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Machete kills the bad guys

Premettiamo che ci vuole una certa cultura (o meglio culto) del trash e dello splatter per apprezzare questo film: dunque se non siete avvezzi a smembramenti e fiotti di sangue lanciati in malo modo sulla scena e a una trama pressoché nulla, vi diamo ragione nel credere che sia un film tutt'altro che ben riuscito.
Se invece vi piace l'idea di un hombre che si batte per i diritti del suo popolo prima, e per la sopravvivenza dell'intera razza umana poi, non vi resta che commentare appassionatamente la nuova pellicola di Rodriguez insieme a noi. Un giudizio sicuro ammirato ma non così positivo, e non perché il troppo stroppia, ma perché in molti punti il film non regge il confronto col suo predecessore.
La trama complessiva si basa solo sulla presenza scenica dei personaggi, come in un quadro formato da dettagli rifiniti su una tela riciclata. Ma ci piace così, un film che dal titolo promette e mantiene, sebbene coi suoi tempi inconsueti e a volte un po' noiosi.
Ne consegue che discutere di questo film analizzandone la storia è impossibile, e se cercassimo una strada anche attraverso le emozioni che suscita, non si potrebbe aggiungere molto oltre a un grido inarticolato e gutturale, mentre impugnamo un machete, o una penna che fa lo stesso.
L'unico commento che resta è quindi quello che si basa, come accennato prima, sui personaggi. Sono straordinariamente stereotipati, ridondanti e fissi; la faccia corrucciata e svogliata di Michelle Rodriguez non muta mai, nemmeno nello scontro a fuoco, a mano e chi più ne ha più ne metta, contro la bionda di turno, la reginetta di bellezza che professa la pace nel mondo con un arsenale in camerino.
Abbiamo poi una splendida Lady Gaga metamorfica, whoever she wants to be recita il trailer di presentazione interno alla pellicola e non ci sorprende così tanto vederla nei panni di Chameleon, l'assassino dal volto cangiante, ma come premesso, non è certo l'effetto sorpresa il punto di forza del lungometraggio. 
Fa sorridere la scelta di dare molteplici volti veri e propri a questo personaggio multiforme, non certo volti casuali, ma un susseguirsi di pezzi da novanta che passavano lì per caso, come un Walton Goggings, durato pochi istanti o uno spietatissimo Cuba Gooding Junior, per finire col redivivo Antonio Banderas che sembra davvero appena uscito dal suo mulino. 
Una menzione speciale va alla matrona di un bordello interepretata dall'affascinante Sofia Vergara, che tanto abbiamo amato in Modern family, qui è più modern che mai, anzi, tecnologica, con il suo fantastico push-up a mitraglia e il sensazionale strap-on che inebria gli spiriti nel suo utilizzo. Cose che ogni ragazza vorrebbe nel proprio guardaroba.
Quanto a personaggi femminili rilevanti, restano Alexa Vega "dipendente" di Sofia Vergara e fermamente armata anche lei, e Jessica Alba, che muore subito, e ogni tanto nel film compare tutta una lagna sul senso di colpa di Machete che davvero si scontra rovinosamente contro i chili di esplosivo e di sangue finto. Ma a parte questo, le implicazioni sentimentali e psicologiche sono per fortuna ancora nettamente sullo sfondo.
Arrivando ai pezzi grossi, Charlie Sheen come già si sapeva, è il presidente degli Stati Uniti: considerando i suoi noti problemi con la droga (anche se di diverso tipo), è molto auto-ironico nell'avere tra i propri meriti presidenziali la legalizzazione della marijuana. Il suo personaggio non è particolarmente rilevante, ma nel vederlo sullo schermo si respira quell'aria di inizio anni '90 in stile Hot Shots!che fa sempre piacere.
Il villain di turno è un Mel Gibson from outer space, un supercattivone poco caratterizzato se non dalle sue invenzioni malvagie e visionarie, che vuole ripulire la Terra dalle nefandezze umane, un classico insomma. 
Sul protagonista Danny Trejo non è che ci sia molto da dire, è sempre fedele a se stesso, un po' più malleabile forse (e la paga ovviamente), ma questa volta Machete messaggia
La sensazione generale è che sia tutto un po' tiepido e vischioso, ma fortunatamente ci sono abbastanza esplosioni e scene di sesso 3D che riscaldano l'atmosfera. Giusto per dare due coordinate spazio-temporali alla vicenda, vi anticipiamo che inizia e finisce nello spazio e quello che c'è in mezzo, non c'entra nulla, come a dire che non importa dove tu sia, l'importante è far saltare tutto in aria! 

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