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The Suicide Squad: esplosioni con il cuore | Recensione

Il nuovo film di James Gunn, il suo primo nell'universo DC Comics, è semplicemente indimenticabile

Fin da quando James Gunn è stato annunciato come sceneggiatore e poi regista di The Suicide Squad, gli appassionati di cinecomics hanno drizzato le antenne. Questo autore è forse uno dei pochissimi che avrebbe potuto riaccendere l’interesse per un franchise avviatosi con una falsa partenza. Trailer, immagini e sneak peek successivi hanno confermato le aspettative, presentando un film diverso dal panorama attuale, carico di energia distruttiva. Ma regge alla prova dei fatti, quando sei seduto sulla poltroncina del cinema? La risposta è sì e il perché ve lo raccontiamo nella nostra recensione di The Suicide Squad.

Di che cosa parla The Suicide Squad?

C’è una nuova missione per la squadra di Amanda Waller e ancora una volta è ad altissimo rischio (se non direttamente suicida). Si forma un nuovo gruppo di criminali, tra facce sconosciute e vecchie conoscenze, sempre secondo le classiche regole: dieci anni di sconto di pena se il compito viene portato a termine, una carica esplosiva controllata a distanza nella nuca per evitare la diserzione. Alto rischio, alto guadagno e tutto nell’ombra.

L’obiettivo è Corto Maltese, una piccola isola sudamericana. Qui c’è appena stato un colpo di stato, con il passaggio a un nuovo governo militare animato da sentimenti antiamericani. L’obiettivo della Task Force X (o Suicide Squad come in molti la definiscono) non è però riportare l’ordine o ridare il potere al popolo, bensì scoprire di più ed eventualmente distruggere un misterioso progetto che mette a rischio gli Stati Uniti e potenzialmente il mondo. Una missione impossibile, che solo chi non ha nulla da perdere può sperare di compiere.

La storia di The Suicide Squad è molto complessa, più di quanto ci si possa aspettare. Diverse sottotrame si intrecciano, seguendo un ampio numero di personaggi, che si muovono in uno scenario pieno di colpi di scena. Ogni pezzo del puzzle però si muove ottimamente, creando una vicenda che fa venire voglia di saperne di più e divorare i minuti successivi. Questo anche grazie a dei dialoghi di grande qualità, capaci di catturare l’attenzione e strappare una risata fragorosa quando serve.

Ci troviamo completamente inseriti in un mondo nuovo, una facciata diversa e più sporca dell’universo DC Comics. Le due ore o poco più di visione sono talmente dense di eventi, che arrivati alla conclusione siamo quasi storditi. La concezione del tempo si perde completamente e si avverte fortissima quella sensazione di ritorno alla realtà. Un po’ come quando ci si risveglia da un sogno.

Cattivi che si comportano da cattivi

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© 2021 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Per quanto ci siano dei personaggi più rilevanti di altri nell’economia della storia, The Suicide Squad mantiene la promessa di essere un film corale. La gran parte delle figure che si alternano sullo schermo danno un contributo importante allo svolgersi delle vicende e tutti, anche quelli che hanno meno screen time, risultano comunque accattivanti e memorabili.

Soprattutto poi, questo film riesce a centrare in pieno lo spirito della Squadra Suicida. Intanto perché, come più volte ribadito da Gunn in questi mesi, davvero ogni personaggio è sacrificabile (per Amanda Waller, ma anche per l’autore). Una premessa che è importantissima da stabilire e che The Suicide Squad riesce a fare in maniera decisamente migliore rispetto al suo predecessore.

Inoltre, presenta dei criminali che davvero si comportano da criminali. Non ci serve che il film ci ricordi esplicitamente che questi personaggi “sono cattivi“. Sono loro i primi a metterlo in chiaro, dimostrandosi folli, senza scrupoli, egoisti o tutti e tre. Anche quelli che dimostrano di avere un lato più morbido restano comunque figure sfumate, sempre vicine in qualche modo all’estremità malvagia dello spettro della morale.

Questo anche grazie a interpretazioni di altissimo calibro. Ce ne sarebbero diverse da citare, ma per evitare spoiler, ne citiamo una su tutte: Viola Davis. La sua performance nei panni di Amanda Waller è eccelsa, riesce a restituire in pieno la durezza di una donna pronta a tutto per difendere il proprio Paese, incurante di qualsiasi giudizio etico o qualsiasi scrupolo sulla vita altrui. Gelida, incrollabile e ferma, è uno dei punti su cui si regge tutta la pellicola.

The Suicide Squad è un B-Movie con i soldi

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© 2021 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. ì

Il concetto espresso nel titoletto qui sopra ha iniziato a circolare assieme alle prime immagini dell’opera. I primi trailer, i first look suggerivano infatti un progetto dall’estetica caricata e caratterizzato dall’esagerazione. Ora l’idea che The Suicide Squad sia un B-Movie fatto con un budget di alto livello la vedrete tornare spesso tra recensioni e pareri. Perché in fondo non c’è miglior modo di descriverlo.

Come ci si aspettava, James Gunn ha portato al massimo livello la sua esperienza con la Troma. Ha creato un’opera viscerale, che ribalta le regole e anzi si fa forza proprio nello scardinarle. Non si pone alcun limite, né da un punto di vista narrativo, slegandosi dalle convenzioni del genere, né da un punto di vista visivo.

La scelta dei colori e dei costumi è magistrale e rappresenta perfettamente la carica di follia (altro termine che vedrete tornare spesso nei racconti di cosa sia The Suicide Squad) che caratterizza quest’opera. Tutto è brillante, tutto spicca sullo sfondo, tutto è variopinto e non c’è necessità di smorzare i toni per creare una storia che funzioni. E in alcuni momenti Gunn si dedica addirittura a dei veri e propri esercizi di stile, dando vita a momenti che già sono indimenticabili.

Soprattutto poi The Suicide Squad ha un cuore gigantesco. Quello che traspare dal film è innanzitutto un grande amore per i personaggi, anche quelli più oscuri dell’universo DC, ma non solo. È evidentissima la passione di chi ha preso parte a quest’opera non solo per il fumetto, non solo per il cinema, ma per il mestiere di narratore, di chi vuole raccontare una storia attraverso tanti mezzi differenti.

The Suicide Squad è un’esplosione di colore in un panorama che iniziava a smorzarsi

The Suicide Squad Recensione 04
© 2021 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Il nuovo film di James Gunn è indubbiamente uno dei migliori che questo autore abbia realizzato. Non solo, ma è anche uno dei migliori titoli ispirati ai fumetti usciti negli ultimi anni. Prendendo le mosse da alcuni dei personaggi meno noti della grande mitologia DC Comics, Gunn è riuscito a creare una storia solida, coinvolgente e che farà entrare questi villain e criminali nel cuore di tantissimi appassionati.

The Suicide Squad è la testimonianza di ciò che un autore può realizzare quando ha grandi capacità, inventiva e uno studio che sia pronto a credere davvero in lui. Siamo sicuri che riuscirà a conquistarvi. Noi, intanto, non vediamo già l’ora di tornare in sala per la seconda visione.

The Suicide Squad arriverà nelle sale italiane a partire dal 5 agosto.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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