare e che ha un forte legame con gli animali.

Ranger. Eleonora si è convinta che questa sia la classe che più le si avvicina. E se ha capito bene come funzionano gli allineamenti, il suo è sicuramente Neutrale Puro.

Jacopo – Stregone

Ha spiazzato tutti. Chi lo faceva un paladino, chi un guerriero, chi un ranger, chi addirittura un chierico. Invece un’elaborata serie di test (leciti e non) con gran sorpresa ha rivelato che la sua vera natura (leggi classe) è quella dello Stregone.

Fatto decisamente straordinario, o quantomeno curioso, poiché poche persone al mondo hanno così poca attitudine alla magia, al paranormale, al misticismo come Jacopo. Vi basti sapere che possiede un solo grimorio Magic (bianco blu) che ostinatamente preferisce chiamare semplicemente mazzo. Un grimorio, dicevamo, che è smaccatamente (e paradossalmente) privo di magia. Al suo interno trovano infatti posto solo e soltanto umani, al massimo qualche animale da allevamento.

Ma tant’è, Jacopo è uno stregone. E in fin dei conti a ben guardare la classe gli si addice. Le sue abilità sono in effetti dettate più da sudata esperienza che da teorici studi. Che altro dire? Ha livellato a sufficienza da essere meglio speso ai piani alti del castello, anche se preferirebbe divertirsi in prima linea.

Ah, il suo profilo è ulteriormente confermato dall’allineamento Neutrale Puro. Agisce infatti in modo naturale e spontaneo, comportandosi fondamentalmente in funzione di ciò che a lui, in base alla sua esperienza, sembra essere un buona idea.

A questo punto non vi sorprenderà sapere che è umano, anzi, addirittura piemontese.

Mattia – Paladino

Difficile incontrare un vero paladino sul vostro percorso: è schifosamente buono, si prodiga per il prossimo e mette tutto se stesso nella missione che gli viene affidata. Spesso definito banale è in realtà un eroe leale e sul quale poter sempre fare affidamento. Proprio come il nostro Nini. In Redazione i Mattia abbondano, costringendoci a trovare un alias per ognuno di loro.

Nonostante provenga dalle selvagge lande lacustri del nord, Il Nini è stato fin da subito accolto nel party grazie al suo sorriso e alla sua organizzazione: ricopre infatti il delicato compito di reperire approvvigionamenti e vettovaglie per il gruppo quando si è in missione, oltre a scegliere la miglior locanda della zona in cui potersi riprendere dalle fatiche.

Nini corregge bozze, fornisce consigli alle nuove reclute e sprona sempre il resto del party verso nuovi traguardi, ma ha anche dei pregi. Come quello di scorrazzare la Redazione nelle varie missioni in giro per il Paese. Sono questi però i momenti in cui mostra il suo allineamento caotico: meglio stargli alla larga mentre è al volante, sopratutto se ha già ingerito la sua dose di caffeina quotidiana. Vi abbiamo avvisati.

Matteo – Druido

Matteo è palesemente un druido. Passa il tempo fingendosi un gatto e, come tale, ha addestrato alcune sue conoscenze a coccolarlo e a fornirgli cibo al bisogno. Tra gli animali in cui preferisce trasformarsi c’è il camaleonte, per mimetizzarsi con l’ambiente: nelle sue vicinanze potrete spesso trovare persone spaesate che, da un momento all’altro, non trovandolo più, cominciano a cercarlo al grido “Dov’è Matteo?”.

Matteo resta però un druido atipico nel suo rapporto con la natura. Mentre la maggior parte di voi si aspetta la comunione dell’anima con il mondo vegetale ed animale, Matteo non riesce a fare a meno di riportare tutto ciò che vede a modelli matematici. È, purtroppo, un giovane esemplare di laureato in fisica, con una fisionomia a tratti simile a quella di un coboldo e lo stesso odio per i posti assolati, soprattutto durante la sessione d’esami.

Oramai il ragazzo è arrivato ad un punto di non ritorno e nei momenti di maggiore ispirazione potrete sentirlo parlare in lingue oscure, nominare “bosoni”, “algoritmi di TauTag”, “branching ratio”, “adronizzazione”. State tranquilli, non essendo un mago non può maledirvi, sta solo delirando.

Matteo resta comunque una creatura quasi innocua. Secondo antichissime leggende, tuttavia, è in grado di uccidere chiunque pronunci parole quali “anima quantistica”, “memoria dell’acqua”, “le lobby ci uccidono con le scie chimiche”. Insomma, ha un rapporto particolare con le bufale (anche se le mozzarelle le adora) e l’informazione scientifica fatta male. Potreste trovarlo impegnato a convincere vostra nonna che no, il microonde non la ucciderà, oppure a fare debunking porta a porta.

Nutrendosi principalmente di cioccolata, pizza, caffè e birra, suppone di avere ancora poco tempo per sistemare le questioni importanti nel caso continui con questo stile di vita.

Francesca – Bardo/Stregone

“Oh che carina una barda con la chitarrina… ahah la mandiamo avanti così fa da scudo umano? Ahah che ridere!”

“Hey ma che cos’è quel puntino di luce? Ma diventa sempre più grande! Hey un momento calma!
OMMIODDIO HO PRESO FUOCO! AHHHH!”

Purtroppo a volte capita di inciampare sul bardo sbagliato… ma l’equivoco è comprensibile, da quando i bardi sparano palle di fuoco?
A quanto pare ai giovani arroganti e villanzoni questa volta è andata un po’ male. Non si aspettavano un bardo multiclasse… stregone (allineamento legale buon… hem diciamo neutrale).

Francesca è sempre stata un bardo nonostante nessuno voglia veramente essere importunato da continui strimpellamenti di chitarra, ma così è, così è sempre stato e così sarà. La musica è quello che l’ha tirata fuori dai pasticci combinati dalle palle di fuoco o gli incantesimi di Beffa Crudele che sfortunatamente se ne scappano dalle mani o dalla lingua sbagliando bersaglio il 90% delle volte.
Per fortuna la chitarra ha un fondo in acciaio…

Giada – Warlock

Giada non ha mai giocato a D&D.  Nonostante la sua pluriennale esperienza con il party di Orgoglio Nerd la abbia esposta ad ogni sorta di cosa nerd, non si è mai trovata davanti a questo quesito amletico del “chi sono? dove sto andando? che classe mi rappresenta?“. Pigramente, e senza pensarci troppo, lei si è sempre sentita una maga. Dopo aver acquisito il prestigioso titolo di Astronoma di Corte, in particolare, si sente ancora più affine all’idea di un personaggio chino sui libri, giorno e notte, per imparare ciò che l’universo ha da offrire. Persino il suo ingresso nel party, molte lune fa, quando gli avventurieri erano appena partiti e nessuno pensava di sopravvivere fino al settimo compleanno, è stato per seguire le orme del mago del party, Gabriele.

No, tranquilli, avete letto bene: “Warlock“. Perché alla fine, se si indaga l’origine dei suoi poteri, Giada è un a warlock. Una warlock devota al dio Cosmo, che l’ha resa quella che è, e le ha insegnato tutto quello che sa.
L’abilità di fregarsene di tante cose, perché l’universo è molto molto grande, e le questioni terrene molto molto piccole. La caparbietà di non farsi spaventare da problemi che sembrano difficili da risolvere, perché proprio in quei problemi si nascondono le singolarità più interessanti. E soprattutto l’importanza di godersi la permanenza su questo pianeta, perché potrebbe essere un’opportunità unica nell’intero universo.
Giada è un po’ melodrammatica, se non si fosse intuito…
Naturalmente il dio Cosmo ha un disegno per lei, e le ha dato questi doni perché lei divulghi (forte) il verbo. Tranquilli, non è una di quelli che vi parlano di supernove durante un brunch, o inveiscono contro gli oroscopi quando le chiedete di che segno è, ma se leggete di Astrofisica su queste pagine sapete di chi è la colpa…

Riguardo all’allineamento beh, all’interno del party è lei che detta legge, ma non è altrettanto diligente nel seguirla, persino questo pezzo lo ha consegnato in ritardo. Quindi, realisticamente, Neutrale Buono.

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