Cinema e Serie TV

Lin-Manuel Miranda: come ha vinto il suo Emmy?

Con l'uscita di In The Heights al cinema, l'autore può vincere un PEGOT: ma dove ha conquistato la E?

L’uscita di In The Heights al cinema si sta avvicinando: il musical che Lin-Manuel Miranda ha scritto quando ancora andava al college e che gli è valso il suo primo Tony, potrebbe candidarlo a vincere anche il suo primo Oscar. In questo modo, Miranda diventerebbe uno dei pochissimi artisti ad aver vinto un PEGOT: premio Pulitzer, Emmy, Grammy, Oscar e Tony. Ma se le note hip-hop e la storia struggente di Hamilton sono valse tutti i premi possibili a Lin-Manuel Miranda, quando ha vinto l’Emmy, premio dedicato alla televisione? Non vi sorprenderà scoprire che, anche il questo caso, ha trionfato con un incredibile numero musicale.

Lin-Manuel Miranda e il suo Emmy

Miranda ha già avuto un’occasione di vincere un Oscar per le canzoni splendide che ha scritto per il film animato Disney Oceania (Moana in lingua originale). E l’anno scorso avrebbe potuto stravincere con la versione registrata di Hamilton, il musical che ha incantato tutto il mondo in streaming su Disney+. L’Academy in quel caso ha comunicato che non avrebbe nominato una registrazione di uno spettacolo di Broadway, una regola che applica dal 1997 ma che ha dovuto confermare l’anno scorso per le tante richieste dei fan.

Lin Manuel Miranda Emmy Stella A Hollywood Min
Lin-Manuel Miranda davanti alla sua Stella a Hollywood

La vittoria dell’Emmy, invece, arrivò in maniera quasi involontaria. Miranda ha infatti fatto alcune comparsate negli anni in qualche serie TV. Ha rappato con Doctor House. Ha interpretato se stesso in Curb Your Enthusiasm, mettendo in scena il musical scritto da Larry David che ha finito per accusare di essere un traditore come Burr di Hamilton. Ma erano tutti ruoli minori, scelti più per fare un favore ai produttori che con velleità artistiche. Anche la vittoria dell’Emmy arriva per un favore a un collega: Neil Patrick Harris, che ha presentato la 67° edizione dei Tony.

Bigger!

Neil Patrick Harris aveva già presentato le due edizioni precedenti dei Tony (più una nel 2009), i premi per il teatro e i musical di Broadway. Era il presentatore perfetto: una vita passata a recitare nei teatri newyorkesi abbinata alla fama per How I Met Your Mother. La terza edizione consecutiva da presentatore però rischiava di non avere più niente da dire. Ci si abitua a tutto, anche ai numeri musicali di qualità di Harris. Quindi ha voluto chiedere aiuto al più brillante autore in circolazione: Lin-Manuel Miranda, appena prima che iniziasse a scrivere Hamilton.

Il risultato di questa collaborazione? Una grande esibizione. Anzi, non grande, Bigger!

Sapendo che Lin-Manuel Miranda ha prestato il proprio liricismo a questa canzone, forse potete intuire il suo stile nel rap a metà canzone e nell’abilità di combinare stili diversi in un’unica melodia. Oppure vi basta notare che è un numero scritto con precisione chirurgica e un amore infinito per il mondo dei musical, con la capacità di fare ridere in un verso per farvi commuovere nel secondo.

Questa canzone valse a Lin-Manuel Miranda l’Emmy per le Migliori Musiche e Testi Originali. Una categoria dove capita spesso che vincano le canzoni satiriche del Saturday Night Live o gli speciali musicali sotto Natale, che però non avevano alcuna possibilità contro la penna di Miranda e il carisma di Neil Patrick Harris.

Dopo l’Emmy può arrivare l’Oscar per Lin-Manuel Miranda?

La vittoria agli Emmy di Miranda è arrivata al primo tentativo. Infatti nel 2014 LMM ha vinto per Bigger! ma era anche candidato per una canzone di Sesame Street, lo show con i pupazzi dalla storica eredità in America (Miranda è stato candidato anche nel 2017 come ospite a SNL). Al primo tentativo ha vinto anche Tony e Grammy con In The Heights, bissando il successo con Hamilton. Che è il secondo musical nella storia per numero di Tony (il record assoluto è di 12 per The Producers di Mel Brooks).

Il premio Pulitzer invece è arrivato al secondo tentativo con Hamilton, dopo la prima candidatura nel 2008 per In The Heights. Dopo aver ricevuto la candidatura nel 2017 agli Oscar per How Far I’ll Go, che sia la volta buona per vincere anche la statuetta dorata più ambita ad Hollywood? È ancora troppo presto per dirlo. La vendita dei biglietti al cinema di In The Heights in America non è partita benissimo, ma sembra stia recuperando terreno. E la critica ha amato il film per le stesse ragioni per cui ha amato la versione a Broadway di In The Heights: è una splendida storia raccontata con canzoni splendide.

96,000 nel film ha la stessa maestria nell’unire le storie e i sogni di tutti i personaggi, con una coreografia cinematografica davvero spettacolare. Ma non è una canzone originale, avendo debuttato a Broadway, quindi non può essere candidata. Così come tutte le altre canzoni nel film, che sono una selezione con qualche modifica di quelle dello show. Miranda potrebbe in teoria essere candidato come attore non protagonista per il ruolo del piragüero nel film, ma non ci sembra probabile. La speranza che arrivi una nomination per il Miglior Film ci sono. Ma con Spielberg pronto a portare al cinema West Side Story, forse l’Academy potrebbe scegliere di presentare solo uno fra i due musical.

Più probabile una nomination per le canzoni che ha scritto per Encanto, il film animato Disney in uscita il 24 novembre. Ma a differenza di In The Heights, che possiamo ascoltare su Spotify, non sappiamo ancora se le canzoni del cartone animato saranno capolavori. Anche se la statistica è dalla sua parte.

La strada verso la vittoria è complicata. Ma quando si ha così tanto talento da avere vinto P-E-G e T prima di compiere quarant’anni, l’Oscar prima o poi non può che arrivare. E anche se così non fosse, poco importa: le emozioni del pubblico contano più di qualsiasi premio. Almeno per noi, che ci stiamo rimettendo le cuffie per ascoltare per la millesima volta l’introduzione di In The Heights. La cui uscita è stata rimanda al cinema per il 22 luglio in Italia: non perdetelo.

Se volete scoprire chi sono gli artisti da EGOT e PEGOT nella storia dello spettacolo, date un’occhiata a questo nostro articolo su techprincess.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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