Intrattenimento

The end of the Fucking World: graffiante come l'adolescenza

Se dovessimo ripensare alla nostra giovinezza i primi ricordi che ci verranno in mente saranno quelli legati alle grandi amicizie, ai primi amori, alle incoscienti pazzie fatte noncuranti delle conseguenze. Non escludiamo però che memorie più tristi e rimpianti possano fare capolino dal momento che nonostante la certezza di essere invincibili e sempre nel giusto, non sempre la vita va nella direzione che vorremmo.
Ad inizio gennaio 2018 Netflix ha diffuso la serie britannica The end of the Fucking World, tratta dall'omonimo fumetto scritto da Charles Forsman, in cui intraprenderemo un’avventura on the road insieme a James (Alex Lawther ) e Alyssa (Jessica Barden). 
Lui è un ragazzo apatico convinto di essere uno psicopatico per via del suo hobby di uccidere piccoli animali, mentre lei esprime tutta la propria rabbia con comportamenti sopra le righe e rancorosi. Il loro incontro sarà la scintilla che innescherà un susseguirsi di eventi che rapidamente li porterà a crescere e a fare i conti con le conseguenze delle proprie azioni.
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Il pregio di questa serie, e uno dei motivi per cui è stata ottimamente accolta da pubblico e critica, risiede nella sincerità con cui lo show si relazione allo spettatore: niente giri di parole, dialoghi taglienti e una coppia di protagonisti atipici e non propriamente simpatici sono i tratti distintivi della produzione. Dovremo viaggiare insieme ai moderni Bonnie & Clyde prima di riuscire a empatizzare con James, conoscendone il tragico passato, e comprendere le reali motivazioni che si annidano nell'insoddisfazione che Alyssa nutre verso il mondo.
La serie si compone di soli 8 brevi episodi, circa 20 minuti l’uno, i quali riescono però a proporre allo spettatore una coppia di personaggi dettagliati e ricchi di sfaccettature. In poco meno di tre ore assisteremo alla presa di coscienza dei ragazzi verso i propri sentimenti e dell'importanza di avere un complice capace di accettarci per quel che siamo. Sebbene inizialmente James si lasci trascinare dall'esuberanza di Alyssa presto capirà quanto lei risulti importante per la sua crescita e autodeterminazione; l'esuberanza della ragazza verrà invece messa in discussione dalla successione degli eventi e dallo scontro frontale con la realtà del mondo.
Il rapporto fra i due sarà il principale motore che darà linfa all'intera produzione, in un continuo confronto sia intero alla coppia sia rivolto al mondo esterno. Se da un lato infatti James e Alyssa sono due personaggi con quali riusciremo a entrare in sintonia, sebbene solamente dopo un'approfondita conoscenza, la stessa cosa non è riscontrabile con il resto del cast, a partire dalle famiglie dei ragazzi.  
Lo scontro generazionale, e il conseguente odio verso tutto ciò che è adulto, è riconducibile a figure genitoriali assenti e distaccate, totalmente incapaci di comprendere i comportamenti dei propri figli. Entrambe le famiglie vengono rappresentate in modo volutamente caricaturale senza darci alcuna possibilità di capirne le azioni, così come molti altri personaggi del cast della serie.
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Ad aumentare il livello della produzione troviamo una colonna sonora quanto mai stimolante e ispirata, capace di guidarci fra i più diversi stati d’animo che proveremo durante la visione. I brani originali sono stati composti da Graham Coxon, chitarrista dei Blur, il quale ha anche seguito l’intero sviluppo della soundtrack dello show. 
Il discusso finale lascia aperto un piccolo spiraglio ad una possibile seconda stagione, sebbene sia alto il rischio di snaturare la natura stessa del racconto. Il timore di trovarsi davanti un seguito non all'altezza si scontra con il desiderio di incontrare nuovamente James e Alyssa e incamminarsi verso l'ignoto.
Per i più curiosi, e per chi ha amato o amerà la serie, non possiamo fare a meno che consigliare la lettura del fumetto originale, edito da 001 Edizioni, per conoscere il finale pensato da Forsman, oltre che vivere alcuni momenti ancor più disturbanti ed emblematici.
The end of the Fucking World è un viaggio simbolo del passaggio fra la giovinezza e l’età adulta, rapido e senza istruzioni per l’uso, lungo il quale James e Alyssa conosceranno se stessi e la reale importanza di avere al proprio fianco una persona disposta ad accettarti per per ciò che sei.
Graffiante e indimenticabile come l’adolescenza, The end of the Fucking World si imprimerà nella vostra memoria come un piacevole ricordo di gioventù.

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Mattia De Poi

Anche conosciuto come Il Nini, Mattia è il lato gioioso di Orgoglio Nerd. Biondo e curioso, è appassionato di ogni genere fumettistico, Gunpla e avventure. Portatelo in viaggio, all'organizzazione ci penserà lui.

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