Intrattenimento

Deadpool 2: Call it a comeback!

Erano in pochi a credere in Deadpool: un film sui supereroi volgare, violento e vietato ai minori sembrava un'idea impossibile da realizzare. Le leggende narrano che il leak del primo video concept sia stato orchestrato proprio per sondare quanto il pubblico fosse pronto ad accogliere questo progetto. Nonostante ciò e nonostante le forte pressioni di Wolverine a.k.a. Hugh Jackman, la produzione continuava a non voler rischiare, mettendo a disposizione un budget piuttosto ridotto, il più basso di tutto il franchise degli X-Men. Poi Deadpool è arrivato in sala, diventando il film di maggior successo economico di tutta la saga dei mutanti, con quasi 800 milioni di dollari di incasso e un grande consenso anche da parte della critica. La strada per il sequel (annunciato magistralmente durante i titoli di coda) era spianata.
Non c'è bisogno di girarci troppo intorno: Deadpool 2 è un film che funziona ottimamente. I due elementi chiave, action e comedy, sono bilanciati alla perfezione e capaci di fare il proprio lavoro nei confronti dello spettatore. Le gag e le battute sfrecciano via una dietro l'altra lasciando una scia di risate, anche per i (tanti) riferimenti metacinematografici al resto del mondo dei cinecomics, come già accennato nei trailer. Le scene d'azione sono ottimamente coreografate e altamente spettacolari, in particolare quelle che coinvolgono Domino che grazie al suo particolare superpotere offre un espediente utilissimo per realizzare sequenze particolarmente ispirate e adrenaliniche, accompagnate da un'ottima Zazie Beetz, perfettamente in parte. 
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Ora, se un discorso parte così positivo, sottolineando ampiamente i pregi maggiori dell'oggetto della discussione, è lecito aspettarsi l'arrivo di un "…ma" e infatti eccolo qui: "…ma non c'è vera innovazione". Deadpool 2 ripropone esattamente la stessa formula del primo capitolo, senza aggiungere nulla di davvero rilevante. Certo, vengono introdotti Cable e Domino che quasi sicuramente avranno ruoli importanti nel futuro della saga, ma non è sufficiente per parlare di un vero sviluppo. Anche il protagonista stesso non mostra particolare approfondimento rispetto a quanto già visto in passato, nonostante siano offerti alcuni spunti interessanti, lasciati purtroppo cadere nel nulla.
La vera mancanza di innovazione è forse più evidente nel lato comedy del film. Una percentuale rilevante delle gag del film è formata da rivisitazioni, ricalchi o in generale riutilizzi della stessa idea di fondo di quanto abbiamo già visto e apprezzato in passato. Fortunatamente siamo ancora ben lontani dal punto in cui non sono più divertenti anzi, come dicevamo sopra nel film si ride moltissimo e di gusto, ma un secondo capitolo deve fare di più di un "more of the same". La sensazione è che la voglia di osare e stravolgere le convenzioni che ha caratterizzato il primo Deadpool sia stata messa a riposare, optando per la scelta più facile e tranquilla. Nessuno chiedeva che ci fosse una nuova rivoluzione, ma forse così è troppo.
Nonostante tutto questo, sarebbe ingiusto bocciare Deadpool 2, perché non c'è alcun dubbio sul fatto che il pubblico si divertirà tantissimo in sala, così come ci siamo divertiti noi. Quindi sì, vi invitiamo ad andare a vederlo e nel complesso il film è promosso*, con un piccolo asterisco per ricordarci che c'è qualcosa che manca. Ma chissà, magari arriverà con X-Force Deadpool 3.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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