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The Defenders, let’s do something crazy

Quando nel 2015 Netflix distribuì la prima stagione di Daredevil non ci saremmo mai aspettati che in soli due anni il network americano fosse in grado di creare un mondo narrativo tale da poter ospitare una serie corale come The Defenders.
I quattro eroi di New York si uniranno per fronteggiare l'onnipresente minaccia della Mano creando un rapporto di fiducia fra di essi. Il Diavolo di Hell's Kitchen, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist formeranno la squadra di eroi di cui la città ha bisogno per superare l'ennesima crisi che sta mettendo a rischio le fondamenta stesse della Grande Mela. 
The Defenders è una serie che scorre molto veloce durante gli otto episodi di cui è composta: fin dalle prime battute seguiremo i diversi personaggi impegnati nelle rispettive vite e come, poco alla volta, i differenti percorsi andranno a scontrarsi. 
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Non aspettatevi però che il gruppo si unisca durante la prima puntata, dovremmo infatti attendere il terzo episodio prima di vederli combattere fianco a fianco, e anche quando questo avverrà non sarà la più felice delle unioni.
Se da un lato Daredevil ed Iron Fist sono i più motivati a perseguire la missione che li attende, avendo già affrontato la Mano in precedenza e consci della sua pericolosità, Jessica Jones e Luke Cage si troveranno per la prima volta a parlare di Draghi, Armi Immortali e congiure per la caduta di New York. 
Saranno proprio questi due personaggi quelli che muteranno maggiormente durante lo show: se da una parte Cage è spinto dall'altruismo incondizionato verso gli abitanti del proprio quartiere, Jessica Jones è quella meno incline ad immischiarsi in situazioni più grandi di lei. 
I due faranno i conti con le proprie coscienze comprendendo come solo unendosi all'improvvisato gruppo saranno in grado di fare la differenza e salvare la città.
Il rapporto fra i personaggi sarà la base intorno alla quale ruoterà l'intera serie, in un racconto che ripropone anche i diversi comprimari apparsi nelle stagioni precedenti: l'immancabile Claire Temple fungerà da punto d'unione fra gli eroi, sebbene anche la presenza di Foggy, Karen, Colleen o Trish faranno riassaporare le atmosfere delle serie passate. 
The Defenders non unirà semplicemente i personaggi ma assorbirà il meglio delle diverse produzioni facendo confluire sonorità e fotografia differenti in un unico show. Tali elementi saranno ben visibili negli episodi iniziali dove distinte scelte cromatiche seguiranno i quattro protagonisti nelle fasi di presentazione degli stessi.
Menzione speciale va poi a Sigourney Weaver in grado di portare su schermo un villain sfaccettato e credibile, ben supportata dagli altri membri della Mano. 
Le note negative arrivano dal personaggio di Iron Fist, meno incisivo rispetto ai propri compagni e spesso fastidioso nella sua spocchia di salvatore predestinato. 
Danny Rand riesce a migliorare la sua situazione solamente quando si troverà in coppia con Luke Cage, in un continuo scambio di battute e provocazioni fra i due; la speranza è di vederli ancora insieme in futuro per comporre il duo degli Eroi in Vendita, scelta di cui potranno giovare le rispettive serie. 
Le scene d'azione non raggiungono i livelli della prima stagione di Daredevil, sebbene il miglioramento rispetto a quanto apparso in Luke Cage o Iron Fist sia ben visibile, con scontri dinamici e ricchi di teatralità seppur meno presenti rispetto a quanto ci si poteva aspettare inizialmente. 
The Defenders è la serie che ogni fan Marvel si aspettava, condensando in otto episodi ciò che di buono abbiamo potuto vedere nelle serie precedenti e che ci fa ben sperare verso un possibile seguito. 
New York può sentirsi al sicuro grazie ad un gruppo di eroi desiderosi di fare la differenza a favore della popolazione della propria città. 
Vi consigliamo inoltre di attendere la fine dei titoli di coda, in fondo stiamo parlando di un prodotto Marvel.
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