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Risposte agli Otaku: Quale è il miglior Manga per cominciare?

Ciao Monica,


Mi chiamo Alice e ho ventidue anni. Non mi definirei otaku al 100%, piuttosto discretamente otaku e ora a causa della mia discrezione ho un gran dilemma.
Sono fille au-pair in Francia, guardo tre bambini di cui due femmine. La più grande quest'anno fa sette anni e vorrei prenderle un manga come regalo di compleanno, insomma "iniziarla" all'otaku. Sapevate che in Francia i manga e le graphic novel hanno una sezione a loro dedicata in ogni supermercato, intendo in maniera seria; scomparto tutto loro, divisione per shonen, shojo etc.. e raccolte di volumi? Lo stesso vale per gli anime, oggi c'era persino il 2×3 sui film dello studio Ghibli, anche questi mi tentano, ma ho infine optato per i manga, in fin dei conti è una bambina e leggere non le farà male (anche se al contrario xD alleniamo l'elasticità mentale! ).
A causa della mia ignoranza tutto ciò a cui sono riuscita a pensare è: Fruits Basket. Decisione per nulla obbiettiva, potrei dire che qualcosa in me è cambiato da quando l'ho letto anni fa, in meglio penso. xD Tuttavia, considerata l'età, mi chiedo se nei volumi finali non diventi un pò troppo dark o complesso.
Quindi vorrei un consiglio: con quale manga inizieresti una giovane mente?
Io pensavo a qualcosa di light, niente violenza niente smut (obviously), divertente magari, ma con un messaggio o un insegnamento.

Spero in una tua risposta!
Ah i primi manga, quali dolci ricordi!
Sono quelli a cui, per quanto possano essere brutti, penserai sempre con una certa nostalgia, che rileggerai molto volentieri e che, probabilmente, tieni in quattro strati di bustine di plastica dentro una teca di cristallo, neanche si parlasse del Graal.
Io, per esempio, cominciai con Video Girl Ai di Katsura Masakazu e Gokinjo monogatari di Yazawa Ai, ma non sono propriamente le letture che consiglierei per una giovane di sette anni (soprattutto Katsura). Prima o poi vi racconterò le mille avventure che ho vissuto per recuperare tutti i numeri della primissima edizione del manga della Yazawa, ma non è questo il momento, ora mi focalizzerò sulla richiesta di Alice.
Effettivamente per quanto Fruits basket mi piaccia, direi di tenerlo in serbo per un secondo momento, vista la quantità di traumi infantili non troppo celati oltre i momenti comici. Per non farci mancare niente, invece, non mi limiterò a proporre un solo titolo da regalare, ma qualcuno in più, di modo che tu abbia una possibilità di scelta senza la paura di perdersi tra i meandri di librerie infinite.
Il primo che mi sento di  consigliare, praticamente senza ripensamenti di sorta, è Yotsuba& (よつばと! ) di Kiyohiko Azuma. Dallo stesso mangaka di Azumanga Daioh! di cui però è forse più conosciuto l'anime. 
Sono 11 volumi  l'ultimo dei quali pubblicato in Francia proprio quest'anno. Abbiamo a che fare con una divertente e tenera commedia slice of life, in cui seguiamo una bambina di circa cinque/sei anni alla scoperta del mondo. Adottata da un giovane traduttore che lavora in casa – le circostanze di tale adozione rimarranno oscure- li incontriamo mentre si trasferiscono in un nuovo quartiere dove faranno subito amicizia con le vicine.
I personaggi spassosi hanno una quantità di stranezze che bastano per suscitare l'ilarità del lettore, aumentata dalle simpatiche gag snocciolate come se fossero normali momenti quotidiani. L'innocenza di Yotsuba aiuta i più grandicelli a riscoprire le piccole cose con occhi nuovi e accompagna i più piccoli nel divertente processo di crescita. Qua e là sono nascosti insegnamenti facili da cogliere, dato che appunto vi è un giovane e inesperto padre che deve aiutare sua figlia a comprendere le dinamiche della realtà che la circonda. In un certo senso si assiste a una doppia maturazione, sia quella dell'adulto sia quella dell'infante. Disegnato con uno stile lineare e minimalista, senza troppi fronzoli per riempire i vuoti, che anzi sono lasciati per far respirare le immagini. 
In poche parole consigliatissimo, risate assicurate!!
Nel caso invece preferissi qualcosa di diverso ci sarebbe Hime chan no ribbon (姫ちゃんのリボン ) di Mizusawa Megumi, forse può essere un po' più difficile da trovare ma non credo sia un'impresa impossibile in un Paese in cui ci sono librerie decenti! È  un manga dei primi anni '90,  un mx tra lo shōjo e il majokko, per essere più chiari si avvicina al genere di Sailor Moon, ma è un po' più ingenuo. Himeko, la protagonista è un po' più grandicella, ha circa tredici anni e un bel giorno le viene regalato un fiocco con poteri magici: può trasformarsi in chiunque voglia. L'incantesimo però, dura solo un'ora. Accompagnata da Pokotà, peluche parlante, cercherà di sfruttare l'oggetto per fini buoni e positivi. Non mancano i problemi, gli impicci e le situazioni complicate, ma naturalmente nemmeno il lieto fine.
Ecco se vogliamo è un po' il genere classico con cui molti sono partiti, un incantesimo, una storia d'amore non troppo esplicita ma comunque presente, oggetti che non puoi fare a meno di desiderare nel tuo corredo e inseparabili amici di peluche. Il tratto, anche se un po' rigido, è accattivante per degli occhi inesperti.
Infine, mi sento proprio di consigliare uno spokon, ovvero un manga sportivo, perché non è detto che essendo una femmina non possa apprezzare un po' di “sana” competizione, anzi.
E qui lascerei però un po' più aperta la lista, si può andare da Attack no.1! (アタックNo.1 ) di Chikako Urano, opera un po' datata ma intramontabile sulla pallavolo, a Slam Dunk (スラムダンク ) di Takehiko Inoue, che tratta di liceali alle prese col basket. 
Bisogna però gestirsi in base alla maturità e alle predisposizioni della lettrice, in ogni caso la mia prima scelta rimane Yotsuba &, anzi penso che tutti possiate dargli una chance e dubito che ve ne pentirete.
Alice fammi e facci sapere cosa sceglierai e tanti auguri alla futura otaku francese, e se anche voi volete scrivermi: redazione@orgoglionerd.it ! 
See you space cowboy

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Commenti

  1. Hai dimenticato una qualsiasi serie di Rumiko Takahashi, da Maison Ikkoku a Inuyasha c’è n’è per tutti i gusti..

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