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La Via Lattea come non l’abbiamo mai vista prima

Grazie alla release 3 della missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), gli scienziati hanno adesso a disposizione la più dettagliata mappa multidimensionale della Via Lattea. In particolare, questo terzo rilascio di dati contiene nuove informazioni sulla storia della nostra galassia e su fenomeni strani e particolari come il sismi stellari.

La missione Gaia di ESA racconta la Via Lattea

Gaia (Global Astrometric Interferometer for Astrophysics) è un satellite lanciato da ESA nel 2013 con lo scopo di catalogare le stelle della Via Lattea e creare una mappa quanto più possibile completa e accurata della nostra galassia. La mappa è di tipo multidimensionale, ovvero guarda a diverse distanze e caratteristiche delle varie stelle: posizione nello spazio tridimensionale, luminosità, ma anche velocità, composizione chimica, temperatura, mappa e altre informazioni derivabili.

La missione doveva durare inizialmente solo cinque anni, ma ha subito diverse estensioni. Attualmente continuerà fino a dicembre 2022, ma è già prevista una potenziale estensione a fino al 2025.

La release 3

Questo Release 3 contiene nuovi dettagli e informazioni più accurate riguardanti quasi due miliardi di stelle nella nostra galassia. Alcune di queste sono particolarmente sorprendenti: Gaia si è infatti rivelata in grado di rilevare gli stellamoti, ovvero le perturbazioni superficiali di una stella che in qualche modo ricordano un sisma.

Questi eventi portano ad una variazione della forma della stella, che Gaia è riuscita ad osservare anche se non è stata costruita con questo scopo. Fino ad ora il satellite era stato infatti grado di rilevare oscillazioni radiali che causano la variazioni periodiche della dimensione. Le nuove vibrazioni rivelate sembrano però più veri e propri tsunami su larga scala, con oscillazioni non radiali che cambiano la forma globale della stella.

Gaia ha rilevato questo fenomeno in migliaia di stelle, anche in quelle che non si pensava potessero essere soggette al fenomeno. Si tratta di un dato importantissimo, visto che contiene molte informazioni sulla struttura interna della stella.

Chimica e stelle binarie

Un’altra importante informazione deriva dalla combinazione dei dati riguardanti la composizione chimica della Via Lattea e quelli riguardanti i movimenti in tre dimensioni dei corpi celesti diffusi. Questa accoppiata ci dice molto sulla nascita e la vita della stelle.

Sapendo infatti come l’età di una stella e la data di formazione siano influenzati dalla presenza di metalli pesanti (in generale, elementi più pesanti di idrogeno ed elio), questa analisi è in grado di dirci molto. Le stelle più vicine al centro e al piano della nostra galassia sono più ricche di metalli delle stelle distanti. Sono inoltre presenti e identificabili stelle che originariamente erano parte di galassie diverse dalla nostra.

Con il Release 3 di Gaia abbiamo inoltre il più grande catalogo di sistemi binari fino ad ora disponibile, con oltre 800mila sistemi registrati. Un record simile è stato stabilito con i corpi rocciosi del nostro sistema solare, con più di 156mila asteroidi.

Anche dopo questo importante rilascio, Gaia sta continuando a raccogliere dati, che prima o poi porteranno ad un’altra release e ad un’ulteriore passo nella comprensione della nostra galassia.

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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