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The Amazing Spiderman: Tobey non piangere.

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E' inutile girarci intorno, Spiderman, parliamo del film uscito nelle sale da poche ore, ha dei punti a favore e dei punti a sfavore.
Tuttavia, nel complesso, non regge. Le divertenti immagini che ci mostrano un Tobey Maguire in lacrime che da settimane girano in rete non sono assolutamente giustificate, e per dirla in una maniera banale che (in un verso o nell'altro) centinaia di recensioni avranno usato: questo Spiderman ha davvero ben poco di “Amazing”.
Cercheremo di farvi capire cosa intendiamo saltando indietro nel tempo e parlando un poco di “The Avengers”. Sapete ormai che per noi di Orgoglio Nerd “I Vendicatori” è un film riuscito, non tanto perché ci regala spessore, tematiche dark o socialmente profonde, ma perché ha colpito il centro per quanto riguarda la rappresentazione dei personaggi: semplice, intuitiva e volutamente abbozzata. Come uno schizzo di matita sulla carta, grezzo e passionale.
Peter Parker e il suo alter-ego rosso e blu risultano sgrossati nella stessa maniera, semplice e grossolana. Tuttavia questa volta non siamo davanti ad una decisione ponderata, ma ad un semplice errore.
La domanda chiave è: "Chi di voi, in tutta sincerità, vedrebbe questo Spiderman al fianco di Thor o Iron Man?". Pensateci.
La rappresentazione di Parker sembra stare in piedi perché le lacune di Andrew Garfield sono riempite in automatico dal bagaglio culturale di chi guarda. Sappiamo chi è Peter, non serve raccontarlo di nuovo e anche se lo si fa in maniera superficiale il pubblico capirà lo stesso di chi stiamo parlando, perciò i tuoi sforzi non contano.
Anche per questo lo spessore dei personaggi è praticamente nullo, partendo dal Villain che, nonostante non abbia mai spiccato per carisma nemmeno nella sua versione cartacea, è stato trasformato in uno “Scienziato pazzo” qualsiasi.
Jekyll e Hyde come sempre tornano alla memoria, troppo sfruttati, per non parlare dell'inutile tentativo di trasformare il lucertolone in una “minaccia globale” in una manciata di secondi e a tutti i costi.

Un professore di chimica “muscolare” che cerca di farsi ricrescere un arto non era abbastanza “drama” per Hollywood, ci vuole il pericolo su larga scala.
Qualcuno, magari uno stagista, al brain storming per la pellicola si sarà alzato in piedi e, dopo che avevano vietato di usare i villain più interessanti per evitare paragoni con Raimi, ha proposto Lizard ma con qualcosa in più.
Perché un nemico “picchiaduro” non avrebbe dato le giuste “paturnie” al pubblico (che dopo il Batman di Nolan le associa a qualità assoluta). Ci dobbiamo inserire un passato oscuro, un legame con il padre… sì, questo funziona sempre, buttiamoci dentro anche una o due morti e il gioco è fatto.
Bravo il nostro stagista.
Spidey (non Parker) invece risulta migliore per quanto riguarda le battute, le frecciatine e la parlantina, qualcuno dietro le quinte si è dato la pena di leggere qualche comics, forse.
Anche le coreografie degli scontri sono tagliate sullo stile di combattimento del ragno: agili, basate sugli scatti e sulle “combo” ragnesche, non sulla forza bruta. Sono dettagli che un Nerd apprezza.
Quello che invece un Nerd non fa passare impunito sono i buchi di trama, le scene inutili e quelle stupide.

Ora ci sarà qualche spoiler, fateci il callo.
Ecco quello che abbiamo capito dalla pellicola: dopo 30 anni di sperimentazioni per trovare una giusta combinazione che dia vita a una formula stabile dell'incrocio delle specie, per fare un antidoto ad essa  bastano 8 minuti, una specie di bancomat e sapere che il siero risultante deve essere blu.
Uno scienziato incontrato da una manciata di secondi ti dirà subito quali sono i suoi problemi, i suoi scopi e ti mostrerà anche una macchina il cui utilizzo è vietato. Unendo questi punti hai istantaneamente il piano finale del villain.
Per conquistare una ragazza devi spararle elegantemente della ragnatela sul sedere.
Le promesse di Spiderman non valgono niente, nemmeno se vengono fatte ad un uomo che ha dato la sua vita per te ed esse vengono fatte in punto di morte.
Mai lasciare un'etichetta con il proprio nome sulla macchina fotografica che stai usando per guadagnare dei soldi (non si capisce ancora il perché) fotografando il tuo acerrimo nemico.
I dottori si dimenticano facilmente la vera identità dei super-eroi.
I Villain (perchè in sceneggiatura volevano aumentare lo spessore di Connors di 0.1 Unità) hanno il buon cuore di salvarti prendendoti al volo prima che tu cada contro una parete, quando hai la possibilità di camminare sui muri.
Se Spiderman viene colpito ad una gamba perde i poteri.
A Peter Parker non piace il Branzino.

Un'altra cosa che abbiamo notato invece è l'assoluta credibilità di  Martin Sheen nel ruolo di Zio Ben e Sally Field per May Parker, anche Emma Stone riesce a salvarsi.
“Buu” dal pubblico invece per Marc Webb alla regia e per le sue decisioni banali e malinconiche (la scena delle gru) e anche per quelle indotte dal 3D, come il titolo a scomparsa e la ragnatela finale.
Il nostro consiglio da Nerd a Nerd è di guardarlo, per parlarne in maniera puntigliosa, perchè di dettagli fuori luogo ce ne sono ancora parecchi. Come ad esempio la pessima realizzazione di Lizard.
Correte al cinema e sentirete il vostro senso di ragno tintinnare.

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